Twitter: operatori di ricerca (anche linguistica)

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Twitter può essere uno strumento utile per ricavare indicazioni aggiornate sull’uso della lingua sui social e altre informazioni linguistiche. Nel lavoro terminologico, ad esempio, può aiutare a capire se un termine tecnico si sta diffondendo anche nell’uso comune o se è ancora usato solo tra addetti ai lavori.

Anche i traduttori di narrativa contemporanea potrebbero trovarlo utile, ad es. per ricerche veloci sulla diffusione e l’adozione di neologismi e colloquialismi e il loro contesto d’uso, da cui ricavare suggerimenti per ricerche più approfondite.

neologismi

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Capitan Trippa e Tontinelli: è “voldemorting”?

Welcome to Voldemorting, the Ultimate SEO Dis
[ dis è un insulto, un’offesa – da disrespect ]

Il neologismo inglese voldemorting è stato descritto dalla linguista Gretchen McCulloch in Welcome to Voldemorting, the Ultimate SEO Dis (ottobre 2018).

È stato coniato per descrivere giochi di parole, nomi distorti, metafore o locuzioni varie, spesso creativi e divertenti, usati per alludere a personaggi famigerati senza chiamarli per nome e in modo che il riferimento sia palese per chi legge ma non venga riconosciuto dai sistemi di ricerca e dagli algoritmi che determinano a cosa dare rilevanza sui social.

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Tweet aggressivi? CLIC!

puntatore premuto su faccina livorosa e scritta CLIC! 

È risaputo che su Twitter i temi di attualità attirano commentatori incapaci di argomentare civilmente con chi la pensa in modo diverso dal proprio. Molte interazioni si riducono a botta e risposta livorosi, in un crescendo di offese e volgarità che spesso si interrompono bruscamente con il blocco dell’avversario.

Unico aspetto degno di nota: l’uso peculiare della parola clic.

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Lessico di Twitter: bot off

In informatica il significato di bot (da robot) si è evoluto nel tempo. Inizialmente indicava soprattutto software usato per svolgere automaticamente attività ripetitive su una rete, ad es. un mailbot risponde con messaggi automatici a email inviati a uno specifico indirizzo di posta elettronica e uno spambot bersaglia con messaggi indesiderati.

Ora invece bot descrive anche programmi che possono interagire autonomamente con sistemi o utenti, come ad es. vari chatbot che sui social simulano persone reali per fornire assistenza o informazioni su prodotti o servizi.

“On the Internet, nobody knows you’re a bot.”
Vignetta: ia.net (cfr. On the Internet, nobody knows you’re a dog)

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Uova e ovetti, non solo di Pasqua

gallina con disegni a vari colori sulle piume spiega a gallina bianca “I was an Easter egg”

Questa vignetta evidenzia una differenza tra uovo di Pasqua e Easter egg, due espressioni non del tutto equivalenti.

In italiano l’accezione prevalente per uovo di Pasqua è di guscio di cioccolato, di varie grandezze, che racchiude al suo interno una sorpresa.

Anche in inglese l’uovo di cioccolato (senza sorpresa!) si chiama Easter egg, però il significato principale è un altro: è un vero uovo dipinto o decorato come da tradizione, oppure un ovetto di zucchero o cioccolato di aspetto e dimensioni simili.

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Se gloglotta non è la Turchia!

Non uso spesso l’interfaccia web di Twitter ma volevo vedere che aspetto avessero le emoji più recenti e così mi è capitato di notare la descrizione italiana dell’emoji del tacchino, in inglese Turkey come il nome del paese asiatico:

Turchia

Errori come questo possono capitare se la localizzazione non è gestita professionalmente ma viene fatta in crowdsourcing, probabilmente senza verifica nel contesto delle stringhe tradotte, oppure se viene usata la traduzione automatica senza un post-editing adeguato.

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10 anni di #hashtag!

#Hashtag10

Oggi si festeggiano 10 anni di hashtag perché il 23 agosto 2007 con questo tweet è nata l’idea di usarli su Twitter:

@chrismessina: how do you feel about using # (pound) for groups. As in #barcamp [msg]?

Ormai hashtag è anche una parola del lessico italiano che in poco tempo è uscita dall’ambito specifico dei social media e si è diffusa rapidamente in molti altri contesti, anche in senso figurato (ed è molto amata dai politici!).

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Necrotweet: commemorazioni in 140 caratteri

Ieri ho scoperto la parola necrotweet, usata ironicamente per descrivere i tweet che commemorano la morte di un personaggio famoso, in questo caso Paolo Villaggio, e che spesso sono solo tentativi di sfruttare la notizia e i suoi hashtag per acquisire visibilità.

