I “volantini frequenti” di ITA Airways

Un esempio di localizzazione non professionale visto da Alex Franquelli nell’app di ITA Airways:

tweet di Alex Franquelli con immagine di interfaccia con opzione Volantino Frequente e commento Direttamente dall’app di @ITAAirways

Flyer che diventa volantino è un errore tipico di traduzione automatica, simile a quelli di cui sono pieni i siti che commercializzano prodotti cinesi. Non ci si aspetterebbe però di vederlo nell’interfaccia in italiano della compagnia di bandiera italiana, “partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze” e quindi, per ora, del tutto italiana.

Immagino che per risparmiare sia stato esternalizzato lo sviluppo dell’app in un paese che fornisce questi servizi a basso costo, forse in India, o che sia stata “customizzata” una soluzione già pronta, e quindi è comprensibile che la versione originale fosse in inglese. È invece ingiustificabile la mancata verifica della qualità della localizzazione in italiano, soprattutto per elementi così visibili dell’interfaccia.

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Messaggi IT-alert con data americana

logo IT-alert

Il 12 settembre ripartiranno i test del Sistema nazionale di allarme pubblico IT-alert in Campania, Marche e Friuli Venezia-Giulia.

Mi ricollego a IT-alert, aspetti linguistici migliorabili (28 giugno 2023) per riportare anche qui alcune osservazioni che avevo aggiunto al post dopo avere ricevuto anch’io il messaggio di prova su un telefono con il sistema operativo Android con impostazioni in italiano-Italia:

immagine del messaggio ricevuto; nella prima riga  “IT-Alert”, nella seconda riga “Lug 10, 12:00 PM”

Avevo notato immediatamente il formato inusuale di data e ora all’inizio del messaggio: Lug 10, 12:00 PM. Mi ero chiesta perché fosse stato usato un formato americano sia per la data, con il mese in forma abbreviata che precede il giorno, che per l’ora, indicata con la convenzione a 12 ore anziché quella a 24 usata in Europa.

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Il Portale linguistico Microsoft sarà deprecato?

Aggiornamento ottobre 2023 – Le risorse terminologiche descritte qui sotto sono ancora disponibili ma con un’altra interfaccia, meno intuitiva, e in un altro sito a cui si viene reindirizzati automaticamente.


Il Portale Linguistico Microsoft è una risorsa gratuita consultata spesso da traduttori e da chi si occupa di localizzazione anche in ambiti diversi da Microsoft. Una novità che sta facendo discutere è il messaggio che viene visualizzato se si accede al portale con impostazioni in inglese (per ora non nelle altre lingue):

testo: Terminology Research Portal will be deprecated by June FY’23. Please direct all UI string related queries to respective product teams

Non è chiaro se la decisione riguardi tutto il portale, che però si chiama Language Portal (e offre varie opzioni come guide di stile e altre informazioni), o se con Terminology Research Portal si intenda solo l’interfaccia per la ricerca terminologica, che dà accesso a due diversi tipi di risorse per l’inglese e l’altra lingua selezionata:

  1. Microsoft Terminology Collection, che restituisce voci del database terminologico Microsoft con definizioni;
  2. Translations in Microsoft Products, che restituisce stringhe localizzate dell’interfaccia utente (UI) dei prodotti Microsoft.

La seconda parte del messaggio cita esplicitamente UI related queries e potrebbe far ritenere che si tratti solo di 2, ma non c’è modo di richiedere ulteriori informazioni.

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Bing: intelligenza artificiale, domande poco reali(stiche)

Microsoft ha annunciato un aggiornamento delle funzioni di ricerca basate su intelligenza artificiale del proprio motore di ricerca Bing, che ora ricorre a GPT-4, versione più avanzata di Chat GPT.

Sarei curiosa di sapere se anche la localizzazione italiana della pagina di presentazione è opera dell’intelligenza artificiale. Ho infatti qualche perplessità su alcuni degli esempi che dovrebbero invogliare gli utenti italiani a ricorrere a Bing.

Schermata “Presentazione del nuovo Bing. Fai domande reali. Ottieni risposte complete. Chatta e crea.” con esempi: 1 Crea un gustoso menu di 3 portate; 2 Aiutami a trovare un animale di compagnia; 3 Scrivi un poema in rima; 4 Mi serve aiuto per pianificare la battuta di pesca.

Microsoft afferma “Grazie a questa serie di funzioni basate sull’intelligenza artificiale, è possibile: Fai [sic] una domanda vera e propria”. Gli esempi che ho riportato qui sopra mi sembrano invece poco realistici.

