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Quanti sono i continenti? Dipende dalla lingua!
Questa è sicuramente una notizia tradotta perché è nei paesi di lingua inglese che si contano sette continenti: Asia, Africa, North America, South America, Antarctica, Europe, Australia (si distingue tra Nordamerica e Sudamerica).
Non è così in italiano! Tradizionalmente si consideravano solo le terre abitate e si contavano cinque continenti: Africa, America, Europa, Asia, Oceania, come nella rappresentazione dei cerchi olimpici. Ora invece si include anche l’Antartide e quindi i continenti sono sei.
Cuori, mascherine e traduzione
Nell’interfaccia web di Twitter viene associata automaticamente un’emoji (“hashflag”) ad alcuni hashtag promozionali o ad alta visibilità. Ora tra questi c’è un’intera serie plurilingue che invita all’uso della mascherina, sul modello dell’inglese #WearAMask.
E c’è anche una sorpresa: se si segnala il proprio Mi piace “cuorando” un tweet che contiene uno di questi hashtag, nel passaggio dal cuoricino vuoto a quello rosso
appare brevemente una faccina con la mascherina
.
#WearAMask in italiano
È una trovata simpatica che però si fa notare anche per alcuni aspetti linguistici.
Storie di lupi mannari (e di traduzione)
Immagine via social media
Mi ricollego al silver bullet descritto in Munizioni d’argento contro il coronavirus? per un dettaglio etimologico: licantropo e lupo mannaro in italiano e werewolf in inglese e Werwolf in tedesco sono parole con origini diverse ma che condividono lo stesso significato letterale di uomo+lupo.
Licantropo deriva dal greco lykánthrōpos, composto di lýkos “lupo” e ánthrōpos “uomo”. L’aggettivo mannaro di lupo mannaro deriva dal latino volgare (lupum) *hominarium, a sua volta da homo –mĭnis. In inglese were in werewolf è riconducibile all’inglese antico wer, “uomo”, di origine germanica che si ritrova anche nel tedesco Werwolf (cfr. anche il latino vir).
Il “super duper missile” di Trump
Notizia dagli Stati Uniti: alla Casa Bianca è stata presentata la bandiera della neonata Space Force e Trump ne ha approfittato per annunciare lo sviluppo di un nuovo missile:
La descrizione di Trump, I call it the super duper missile, ha suscitato innumerevoli ironie e ci offre anche un esempio di frase molto elementare che però presenta qualche difficoltà di traduzione.
Super duper
Il significato di super duper (o super–duper) si descrive facilmente: vuol dire ottimo, superlativo, eccezionale, eccelso, impareggiabile. Nessuna di queste opzioni però sarebbe adeguata in una traduzione italiana perché non tiene conto delle connotazioni dell’aggettivo.
Spumante e Yorkshire pudding
Su vari media italiani sono apparsi gli stessi dettagli sui festeggiamenti per il Brexit Day dello scorso 31 gennaio:
Trovo curioso che venga spiegato cos’è Downing Street, informazione nota credo a chiunque abbia studiato inglese e/o segua la politica estera, ma non cos’è lo Yorkshire pudding.
Forse però non tutti i lettori sanno che non è un dolce, confusi dall’accezione più nota? In italiano infatti l’anglicismo pudding indica quasi esclusivamente un tipo di budino cotto a bagnomaria, un significato più ristretto che in inglese.
Questioni di lessico sui media italiani
L’immagine mostra titolo, sottotitolo e incipit di una notizia linguistica apparsa all’inizio di agosto 2019 su un noto quotidiano.
Senza procedere nella lettura, provate a riflettere sulle informazioni che ricavate sulla parola in discussione e sul dizionario in cui appare. Vi è del tutto chiaro di che lingua si tratta e in che contesto vengono usate le parole tra virgolette, oppure rilevate qualche ambiguità?
Rifiuti sull’Everest malamente quantificati
Negli articoli tradotti dall’inglese dalle redazioni di alcuni media italiani si trovano spesso errori molto visibili, come questo segnalato da @dandandin e apparso in più testate:
Se ci si rivolge a un pubblico italiano, 12,1 tonnellate sono 12.000 kg e non poco meno di 11 kg, come invece ha scritto il maldestro giornalista che non ha tenuto conto di varie differenze tra inglese e italiano.
Tre diverse tonnellate
Trucchetto “inglese” per la tabellina del 9
Questa illustrazione di Sketchplanations descrive l’espediente per calcolare la tabellina del 9 con le dita come viene insegnato ai bambini inglesi:
Con i palmi delle mani rivolti verso di sé, basta piegare il dito che corrisponde al secondo fattore (nell’esempio, il terzo dito per calcolare 9×3) e contare le altre dita: il numero di dita a sinistra di quello piegato rappresenta le decine, quello a destra le unità.
Se si confronta questa descrizione con quella dell’illustrazione, si può notare anche una differenza particolare: le tabelline inglesi hanno l’ordine dei fattori invertito rispetto a quelle italiane.
