Post con tag “anisomorfismo”
Non c’era una volta…
Esempio di un errore ricorrente nelle notizie in italiano sul funerale del principe Filippo, che è stato celebrato nella chiesa del castello di Windsor, la St George’s Chapel:
Diversi media hanno affermato che il feretro è stato deposto nella volta della chiesa. In italiano però l’elemento architettonico volta identifica una struttura di copertura curva e per estensione anche il soffitto o la superficie concava interna della copertura e anche una copertura in senso figurato (ad es. la volta celeste).
Il luogo “struttura di copertura” risulta del tutto anomalo come argomento dei verbi deporre e tumulare (“seppellire”), a meno che non si immagini una bara cementata o agganciata in qualche modo a un soffitto. L’incongruenza avrebbe dovuto allertare chi ha tradotto che il significato della parola inglese vault potrebbe non corrispondere a quello della parola italiana volta. In questo contesto si tratta infatti di falsi amici.
Vault ≠ volta
Kid of the Year: non è una bambina!
Il settimanale americano TIME ogni dicembre proclama una persona dell’anno a cui viene conferito il premio Person of the Year. Quest’anno ha ideato una nuova categoria, KId of the Year, a cui hanno concorso 5000 americani di età tra gli 8 e i 16 anni.
La vincitrice, Gitanjali Rao, ha 15 anni, e ha usato tecnologia, informatica e intelligenza artificiale per trovare soluzioni a problemi reali. Fa un certo effetto vederla descritta come bambina dell’anno nei media italiani.
È stata fatta una traduzione letterale kid ➝ bambino senza riflettere se la corrispondenza abbia senso in questo contesto. Eppure nessuno di noi descriverebbe una quindicenne come bambina (se non per rimarcare caratteristiche o comportamenti infantili inaspettati per l’età).
“candidato vaccino” e “vaccino candidato”
Le due espressioni evidenziate ricorrono spesso nelle notizie sulla ricerca per i vaccini contro il COVID-19.
Dubito che chi le usa si renda conto che candidato vaccino fa venire in mente una persona che ha caratteristiche bovine, mentre vaccino candidato fa pensare che manchi un’informazione: “candidato a cosa?” (sul modello di film, libri e altro candidati a concorsi o a premi).
Stai manzo!
Stay beef! è la traduzione maccheronica scherzosa dell’espressione colloquiale romanesca stai manzo, un invito a stare calmo e tranquillo. Non ha però nulla a che vedere con l’animale: manzo sarebbe una forma alternativa a manso, abbreviazione di mansueto.
Mi è venuta in mente comunque quando ho visto questa vignetta di Scott Hilburn:
Si notano due giochi di parole: the mark of the beast, il marchio della bestia, diventa the mark of the beef, il marchio del manzo, ed exorcist diventa oxorcist, da ox, il bue.
Ne prendo spunto per ricordare una peculiarità dell’inglese: a differenza di altre lingue, per alcuni mammiferi sono usati nomi diversi per gli animali vivi e per la loro carne usata come alimento.
JK Rowling: né simpatia né bigottismo
In questi giorni la scrittrice britannica JK Rowling è al centro di polemiche per alcuni tweet sull’identità di genere, a cui ha fatto seguire un lungo intervento nel proprio sito, J.K. Rowling Writes about Her Reasons for Speaking out on Sex and Gender Issues.
Vari media italiani hanno citato il testo, con traduzioni letterali dove non sono stati riconosciuti falsi amici ed esempi di anisomorfismo (l’impossibilità di far corrispondere tutti i significati di una parola in una data lingua a tutti i significati di una parola in un’altra).
Localizzazione: rocchetti e srotolamenti di fili
Con questo tweet Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha annunciato che sul social network non verranno più pubblicati annunci politici a pagamento:
Il tweet mi dà lo spunto per alcune considerazioni sulla riconoscibilità dei simboli in contesti e comunicazioni destinati a un pubblico globale.
Il dettaglio che ha attirato la mia attenzione è la scelta di usare l’emoji per marcare il primo tweet di una discussione, che nella terminologia italiana di Twitter è una serie di tweet concatenati inviati dalla stessa persona su un argomento per cui non sono sufficienti i 280 caratteri di un unico tweet.
è un uso simbolico facilmente comprensibile in inglese: la discussione di Twitter si chiama infatti thread, che è anche il nome dell’emoji e dell’oggetto che rappresenta.
Causa del decesso: “condizione medica”
Notizia con traduzione letterale dall’inglese:
Chi ha tradotto non si è reso conto che essere in cura per una condizione medica non ha molto senso in un contesto generico italiano.
In inglese [medical] condition è una patologia, disabilità o disfunzione che causa uno stato di sofferenza dell’organismo. Esempi: a heart condition, a skin condition, an untreated condition, a life-threatening condition.
