Post con tag “pseudoanglicismi”
L‘acquastronauta e l’acquagym
Una parola inglese che ho imparato recentemente è aquastronaut:
In italiano si può adottare un calco dell’inglese e descrivere Samantha Cristoforetti come acquastronauta, parola macedonia formata da acquanauta + astronauta.
Acquanauta potrebbe sembrare un neologismo e invece è una parola in uso dagli anni ‘60 per identificare chi fa esplorazioni sottomarine di profondità usando appositi scafi.
Solo in Italia: “giorno di Election Day”
Che informazioni sulle conoscenze dell’inglese in Italia si possono ricavare da questa notizia, in particolare dalla frase è giorno di Election Day?
Election day in inglese
In inglese election day, con iniziali minuscole, vuol dire genericamente giornata di consultazione elettorale, quindi giorno in cui si vota (in inglese britannico polling day).
Negli Stati Uniti Election Day, con iniziali maiuscole, indica unicamente il martedì dopo il primo lunedì di novembre in cui si svolgono elezioni nazionali e statali: negli anni pari si vota per eleggere il presidente degli Stati Uniti (ogni 4 anni) e i parlamentari del Congresso (ogni 2 anni per la camera, ogni 6 per il senato), mentre negli anni dispari si eleggono governatori e parlamentari per i singoli stati.
Prenoting: inglese farlocco (rappresentativo!)
Alcuni ospedali italiani hanno adottato un sistema di prenotazioni online di visite e prestazioni che si chiama Prenoting. È sviluppato da Appocrate, un’impresa italiana che si occupa di soluzioni digitali per il mondo della salute.
Prenoting è un tipico esempio di inglese farlocco: uno pseudoanglicismo facilmente comprensibile per il pubblico italiano a cui è destinato, ma che non ha senso in inglese.
In inglese infatti prenotare si dice book (hotel, room, holiday, table, flight, taxi, ticket…) o reserve (seat, ticket, place, accommodation, table…) e nel caso di una visita medica make o get an appointment.
2018, anno di plogging, floss, gaslighting…
La stagione delle parole dell’anno 2018 è stata inaugurata da Collins Dictionary che per l’inglese britannico ha scelto l’aggettivo single-use. Non è un neologismo ma una parola il cui uso ultimamente è diventato più rilevante, soprattutto in riferimento alla plastica e ai danni ambientali che causa (cfr. voto del Parlamento europeo per vietarla entro il 2021). L’equivalente italiano è noto: plastica monouso (più breve dell’inglese!) o meno formalmente usa e getta.
Ho trovato però più interessanti le altre parole del 2018 considerate dal dizionario, tra cui neologismi o risemantizzazioni che descrivono concetti nuovi, come plogging, gammon e floss, e parole un tempo usate solo in alcuni ambiti ma che ora sono entrate nel lessico comune, come gaslighting.
C’è trolley… e trolley!
Cartelli di divieto per scale mobili in un aeroporto italiano:
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In che lingua sono? Non in inglese, l’apparenza inganna!
La parola trolley fa parte del lessico comune italiano dall’inizio degli anni ‘90, quando sono entrate in commercio le prime valigie di dimensioni ridotte con rotelle e manico estraibile che si tirano dietro di sé. In questa accezione però trolley non è un anglicismo ma uno pseudoanglicismo, una parola che in inglese britannico ha altri significati.
Tartarughe farlocche
Notizia recente: il 17 agosto si è festeggiato TartaDay.
Senza immagini e descrizioni quanti avrebbero capito che i nomi TartaDay, TartaNet, TartaLife e TartaLove hanno a che fare con la protezione delle tartarughe marine della specie Caretta caretta?
TartaLife e prima ancora TartaNet sono progetti del CNR-ISMAR finanziati dal programma LIFE dell’Unione europea. TartaLove è un’iniziativa correlata gestita da Legambiente e la giornata TartaDay (17 agosto) è specifica italiana.
L’insidioso Far West!
Anche all’estero fanno notizia le nostre polemiche sulle vaccinazioni. Dettaglio da un tweet che ieri ha avuto molta visibilità:
Lo riporto perché consente di evidenziare una curiosa discrepanza tra italiano e inglese.
