Post con tag “sinonimi”
Twitter non cinguetta (e Musk non è il muschio)
Ero sicura che nelle notizie sull’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk sarebbero comparse le parole cinguettare e cinguettio. Questi esempi ne sono la conferma:
È l’ennesima dimostrazione del terrore delle ripetizioni che spinge i media italiani a cercare sinonimi a tutti i costi.
Escludendo le poche occorrenze ironiche, trovo ridicolo e fastidioso che i media italiani si ostinino a usare cinguettare e cinguettio in riferimento a Twitter e ai tweet: come già osservato, sono traduzioni letterali che non hanno più molto a che vedere con il significato “social” di queste parole
Per sorridere: elepants
La realizzazione dello stesso gioco di parole in due diverse varietà di inglese dà lo spunto per ricordare alcuni termini linguistici.
Variazione diatopica
Moose Allain è un vignettista britannico e nell’inglese parlato in Europa pants è un indumento intimo: sono mutande da uomo o mutandine da donna.
Nell’inglese parlato in America pants sono invece i pantaloni, come nell’interpretazione di John Atkinson, vignettista canadese:
Promemoria per i media: immunizzato ≠ vaccinato
Un esempio di errore ricorrente nei media italiani, da un servizio di un TG dell’11 settembre 2021:
A quanto pare parecchi giornalisti non hanno ancora capito che la parola immunizzato identifica un individuo che in seguito a una vaccinazione è stato reso immune a una specifica malattia – non verrà contagiato se entra in contatto con l’agente infettivo perché possiede gli anticorpi specifici per contrastarlo.
Come dovrebbe essere noto, nessun vaccino è efficace al 100%. Non tutti i vaccinati riescono a sviluppare una risposta immunitaria e risultano così vaccinati ma non immunizzati. Sono loro che corrono il rischio di contagiarsi, ammalarsi e, nei casi più gravi, di dover essere ricoverati in ospedale.
In sintesi: gli immunizzati sono un sottoinsieme dei vaccinati e quindi immunizzato non è sinonimo di vaccinato. La frase il ricovero in rianimazione di chi è immunizzato per me è un controsenso.
Un richiamo ai media su “booster”!
Esempi da notizie di agosto 2021 sulle vaccinazioni in Israele e negli Stati Uniti nell’ambito dell’epidemia di COVID-19:
Chi legge e non conosce già il significato della parola inglese booster concluderà che è il nome “tecnico” della terza dose di vaccino. Si tratta invece di un’interpretazione errata di chi ha tradotto dall’inglese.
Booster in inglese, richiamo in italiano
In inglese booster è la forma abbreviata di booster dose (o più informalmente booster shot) ed è il richiamo di un vaccino, come si può verificare in qualsiasi dizionario monolingue. Esempio:
Capriola (la moglie del capriolo!) e tante capre
Un momento divertente a Il circolo degli anelli, programma TV sui giochi olimpici di Tokyo, con un’esibizione inaspettata di Sara Simeoni:
#SaraSimeoni, non c’è bisogno di aggiungere altro. Succede solo a #ilcircolodeglianelli pic.twitter.com/Ir5RX2L02C
— RaiSport (@RaiSport) August 2, 2021
Nelle battute che sono seguite Yuri Chechi ha corretto chi ha chiamato capriola l’evoluzione di Simeoni: “Capovolta, per favore! La capriola è la moglie del capriolo!”
Nota sul registro: la bua di Matteo Berrettini
Per le conseguenze di un infortunio il tennista Matteo Berrettini ha comunicato che rinuncia alle olimpiadi di Tokyo. Ecco come l’ha riferito uno dei principali quotidiani italiani:
Sarei curiosa di sapere come viene in mente di usare bua alla coscia in un articolo di cronaca sportiva che non ha alcun intento ironico. L’unica spiegazione è il terrore delle ripetizioni, vera e propria ossessione di gran parte dei giornalisti italiani. Anche in questo caso si ha l’impressione che l’unica regola e priorità assoluta di chi scrive sia evitare a tutti i costi di usare la stessa parola due volte.
Vaccini per età: over 80enni e over 85 anni
Nelle notizie sui vaccini sono ricorrente i dettagli sulle fasce di età a cui sono destinati. Per specificarle i media ricorrono spesso agli anglicismi under e over, anche con alcuni usi peculiari che finora non avevo mai notato. Esempi:
Gli anglicismi under e over
Le preposizioni inglesi under e over sono entrate in italiano negli anni ‘80 attraverso il lessico sportivo e hanno un uso molto specifico: sono usate come aggettivi o sostantivi anteposti a un numero che indica l’età sotto o sopra la quale rientrano una o più persone: insegnanti under 55, l’under 21, categoria over 50, pensionati over settanta ecc.
Promemoria per i media: vaccino ≠ siero ≠ antidoto
Questi titoli di inizio 2021 sull’avvio delle vaccinazioni contro il COVID-19 evidenziano due problemi che accomunano parecchi giornalisti e titolisti italiani: la mancanza di nozioni scientifiche di base e il terrore delle ripetizioni.