Dubito infatti che un parlante nativo italiano alla ricerca di ricette opterebbe proprio per le parole gustoso menu (scelta e posizione dell’aggettivo), o che cercherebbe un cane o un gatto, indifferentemente, descrivendolo come animale di compagnia, o che si rivolgerebbe a un bot con mi serve aiuto. E non credo che pianificare una battuta di pesca sia un’attività comune in cui ci si identifica facilmente.

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Gli handle di YouTube, localizzazione mancata

Una domanda per me che evidenzia un esempio di localizzazione non ottimale:

domanda: Un quesito linguistico per @terminologia  visto che, per via delle novità introdotte da #YouTube, tra poco si diffonderà il termine #handle, mi chiedevo come potremmo renderlo in italiano. Comunicazione da YouTube: Ti scriviamo per comunicarti che nelle prossime settimana YouTube introdurrà gli handle per permettere ai membri della community di trovare altri utenti. Il tuo handle è univoco per il tuo canale e viene utilizzato per menzionarti nei commenti…

In inglese il significato di handle in questo contesto è del tutto trasparente: nel lessico comune handle è una parola informale per il nome o il soprannome di una persona e nel contesto specifico di social e forum online è il nome utente o identificativo, univoco e distintivo. Esempio: @terminologia è il mio handle di Twitter. 

In italiano invece la parola handle non è nota a tutti, perlomeno non in questa accezione, e può creare confusione, come già descritto in Anisomorfismo: handle.

immagine di esempio di YouTube: @gli_handle sono unici per ogni canale

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Conversazioni intense

Senza informazioni sul contesto, come interpretate conversazioni intense in questa avvertenza?

“Attenzione! Conversazioni come questa possono essere intense.”

L’aggettivo italiano intenso ha varie accezioni determinate dal contesto e dalle parole a cui è associato:
se riferito a fenomeni, indica che si manifestano in modo particolarmente accentuato (ad es. freddo intenso, luce intensa, colore intenso);
se riferito a sensazioni fisiche o sentimenti, indica che sono molto vivi, acuti o profondi (ad es. gioia intensa, sguardo intenso); 
se riferito ad attività, indica che sono svolte con molto impegno e concentrazione (ad es. lavoro intenso) o che caratterizzano per intensità un lasso di tempo (ad es. giornata intensa).

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Le declinazioni di pagamento / pagamenti

tweet di @asfalto7: l tuo pagamento è stato declinato. pagamens pagamentis, terza declinazione?  (Per dire che secondo me non è esatto tradurre decline con declinare, come invece fa Amazon e fanno molti sul web)

Anch’io ritengo che il messaggio di errore il tuo pagamento è stato declinato sia un pessimo calco di your payment was declined. È una traduzione che non recepisce le differenze tra due verbi in apparenza equivalenti.

Decline in inglese

In inglese il verbo decline è usato nel contesto delle transazioni online per indicare che il pagamento con una carta di credito o altro metodo elettronico non è andato a buon fine (ad es. perché la carta è scaduta, sono stati inseriti dati errati o è stato superato il limite di spesa).

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Cuori, mascherine e traduzione

hashtag #WearAMask e #IndossaLaMascherina

Nell’interfaccia web di Twitter viene associata automaticamente un’emoji (“hashflag”) ad alcuni hashtag promozionali o ad alta visibilità. Ora tra questi c’è un’intera serie plurilingue che invita all’uso della mascherina, sul modello dell’inglese #WearAMask.

E c’è anche una sorpresa: se si segnala il proprio Mi piace “cuorando” un tweet che contiene uno di questi hashtag, nel passaggio dal cuoricino vuoto cuore bianco a quello rosso cuore rosso appare brevemente una faccina con la mascherina emoji mascherina.

#WearAMask in italiano

È una trovata simpatica che però si fa notare anche per alcuni aspetti linguistici.

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Unioni forzate, per colpa dell’inglese!

Chi ha un profilo di Twitter ogni anno nell’anniversario della propria iscrizione riceve questo messaggio:

Buon anniversario di Twitter. Con oggi sono 10 anni che ti sei unito a Twitter! Condividi il grande giorno con gli altri membri della tua community di Twitter.

ll testo è lo stesso per ogni anniversario, da anni, e invita a postare un tweet con un messaggio predefinito che è una traduzione letterale dall’inglese:

Testo inglese: “Do you remember when you joined Twitter? I do!” – Testo italiano: “Ricordi quando ti sei unito a Twitter? Io sì!”

