Post nella categoria “errori”
Ooops, consumazioni osé?!
Questa traduzione in inglese di un cartello esposto in una gelateria italiana fornisce indicazioni alquanto ambigue:
In inglese infatti il significato prevalente di consummation è quello di primo atto sessuale che rende compiuto un matrimonio o una relazione, e mandatory table è un inquietante “tavolo obbligatorio”.
C’è chi fa cose “a sbaffo”
Pizza gourmet a sbaffo è un’attività di cibo di strada che opera nel Triveneto. Chi ha ideato il nome deve avere fatto confusione con la locuzione con i baffi nel senso di ottimo, o forse intendeva da leccarsi i baffi. Difficile invece trovare associazioni allettanti con sbaffo, una macchia o uno sgorbio di forma allungata.
A sbafo…
Inevitabile pensare anche al modo di dire informale a sbafo, “senza pagare, a scrocco”, ma dubito sia un messaggio che si voglia comunicare a dei potenziali avventori!
Salvini free, come trollare con l’inglese farlocco
Chi segue il blog sa già cosa intendo con inglese farlocco: brevi comunicazioni o nomi destinati a un pubblico italiano ma formati assemblando parole inglesi poco idiomatiche o addirittura errate o inesistenti però facilmente comprensibili da chi ha solo conoscenze scolastiche della lingua.
Tutti gli esempi che ho analizzato finora pubblicizzavano prodotti o eventi ma ieri ho scoperto che con l’inglese farlocco si può anche trollare. L’ha fatto un post in un gruppo di Facebook che è stato molto discusso perché invitava a condividere una (falsa) prima pagina del quotidiano britannico The Guardian in difesa della libertà di Matteo Salvini (sotto indagine per la vicenda della nave Diciotti):
Pinocchio e la balena
Un tema ricorrente delle cronache politiche dagli Stati Uniti di questi giorni è lo sconto della pena per chi collabora con gli inquirenti. Si ritrova anche in questa vignetta americana:
be in on something ➝ essere coinvolto o essere informato
Riconosciamo subito la scena dell’interrogatorio della polizia, familiare da film e telefilm americani, Pinocchio in versione Disney e i riferimenti alla balena.
In fragranza, nelle mutande
Notizia di cronaca locale:
Meglio non soffermarsi sull’interpretazione letterale del titolo e non domandarsi se le mutande dell’uomo potessero emanare un odore delicato ma intenso, come la biancheria fragrante di bucato, tale da attirare l’attenzione delle forze dell’ordine!
Ci si può però chiedere se colto in *fragranza sia una banale disattenzione del titolista oppure una sua più preoccupante ignoranza della locuzione in flagranza, la situazione che ricorre quando l’autore di un reato viene sorpreso nell’atto di commetterlo.
Di lingue, segni e gorilla
È morto Koko, un gorilla molto famoso perché era riuscito ad imparare circa 1100 segni di una versione modificata dell’American Sign Language e a usarli per comunicare.
Language: lingua e linguaggio
Ne hanno dato notizia anche vari media italiani con traduzioni molto superficiali che non tengono conto che in inglese viene usata un’unica parola, language, per esprimere alcuni concetti che invece in italiano sono identificati da parole diverse e non intercambiabili, lingua e linguaggio. Un esempio:
Anglicismi: al plurale senza la s finale!
I forestierismi non adattati entrati nel lessico italiano rimangono invariati al plurale: si dice le omelette, i croissant, i leitmotiv, i sudoku, i manga, i golpe, gli sport, i quiz, i rider.
Eppure molte persone sono convinte che per indicare il plurale degli anglicismi sia preferibile aggiungere una s finale. Quasi sempre è un’imprecisione dovuta non solo al desiderio di dimostrare di avere familiarità con l’inglese ma anche ad alcuni equivoci sui meccanismi di formazione del plurale.
Errore di traduzione: il lime per il mais
Ho visto la versione italiana di un breve documentario americano sulla produzione industriale di tortilla chips, le sfogliatine di mais tipiche della cucina messicana.
Il granoturco va sottoposto a un trattamento che lo rende malleabile: sui chicchi viene versata una sostanza bianca che la voce narrante del documentario ha descritto come “laim”.
Interferenze percepite
Frase di un giornalista italiano sulla situazione politica italiana:
Immagino che l’autore abbia spesso a che fare con l’inglese perché si notano alcune interferenze anche se il suo è un testo originale e non tradotto.
Si riconosce come modello il verbo inglese perceive nella costruzione perceive x to <verbo all’infinito> che in questa accezione* significa ritenere, considerare. Esempio: they perceive the economy to be improving.
Lo *spoil system promesso da Fdi è un errore
Se avete seguito la polemica sul Museo Egizio fatta da Giorgia Meloni, che nel confronto con il direttore Christian Greco ha rimediato una pessima figura, saprete anche che il responsabile della comunicazione di Fratelli D’Italia ha poi emesso un comunicato che si conclude con questa frase:
Si nota subito un errore di ortografia, spoil system. La forma corretta della locuzione inglese infatti è spoils system.
Tanti hacker: buoni, cattivi, etici, “maliziosi”…
La parola hacker è ormai ricorrente nella politica italiana: diversi siti di partiti e politici hanno subito attacchi e intrusioni, ieri (8 febbraio 2018) sono stati hackerati il sito e il profilo Facebook del segretario della Lega Matteo Salvini.
Hacker, una parola ambigua
Nell’uso comune hacker ha connotazioni negative: è il pirata informatico che penetra abusivamente in un sistema per accedere a dati riservati o per sabotarlo, ad es. rendendo un sito inaccessibile o sostituendone il contenuto (cfr. defacing, letteralmente “sfregiare, sfigurare”).
Frida Kahlo e gli inesistenti biscotti “al bourbon”
Questa immagine in circolazione sui social, forse legata alla mostra su Frida Kahlo inaugurata ieri al Mudec, riporta una traduzione maldestra della frase apocrifa* Take a lover who looks at you like maybe you are a bourbon biscuit.
Biscotti inglesi
Un bourbon biscuit però non fa inebriare: non contiene whisky ma è invece un biscotto al cioccolato farcito con crema al cioccolato.
Happy Popping e altro inglese farlocco per lattanti
Sapete già cosa sono i punti Happy Popping?
È un’iniziativa del Comune di Milano nata nel 2011 e rilanciata recentemente con la pubblicazione di una mappa che identifica i 20 spazi in città in cui accogliere mamme e bebè per le necessità di allattamento. L’avreste capito senza vedere l’immagine?
Popping, inglese maccheronico milanese
Il verbo inglese pop è onomatopeico: è il rumore di qualcosa che schiocca o scoppietta. Può avere vari altri significati, tutti comunque legati a suoni o azioni rapide, come ad es. far scoppiare, muoversi o spostare qualcosa rapidamente, saltare o schizzare fuori, ingerire sostanze come droghe o pasticche (molto comune la locuzione to pop pills).
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