La corazzata Potëmkin, la rivolta e i «necrotweet» su Fantozzi – Wu Ming, 4 luglio 2017 (via @fighen)

Trovo necrotweet una parola molto efficace e ho cercato qualche dettaglio sulla sua origine: le prime occorrenze risalgono al 2013, stesso periodo della creazione di un omonimo profilo di Twitter:

Necrotweet (@necro_tweet). Il valore di un paese è pari a quello dei suoi necrologi via twitter.

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La differenza tra tweet storm e Twitter storm

Trump's tweet storm by Matt Bors

Donald Trump, come molti politici, fa un grande uso di Twitter, anche nel cuore della notte. Ieri ad esempio si è scagliato contro gli esponenti del partito repubblicano (Grand Old Party): Trump unleashes angry tweetstorm against ‘disloyal’ GOP.

In inglese una serie di tweet mandati da una singola persona in rapida successione su un argomento specifico o rivolti a qualcuno in particolare è descritta come tweetstorm (tweet storm), una “tempesta” di tweet. È un’espressione ricorrente nei media americani in questo periodo.

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Novità di Twitter, cosa succederà alle canoe?

Room to chat: Characters are for conversations, not usernamesSe usate Twitter sicuramente saprete già che ieri sono state annunciate alcune novità, sintetizzate in Twitter va oltre i 140 caratteri

Nelle risposte (reply) a un tweet, ciascun nome utente (@username) non sottrarrà più caratteri ai 140 consentiti. Se però si aggiungono altri utenti con una menzione (mention), a quanto pare questi verranno invece conteggiati. Non si elimina quindi del tutto il problema delle “canoe”.Twitter canoe – readwrite

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Trend(ing) topics, nuove “tendenze”

Sui social media gli argomenti che in uno specifico momento godono di maggiore popolarità si chiamano trending topics, in forma abbreviata TT.

grafico che mostra le occorrenze di trend topic vs trending topic trend topic vs trending topic nei tre principali quotidiani italianHo notato che in Italia molti li chiamano invece trend topics, probabilmente perché non hanno interpretato correttamente la locuzione inglese.

La parola trending in trending topic è un aggettivo. Deriva dal verbo trend, che ha come significato primario “tendere” nel senso di “volgersi in una direzione”, ma che ultimamente ha acquisito una nuova accezione, specifica del web, descritta nella definizione di Oxford Dictionaries:

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Descrizioni delle emoji in Twitter

Alberto di Natale – emoji in TwitterNell’interfaccia web di Twitter se si posiziona il puntatore su un’emoji viene veniva visualizzata la sua descrizione (tooltip).

Nella versione italiana, tradotta dall’inglese, si notano inaccuratezze dovute alla localizzazione non professionale fatta in crowdsourcing: refusi, traduzioni che non tengono conto dell’aspetto delle emoji o del significato che viene loro attribuito in Italia, varie incongruenze.

Ad esempio, in queste descrizioni sono evidenti i falsi amici blue, confetti e diamond shape:

falsi amici descrizioni emoji

Queste descrizioni non sono molto visibili ma ho pensato di parlarne perché ci sono spunti spero utili per chi non ha molta familiarità con la localizzazione. 

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Twitter a cuor leggero

LikeL’annuncio di Twitter sul cambiamento da Favorite a Like per esprimere apprezzamento per un tweet si presta ad alcune considerazioni tipiche delle valutazioni di globalizzazione.

Il testo mi pare efficace per un pubblico americano ma forse non altrettanto adatto a un pubblico britannico o che appartiene a culture con modalità di comunicazione diverse:

Hearts on Twitter. We hope you like what you see on Twitter and Vine today: hearts! We are changing our star icon for favorites to a heart and we’ll be calling them likes. We want to make Twitter easier and more rewarding to use, and we know that at times the star could be confusing, especially to newcomers. You might like a lot of things, but not everything can be your favorite.

La cultura americana privilegia modalità in cui le informazioni sono comunicate esplicitamente: questo annuncio dice senza giri di parole che l’interfaccia precedente poteva causare confusione ed è stata modificata nella certezza che questa sia la soluzione migliore per l’utente.

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La risemantizzazione di twitter

testo del sommario (dimissioni sindaco Marino): “Sono tanti ad invitare il primo cittadino a resistere che si scontrano con i twitter che chiedono l’addio definitivo”

Il sommario di questa notizia ha attirato la mia attenzione per due motivi: la struttura della frase e i twitter, che inizialmente ho interpretato come “chi usa Twitter”, per me un’accezione del tutto nuova. Poi però ho concluso che chi ha titolato intendeva invece i messaggi (tweet) e che la confusione era dovuta alla sintassi molto approssimativa.

L’ho capito perché ho già notato parecchie occorrenze di twitter (numerabile, iniziale minuscola) usato come sinonimo di tweet, un uso non convenzionale che si riscontra anche nei media. Esempi:

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