Pseudoprestiti: tonnato e tonné
In inglese c’è chi ha trasformato l’aggettivo italiano tonnato in un sostantivo che vuol dire salsa tonnata ed è usato in alternativa a tonnato sauce.
È un esempio di pseudoprestito (o pseudoforestierismo), una parola che ha l’aspetto di un prestito ma che nella lingua di origine ha un altro significato (o addirittura non esiste).
Pseudoanglicismi: il box di auto e bambini
Quando mi sono trasferita a Milano ho imparato che nei condomini l’auto non si mette in garage ma nel box, parola che fino ad allora in italiano associavo al recinto dove si mettono a giocare i bambini piccoli.
In entrambi i casi si tratta di pseudoanglicismi. In inglese infatti box non ha queste accezioni: le auto si mettono nel garage e i bambini nel playpen.
Generi diversi: la slot vs lo slot
Da una notizia di cronaca nera sentita alla radio ho scoperto uno pseudoanglicismo che finora ignoravo, slot, ma non avevo mai sentito neppure il nome alternativo sala slot.
La parola slot per slot machine non mi sorprende: è uno dei numerosi pseudoanglicismi ottenuti con un meccanismo di abbreviazione impropria in cui viene privilegiato il determinante (slot) anziché il determinato (machine).
Chi dice “nel mio living”?
Notiziola dei giorni scorsi: Milano, la pizza Margherita di Cracco indigesta a Napoli: il web la critica. Qualche esempio di battute su Twitter:
Sono ovvi i riferimenti alla frase il mio bagno, il mio living, la mia cucina pronunciata dal noto chef nella pubblicità di arredamenti Scavolini.
Happy Popping e altro inglese farlocco per lattanti
Sapete già cosa sono i punti Happy Popping?
È un’iniziativa del Comune di Milano nata nel 2011 e rilanciata recentemente con la pubblicazione di una mappa che identifica i 20 spazi in città in cui accogliere mamme e bebè per le necessità di allattamento. L’avreste capito senza vedere l’immagine?
Popping, inglese maccheronico milanese
Il verbo inglese pop è onomatopeico: è il rumore di qualcosa che schiocca o scoppietta. Può avere vari altri significati, tutti comunque legati a suoni o azioni rapide, come ad es. far scoppiare, muoversi o spostare qualcosa rapidamente, saltare o schizzare fuori, ingerire sostanze come droghe o pasticche (molto comune la locuzione to pop pills).
Solo in italiano: il fake ≠ la fake
Il fake…
L’anglicismo fake è in uso in italiano da una ventina di anni come sostantivo maschile che descrive qualcuno che opera online con un’identità falsa, inventata appositamente oppure ottenuta dall’appropriazione illecita di identità altrui (furto d’identità o impersonificazione).
Fake viene usato anche per descrivere un documento, un video, un’immagine, un sito o altro prodotto digitale che è falso o contraffatto, ad es. questa foto è un fake.
…e la fake
Ho notato che recentemente fake è diventato anche un sostantivo femminile e ha acquisito un significato diverso: è la forma abbreviata di fake news, qualsiasi notizia falsa. Esempio di titolo dalla Stampa:
In che senso stokkano tutto?
Se negli ultimi mesi siete passati davanti a negozi di casalinghi della catena Kasanova, anche voi avrete notato le enormi scritte STOKKIAMO TUTTO. È chiaro che si tratta di una promozione, ma cosa intendono esattamente con stokkare?
Stock e stoccare
L’anglicismo stock è in uso da tempo in italiano con il significato di giacenza o grande quantità di merci o prodotti disponibili per la vendita, in particolare in blocco.
Liftare, vipera templare e acqua micellare
La pubblicità del cosmetico Empoison, vista da Luca Sommacal, si presta ad alcune osservazioni linguistiche.
Vipera templare
L’espressione al Siero di Vipera Templare è un esempio di Abuso delle Maiuscole perché vipera templare è un nome comune che non le richiede. È usato quasi esclusivamente nell’industria cosmetica ed è un calco dell’inglese temple viper, che ha origine dalla numerosa presenza del rettile presso un tempio malese (nome scientifico: Tropidolaemus wagleri).