Post con tag “etimologia”
C’è chi è ancora togo
Questo cartello visto a un distributore di benzina ha attirato la mia attenzione perché era parecchio tempo che non sentivo o leggevo l’aggettivo togo, che ritenevo ormai caduto in disuso. Invece anche sui social si trovano occorrenze recenti, in particolare al plurale in locuzioni come sono troppo toghi!
La mia impressione però è che l’uso sia ristretto ad alcune fasce d’età (persone non giovanissime) e probabilmente anche a diverse provenienze regionali.
alfresco ≠ al fresco
Un esempio di pseudoprestito italiano in inglese:
In inglese al fresco / alfresco può essere sia un aggettivo che un avverbio, in uso perlomeno dal XIX secolo. Ha lo stesso significato di outdoor e open-air ma connotazioni più specifiche: è riservato ad attività piacevoli, soprattutto legate al mangiare (alfresco lunch, alfresco cafe culture, great place to have dinner alfresco…).
L’essenza di toast
Vignetta: Bizarro
In italiano potrebbe funzionare “polvere di grano in fermentazione lattea con ritrasformazione calorigena da fonte radiante” come frase assurda di pseudo cucina molecolare per descrivere del pane tostato? Altri suggerimenti?
Falsi amici
La vignetta è uno spunto per ricordare che la parola toast è un falso amico: in italiano descrive due fette di pane a cassetta farcite e tostate, in inglese invece toast /təʊst/ è la singola fetta tostata.
Mai stati nelle pesche? Meglio di no!
In primavera la campagna romagnola si tinge di rosa, un vero spettacolo. In Romagna si produce infatti oltre il 50% delle nettarine e il 20% delle pesche italiane, una coltura nata agli inizi del ‘900 così importante e pervasiva che se ne trovano tracce anche nella lingua. Tra queste, un modo di dire tipicamente romagnolo è trovarsi / mettere / essere nelle pesche.
Uova e ovetti, non solo di Pasqua
Questa vignetta evidenzia una differenza tra uovo di Pasqua e Easter egg, due sintagmi non del tutto equivalenti.
In italiano l’accezione prevalente per uovo di Pasqua è di guscio di cioccolato, di varie grandezze, che racchiude al suo interno una sorpresa.
Anche in inglese l’uovo di cioccolato (senza sorpresa!) si chiama Easter egg, però il significato principale è un altro: è un vero uovo dipinto o decorato come da tradizione, oppure un ovetto di zucchero o cioccolato di aspetto e dimensioni simili.
In inglese, innumerevoli –crazie
Nella vignetta Modern systems of government dell’illustratrice australiana Cathy Wilcox si riconoscono subito Donald Trump, Xi Jinping, Vladimir Putin, Kim Jong-un e Bashar al-Assad ma non il ministro australiano Peter Dutton, “Mr Potato Head”, responsabile di politiche sull’immigrazione molto restrittive. Con queste conoscenze enciclopediche le parole inventate per etichettarli risultano efficaci anche per il lettore italiano.
Pensieri in scatola
Questa vignetta fa riflettere su due parole inglesi, box e tank, che illustrano il concetto di anisomorfismo, l’impossibilità di far corrispondere tutti i significati di una parola in una data lingua a tutti i significati di una parola in un’altra.
vignetta: Wrong Hands
Box in inglese non vuol dire solo scatola ma ha molti altri significati, tra cui scatolone, cassetta, casella e riquadro.
Errore di traduzione: il lime per il mais
Ho visto la versione italiana di un breve documentario americano sulla produzione industriale di tortilla chips, le sfogliatine di mais tipiche della cucina messicana.
Il granoturco va sottoposto a un trattamento che lo rende malleabile: sui chicchi viene versata una sostanza bianca che la voce narrante del documentario ha descritto come “laim”.