Divisione ambigua
La vignetta di FoxTrot è facilmente comprensibile ma non è molto efficace se tradotta. Inglese e italiano condividono infatti l’ambiguità semantica delle parole division e divisione ma non la potenziale ambiguità grammaticale di cell in cell division.
Il numero di cell infatti è singolare nell’accezione prevista (divisione cellulare, ossia di cellula) ma in teoria potrebbe essere interpretato anche al plurale e rappresentare complementi diversi, ad esempio con, [fatto] da o di cellule.
Derry vs Londonderry
Il 19 gennaio 2019 è scoppiata un’autobomba davanti al tribunale della seconda città dell’Irlanda del Nord. La notizia è stata riportata anche in Italia, con una vistosa differenza. Due esempi di titoli:
Per alcuni media* l’attentato è avvenuto a Derry, per altri a Londonderry. Altri ancora hanno usato disinvoltamente entrambi i nomi nella stessa notizia, senza alcuna spiegazione, tanto che chi non ha familiarità con la regione e la sua storia potrebbe aver pensato che siano due posti diversi.
Derry o Londonderry?
In nessuna delle notizie che ho visto è stato chiarito che la stessa città è nota con due nomi, che ciascuno è carico di significati politici e culturali, e che la preferenza per l’uno o per l’altro può dar luogo a controversie. Generalizzando, la città si chiama:
Il curioso caso di girl, “bambino femmina”
Notizia dagli Stati Uniti su Alexandria Ocasio-Cortez, deputata americana ventinovenne neoeletta al Congresso, nell’interpretazione di un noto quotidiano italiano:
L’insolita frase ibrida “Non è una girl” nel titolo e “ragazza” tra virgolette nel catenaccio fanno supporre che l’articolo chiarisca perché la parola inglese girl è fuori luogo, a tal punto da fare notizia anche in Italia, e quali sono le differenze d’uso rispetto alla parola italiana ragazza, raramente inappropriata.
Nulla di tutto ciò. Il testo evidenzia invece i grossi limiti delle traduzioni frettolose affidate a chi non ha competenze linguistiche adeguate, poi pubblicate senza alcuna revisione:
11 novembre, Poppy Day
L’11 novembre 2018 ricorre il centenario dell’Armistizio di Compiègne che ha segnato la fine della prima guerra mondiale e nelle foto che arrivano in questi giorni dalla Gran Bretagna si può notare che gran parte dei personaggi pubblici indossa papaveri di carta.
Sono il simbolo di Remembrance Sunday, giornata che ogni anno cade nella domenica più vicina all’11 novembre – nel 2018 i giorni coincidono – e che commemora i caduti delle due guerre mondiali e di conflitti successivi a cui hanno preso parte i soldati britannici.
In questo periodo si vedono non solo le spille ma anche numerose decorazioni con papaveri, tanto che la ricorrenza è nota anche come Poppy Day – qualche esempio in Remembrance Sunday 2018: Poppy displays in pictures.
Gioia Guerzoni: “Blackness matters”
Mi fa molto piacere ospitare un guest post di Gioia Guerzoni, traduttrice dall’inglese di autori di geografie e di epoche diverse come Teju Cole, Iris Murdoch, Ben Marcus e molti altri.
Recentemente l’ho sentita discutere del concetto di blackness, centrale in una raccolta di saggi dello scrittore americano di origini nigeriane Teju Cole, e delle difficoltà che aveva dovuto affrontare per trovare una soluzione che fosse efficace anche in italiano.
Le ho chiesto di raccontare le sue riflessioni anche qui perché è un percorso affascinante che mette in evidenza più aspetti della traduzione letteraria: non solo questioni linguistiche e metodologiche ma anche il rapporto con revisori e autori.
Precisione tedesca esagerata!
Cartello visto a Berlino, sul marciapiede di fronte all’entrata di un cortile (Hof) dove si trova il ristorante pubblicizzato:
Il dettaglio che ha attirato la mia attenzione è la distanza indicata nella freccia rossa: esattamente 26,8 metri!
Italiano e cinema: traduzione e adattamento
Come sapete già da Giornata ProGrammatica: #italianoalcinema, la programmazione di oggi a Rai Radio3 è dedicata a L’italiano al cinema, l’italiano nel cinema. Agli esempi di doppiaggese che ho già fatto aggiungo qualche altro riferimento linguistico dall’archivio del blog.
In inglese: film, movie e flick
In inglese la differenza tra film e movie non è solo geografica (inglese britannico vs americano) ma può indicare anche se si tratta di una produzione artistica o commerciale.
La parola familiare e un po’ datata flick è stata invece riciclata per denominare un particolare tipo di film romantico, chick flick, ed è riconoscibile anche nel nome Netflix, con variante grafica che trasforma flicks in flix per il servizio di distribuzione “in rete” di film on demand.