Blackout e fallimenti vari
Una notizia dal Sudamerica con due dettagli che fanno capire che è una traduzione frettolosa non dallo spagnolo bensì dall’inglese:
La disattenzione più evidente è massiccio fallimento, traduzione errata di massive failure. La parola inglese failure può indicare un fallimento, specialmente in senso figurato, ma in questo caso si tratta di falsi amici.
In contesti meccanici, tecnici e informatici failure significa guasto, malfunzionamento, avaria (cfr. falla masiva nel riferimento originale in spagnolo), oppure interruzione che nel caso dell’elettricità è power failure.
Salto quantico, determinologizzato
Questa vignetta di SMBC gioca con la differenza tra parole e termini (lessico specialistico vs lessico comune):
Il processo di determinologizzazione
Alcuni termini (lessico specialistico) subiscono un processo di determinologizzazione: entrano nel lessico comune dove vengono usati con un significato molto più generico. Esempi: algoritmo, ecosistema, anno luce, meme, interfaccia.
Confusione di date ;-)
Se fossi un’insegnante di inglese userei questa vignetta per un ripasso veloce di concetti linguistici:
via @stevevagabond
Polisemia – La vignetta gioca sulle diverse accezioni della parola inglese date, che in inglese vuol dire data ma anche appuntamento romantico (o potenzialmente tale!).
Metonimia – In inglese date non è solo l’appuntamento ma anche la persona con cui si esce, un esempio di trasferimento di significato da una parola a un’altra in base a una relazione di contiguità che in questo caso è logica, dall’astratto al concreto.
Polemica sugli inesistenti “adoratori della Pasqua”
Titolo del Washington Post di sabato 20 aprile 2019: a Parigi turisti e fedeli si dolgono della chiusura di Notre Dame.
Non desta alcuno stupore né la notizia né l’uso della locuzione Easter worshippers che in associazione a tourists consente di differenziare due tipi di visitatori della cattedrale: per preghiera e per turismo.
Lo stesso tipo di distinzione fatta da Barack Obama e da Hillary Clinton sugli attentati terroristici in Sri Lanka del giorno di Pasqua (21 aprile) ha invece suscitato polemiche negli Stati Uniti e poi a ruota anche in Italia:
Carnevali “americani” e sui blog
Le parole carnevale in italiano e carnival in inglese sono potenziali falsi amici: condividono i significati “periodo dell’anno precedente alla quaresima” e “festeggiamenti che lo caratterizzano” ma non le altre accezioni (➝ anisomorfismo).
Esempio da una striscia dei Peanuts:
Carnival ≠ carnevale
1 Nell’inglese americano carnival può essere un circo oppure l’insieme di attrazioni itineranti che rimangono in un luogo per un periodo di tempo e poi si spostano altrove, simili a un luna park – in inglese britannico [travelling] funfair. In un contesto italiano, Linus potrebbe dire che ha vinto il palloncino alle giostre (o a una fiera).
“Misinformazione” anche in italiano?
Il sito Dictionary.com ha scelto misinformation come parola dell’anno 2018, definita come informazioni false che hanno ampia diffusione, a prescindere che ci sia o meno l’intenzione di trarre in inganno. La decisione è illustrata con esempi recenti e un breve glossario.
In Perché fake news anche in italiano? (2016) avevo già descritto misinformation, evidenziando la mancanza di una parola italiana corrispondente.
A distanza di due anni il calco misinformazione è sempre più diffuso. Non lo ritengo molto efficace perché non è del tutto trasparente e non è facilmente distinguibile da disinformazione. Inoltre, mi pare che chi lo ha adottato non tenga conto di alcune particolarità e ambiguità in inglese.
Il curioso caso di girl, “bambino femmina”
Notizia dagli Stati Uniti su Alexandria Ocasio-Cortez, deputata americana ventinovenne neoeletta al Congresso, nell’interpretazione di un noto quotidiano italiano:
L’insolita frase ibrida “Non è una girl” nel titolo e “ragazza” tra virgolette nel catenaccio fanno supporre che l’articolo chiarisca perché la parola inglese girl è fuori luogo, a tal punto da fare notizia anche in Italia, e quali sono le differenze d’uso rispetto alla parola italiana ragazza, raramente inappropriata.
Nulla di tutto ciò. Il testo evidenzia invece i grossi limiti delle traduzioni frettolose affidate a chi non ha competenze linguistiche adeguate, poi pubblicate senza alcuna revisione:
Crostaceo di colore rosso e con chele, è un…?
Con gli aggiornamenti di ottobre 2018 anche chi ha sistemi operativi Windows e Apple potrà usare le 157 nuove emoji di Unicode 11.0, già disponibili in Android e Twitter. Nella categoria cibo sono state aggiunte sette emoji, tra cui questa:
Che animale è? In inglese è palese, lobster, ma in italiano forse non è altrettanto ovvio.