Mi pare un esempio di localizzazione poco accurata, non solo perché la frase è formulata al maschile anche se rivolta a una donna ma anche per il calco sempre più diffuso join somethingunirsi a qualcosa.

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Pensieri fugaci: da tweet a fleet

Fleet è il nome scelto per una nuova funzionalità di Twitter annunciata all’inizio di marzo 2020: è una breve comunicazione – testo o immagine – che scompare dopo 24 ore, come le storie di Instagram, Snapchat e altri social media.

 tweet di Kayvon Beykpour, responsabile di prodotto di Twitter: Fleets are a way to share fleeting thoughts. Unlike Tweets, Fleets disappear after 24 hours and don’t get Retweets, Likes, or public replies-- people can only react to your Fleets with DMs. Instead of showing up in people’s timelines, Fleets are viewed by tapping on your avatar.

I fleet non appaiono nella cronologia (timeline) ma vengono visualizzati selezionando l’immagine del profilo del loro autore, dove viene segnalata la loro presenza (esempio qui). L’unico modo per interagire con i fleet è con un messaggio diretto: non sono consentiti retweet, risposte o Mi piace.

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Localizzazione: rocchetti e srotolamenti di fili

Ottobre 2019: con questo tweet Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha annunciato che sul social network non verranno più pubblicati annunci politici a pagamento:

tweet di @jack: We’ve made the decision to stop all political advertising on Twitter globally. We believe political message reach should be earned, not bought. Why? A few reasons…

Il tweet mi dà lo spunto per alcune considerazioni sulla riconoscibilità dei simboli in contesti e comunicazioni destinati a un pubblico globale.

Il dettaglio che ha attirato la mia attenzione è la scelta di usare l’emoji Twitter thread emoji per marcare il primo tweet di una discussione, che nella terminologia italiana di Twitter è una serie di tweet concatenati inviati dalla stessa persona su un argomento per cui non sono sufficienti i 280 caratteri di un unico tweet.

Twitter thread emoji è un uso simbolico facilmente comprensibile in inglese: la discussione di Twitter si chiama infatti thread, che è anche il nome dell’emoji e dell’oggetto che rappresenta.

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Destinazione raggiunta, simbolicamente

YOU HAVE REACHED YOUR DESTINATION…
Vignetta di Ben Jennings

Questa vignetta sul cambiamento climatico, intitolata You have reached your destination, è efficace anche tradotta in altre lingue perché usa un simbolo globale riconosciuto da chiunque abbia mai fatto una ricerca di posti o destinazioni con Google Maps o prodotti simili: sovraimposto alla carta o mappa, identifica il luogo dove si vuole arrivare.

Come si chiama il simbolo, o comunque come lo descrivereste?

In inglese: pin e teardrop

Nella guida di Google Maps in inglese il simbolo è identificato come red mini-pin, quindi una puntina. Negli Stati Uniti è stato brevettato con la descrizione teardrop-shaped marker icon, quindi a forma di lacrima (ma al contrario!), ideato per poter segnare con esattezza il luogo sulla mappa, senza coprirlo (cfr. il verbo pinpoint).

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Windows: il pannello Emoji, Kaomoji e Simboli

Chi ha un computer con Windows e usa abitualmente le emoji saprà già che può inserirle dal pannello Emoji, che si apre premendo il tasto Windows logo Windows e il punto (.).

scheda Emoji

Le emoji sono raggruppate per categorie, come nei tastierini virtuali dei dispositivi mobili, e anche qui si possono trovare digitando parole che le descrivono. Ad esempio, mano propone questi risultati:

Risultati per la ricerca mano 

Con gli ultimi aggiornamenti di Windows è stata introdotta una novità: il pannello è stato espanso e ora ha altre due schede, una per inserire caratteri e simboli di vario genere e l’altra più ludica.

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Rifiuti sull’Everest malamente quantificati

Negli articoli tradotti dall’inglese dalle redazioni di alcuni media italiani si trovano spesso errori molto visibili, come questo segnalato da @dandandin e apparso in più testate:

Everest, i volontari ripuliscono la grande montagna: tra i rifiuti spuntano 4 cadaveri. Una spedizione di pulizia sull'Everest ha rimosso 12,1 tonnellate (10,976 kg) di spazzatura e 4 cadaveri dalla montagna più alta del mondo.

Se ci si rivolge a un pubblico italiano, 12,1 tonnellate sono 12.000 kg e non poco meno di 11 kg, come invece ha scritto il maldestro giornalista che non ha tenuto conto di varie differenze tra inglese e italiano.

Tre diverse tonnellate

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