Non si spiega altrimenti perché considerino i termini siero e antidoto intercambiabili con vaccino. Eppure basterebbe consultare qualsiasi dizionario per avere la conferma che non sono sinonimi e che rappresentano invece concetti diversi.
Antidoto ≠ siero ≠ vaccino
Solo il vaccino induce la produzione di anticorpi nell’organismo, come si ricava facilmente anche da definizioni* molto sintetiche.
Conte: si ristorino i ristoranti!
Sarei curiosa di sapere chi scrive i testi che Giuseppe Conte legge nelle conferenze stampa come quella del 18 dicembre, ad esempio questa frase:
Accanto alle misure restrittive nel decreto sono previste nuove misure economiche per chi subisce danni economici, deve essere subito ristorato. Abbiamo stanziato 645 milioni a favore dei ristoranti e bar che dal 24 dicembre al 6 gennaio saranno costretti alla chiusura. |
Il Decreto Ristori dello scorso ottobre ci ha reso familiare un significato delle parola ristoro che molti di noi ignoravano: è un contributo che viene elargito dallo stato ai titolari di alcune attività economiche colpite dalle restrizioni imposte dall’emergenza da COVID-19.
Trovo però che il verbo ristorare risulti tuttora inaspettato e inconsueto e, come nell’esempio, possa costringere a soffermarsi sulla parola per attribuirle il senso corretto, distraendo così dal resto del discorso.
Alternative al water d’oro
Notizia di cronaca estera da un quotidiano italiano:
Nella notte tra venerdì e sabato, qualcuno ha rubato il gabinetto d’oro di Maurizio Cattelan da Blenheim Palace, maestosa residenza di campagna nei pressi di Oxford, riverita dagli inglesi in quanto luogo di nascita di Winston Churchill. La tazza della toilette, ricoperta d’oro a 18 carati, faceva parte di una mostra dedicata all’artista concettuale italiano. I visitatori potevano utilizzarla per l’uso che ne viene fatto comunemente: con il solo limite di 3 minuti a testa. Ma i ladri se la sono presa comoda, lavorando fino a poco prima dell’alba per estrarre il cesso dal pavimento. […] |
Le parole evidenziate sono un esempio dell’avversione alle ripetizioni, molto diffusa nei media italiani, che spinge chi scrive a usare parole alternative non sempre adeguate.
Questioni di lessico sui media italiani
L’immagine mostra titolo, sottotitolo e incipit di una notizia linguistica apparsa all’inizio di agosto 2019 su un noto quotidiano.
Senza procedere nella lettura, provate a riflettere sulle informazioni che ricavate sulla parola in discussione e sul dizionario in cui appare. Vi è del tutto chiaro di che lingua si tratta e in che contesto vengono usate le parole tra virgolette, oppure rilevate qualche ambiguità?
Alternative al siberino
Al telefono con un’amica che mi raccontava dei disagi di avere un braccio ingessato, non ho saputo cosa rispondere quando mi ha chiesto se poteva metterci sopra un siberino. Le ho dovuto chiedere cosa fosse perché per me era una parola nuova, mai sentita prima.
Ho così scoperto che è l’oggetto raffigurato nell’immagine. Può avere forme e dimensioni diverse e ha una peculiarità lessicale: coesistono molti nomi alternativi, un esempio delle grandi capacità espressive e denominative dell’italiano.
Caldo torrido, afoso, opprimente, asfissiante…
Alcuni titoli di notizie meteo di questi giorni:
Per descrivere le temperature elevate nei media sono immancabili gli aggettivi afoso e torrido. Spesso sono usati come sinonimi ma andrebbero invece differenziati:
☀ afoso descrive caldo intenso con alto tasso di umidità
☀ torrido identifica caldo ardente ma secco
Un’ondata di caldo non può quindi essere contemporaneamente afosa e torrida.
Aggettivi per il grande caldo
Il caldo che stiamo sperimentando in questi giorni può essere anche asfissiante, canicolare, eccezionale, intenso, oppressivo, opprimente, rovente, soffocante…
#@ϟ!!* neve!
Vignetta: Joe Heller
Questa vignetta dovrebbe piacere non solo a chi si trova a dover affrontare i disagi per troppa neve ma anche a chi si sente preso in giro dalle previsioni meteo catastrofiste (“meteobufale”) di questi giorni. A Milano, ad esempio, oggi erano previsti fino a 25 cm di neve e invece la spolveratina iniziale si è subito trasformata in pioggia.
Cliché invernali
In questo esempio di titolo acchiappaclic appaiono due locuzioni recenti che ormai sono classici invernali, lo sciocco pseudoanglicismo Big Snow e l’iperbolica bomba di neve:
Agevolare, “nuova” accezione
Nell’uso comune il verbo agevolare ha due accezioni:
1 rendere agevole, facilitare: si agevola qualcosa a qualcuno (ad es. agevolare il lavoro, un’impresa, un percorso);
2 aiutare, favorire, rendere facile: si agevola qualcuno in qualcosa o a fare qualcosa (ad es. agevolare un parente nella carriera o a passare un concorso).
In questi esempi ricavati da tweet si può vedere un’altra accezione:
È un uso non ancora registrato dai dizionari ma che da almeno un decennio è piuttosto diffuso sui social.