Quadrat, quadrate, quadratus…
Nel Regno Unito l’ondata di maltempo di inizio mese, soprannominata Beast from the East, ha avuto come conseguenza anche una moria di fauna marina. Sulle coste del Mare del Nord intere spiagge sono state ricoperte da molluschi, crostacei, stelle marine e pesci uccisi dalle basse temperature e dalle forti mareggiate.
Per valutare l’entità del fenomeno viene usato uno strumento che in inglese ha un nome insolito, quadrat:
Per un italiano quadrat /ˈkwɒdrət/ potrebbe sembrare addirittura inglese maccheronico, invece è un termine usato in alcuni ambiti specialistici, tra cui biologia, ecologia e geografia.
Attenzione al bullet point
Vignetta: Bizarro
La vignetta ironizza sulle riorganizzazioni aziendali e gioca con la polisemia della parola inglese bullet, pallottola e proiettile ma anche il pallino • simbolo tipografico. Si chiama bullet point quando è posizionato all’inizio di ciascuna voce di un elenco, bullet / bulleted list, e per estensione di significato può avere anche altre forme.
Burian, buran, bora e buriana
Nelle notizie meteo di questi giorni di tempo inclemente e basse temperature è ricorrente il nome Burian. Non è una novità: da anni appare quando l’Italia è colpita da ondate di gelo dalla Siberia caratterizzate da venti forti con neve.
La peculiarità del 2018 è che i media generalisti preferiscono usare il nome senza articolo e con iniziale maiuscola come se fosse un nome proprio, una conferma della mania crescente di personificare alcuni fenomeni meteorologici.
Attenzione agli pseudologi
Pseudòlogo è una parola letteraria per bugiardo o mentitore; in psicologia descrive chi è affetto da pseudologia, la tendenza morbosa a raccontare menzogne e fatti immaginari.
In inglese ha le stesse accezioni la parola pseudologue. Esiste inoltre il doppione ora obsoleto pseudologer, illustrato da Imogen Foxell per Oxford English Dictionary:
Storie di parole, con e senza glutine
Vignetta: Bizarro
Nella versione originale tedesca dei fratelli Grimm, la casetta nella fiaba di Hänsel e Gretel è fatta di pane, torta e zucchero (Brot, Kuchen, Zucker), invece in quella inglese e di altre lingue è di pan di zenzero (gingerbread). Solo la casetta italiana, fatta di marzapane (pasta di mandorle, albume e zucchero), è sicuramente senza glutine!
Etimologie appiccicose
Come si pronuncia Wikipedia in italiano?
Il nome Wikipedia viene pronunciato in molti modi diversi. L’enciclopedia non prescrive una pronuncia ufficiale, quindi come ci si deve comportare in italiano?
Forse avete già letto La pronuncia di Wikipedia, la risposta autorevole del presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini, che caldeggia un approccio coerente con le convenzioni di lettura della lingua italiana.
Come migliore pronuncia consiglia quindi vichipedìa, anche in considerazione dell’etimologia: wiki-wiki, “veloce”, è una parola hawaiana e ‑pedìa è il suffisso greco già usato in italiano in enciclopedìa (da paideia, “‘educazione”, “cultura”).
Marazzini però è consapevole che la pronuncia vichipedìa avrà difficoltà ad affermarsi:
Bitcoin, parola tecnologica del 2017
La vignetta di Chip Bok è di maggio 2017 e la trovo significativa perché fa riferimento a due termini informatici che hanno già qualche anno ma che nel 2017 si sono affermati più marcatamente di altri anche nel lessico comune italiano.
Sono ransomware, già descritto in Ransomware, malware e altri –ware, e soprattutto bitcoin, la valuta digitale creata per transazioni online indipendenti da interventi di banche centrali o altre istituzioni finanziarie. Ultimamente si discute molto delle implicazioni tecnologiche e finanziarie dei bitcoin ma qui mi soffermerò sugli aspetti linguistici.
Vignetta: Hedgeye