Nuova vita ai selfie: i vaxxie

tweet di Alan Alda con foto della propria vaccinazione e il testo “Got my first shot today. I expected soreness, but so far, none. Feeling great. Here's my Vaxxie. #vaxxies”

Un neologismo americano legato al COVID-19 ma che fa sorridere è vaxxie, la foto che ritrae la propria vaccinazione e che viene condivisa sui social. È una parola macedonia formata da vaxx (accorciamento con variante grafica di vaccination / vaccine) e selfie. L’attore Alan Alda è stato uno dei primi a usare la parola nel dicembre 2020.

Lo trovo un neologismo interessante perché era da tempo che i selfie e le parole derivate non facevano più notizia, Tutt’altra storia nel 2013, quando selfie era stata scelta come parola dell’anno, si era subito trasformata in un internazionalismo e si era dimostrata molto produttiva: negli anni successivi era stato un susseguirsi di neologismi in tema, sia in inglese (belfie, selfie stick, narcisstick… )  che in italiano (selfare, selfarsi, selfone, selfista, megaselfie…).

Continua a leggere   >>

“a prova di Selfie”

Dettaglio di una pubblicità di un fondotinta italiano vista a una fermata dell’autobus:

testo: nuovo Instamoisture Foundation. Look impeccabile a prova di Selfie

La frase look impeccabile a prova di Selfie ha attirato la mia attenzione non solo per l’esempio di Maiuscolite ma anche perché pare implicare che farsi una foto possa in qualche modo rovinare il trucco.

A prova di x

La locuzione a prova di x significa infatti “capace di resistere agli effetti negativi di x, inattaccabile da x”, dove x è un fattore o un agente potenzialmente nocivo. Esempi: a prova di fiamma, a prova di fuoco, a prova d’urto, a prova di freddo.

Il modello originale è a prova di bomba, espressione in uso già dal XIX secolo in contesti difensivi che in seguito ha assunto anche il significato figurato di “del tutto sicuro, indistruttibile” (ad es. amicizia a prova di bomba).

Continua a leggere   >>

#SelfiEmployment per i NEET

La partecipazione a To.Ma.To. era coordinata da Invitalia, un’agenzia del Ministero dell’Economia. Ho dato un’occhiata al sito e ho notato parecchi esempi di itanglese.

logo SelfiEmploymentTra tutti mi ha colpita SELFIEmployment, un programma di finanziamenti a tasso zero “per under 29 che vogliono fare startup”. Rientra nella Garanzia Giovani, il piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile.

SELFIEmployment è un gioco di parole che unisce selfie e self-employment, in inglese il lavoro autonomo. Questo è il video di presentazione ma non sono riuscita a capire cosa c’entrino i selfie con i finanziamenti per nuove attività lavorative:

Continua a leggere   >>

Aperiselfie: occasionalismo o neologismo?

Alcuni titoli apparsi nei media:

Titoli: Matteo Salvini, primo «aperiselfie» con il popolo dei social network · Salvini tra birra e aperiselfie lancia campagna elettorale 2.0 · Salvini, via al tour elettorale nei locali della movida: “Aperiselfie per riprendersi Milano”

L’aperiselfie è un’iniziativa di Matteo Salvini descritta da chi l’ha ideata come “aperitivo elettorale e conoscitivo rivolto al popolo di Facebook”. Chi segue il leader leghista sui social network ora può incontrarlo di persona e magari anche farsi una foto con lui.

La parola aperiselfie farà inorridire i talebani della lingua ma mi pare molto ingegnosa, soprattutto se si considerano i destinatari dell’iniziativa.

Continua a leggere   >>

È un selfie drone. O forse no.

[testo dell’articolo] Lily: the $499  ‘selfie drone’ that's your personal videographer. The device is capable of flying for 20 minutes, tracking its owner and shooting photos and video footage of them “Camera. Reinvented.” claims the website for Lily, the latest consumer drone to capture people’s attention. Although “selfie drone” seems to be a more popular phrase among the media covering its launch.La parola selfie si fa notare anche per la sua produttività: sta continuando a far nascere neologismi.

Da The Guardian ho scoperto selfie drone, un dispositivo che segue in volo una persona per filmarla o fotografarla (e ottenere dei dronie). 

Il dettaglio che mi ha colpita però non è tecnico ma terminologico: per i media l’apparecchio recensito è un [selfie] drone, mentre i suoi produttori lo descrivono come camera.

Ho cercato dettagli sul sito lily.camera e ho notato che il prodotto viene chiamato sempre con il marchionimo, Lily, e descritto genericamente come camera, anche nelle specifiche tecniche. Solo nella pagina FAQ si trova un’occorrenza di throw-and-shoot camera (si lancia in volo e comincia subito a scattare/filmare). Non viene invece mai usata la parola drone.

Continua a leggere   >>

Tra sacro e profano: #ashtag selfie!

Qualche mese fa ho osservato che in italiano ashtag è un refuso molto comune e che in inglese l’hashtag #ashtag di solito è associato ad aggiornamenti sui vulcani islandesi.

Ieri ho scoperto che #ashtag ha anche un significato alternativo, legato specificamente alla ricorrenza odierna del mercoledì delle ceneri (Ash Wednesday).

#ashtag è un esempio della flessibilità dell’inglese, lingua che consente giochi di parole con varie sfaccettature: il simbolo #, che tra i molti nomi include hash, double cross e cross-hatch, può richiamare visivamente non solo la lettera H ma anche la croce di cenere tracciata sulla fronte (cross of ashes o ashen cross), mentre la variazione HASH #ASH “stacca” e fa risaltare la parola tag con il suo significato di “contrassegno” e “segno di riconoscimento”, che in questo caso diventa letteralmente “di cenere”.

Continua a leggere   >>

Novità sui selfie stick

selfie stickHo già accennato a selfie stick, la “prolunga” per scattare i selfie che la rivista TIME ha addirittura incluso tra le migliori 25 invenzioni del 2014.

La frequenza d’uso e la produttività di una parola (la capacità di generare nuove forme e significati) sono indicatori del successo di un neologismo e su selfie stick non ci sono dubbi.

Narcisstick

L’aggeggio si è diffuso così rapidamente che in inglese sono già nati nomignoli alternativi, come ad esempio wand of Narcissus, la “bacchetta di Narciso”. Tra tutti prevale la parola macedonia narcisstick, (narcissistic + selfie stick), che Word Spy ha scelto come neologismo del 2014.

Continua a leggere   >>

Drone + selfie = dronie

Dronie è un neologismo inglese recentissimo che si sta diffondendo molto rapidamente. È una parola macedonia formata da drone e selfie e descrive un video di se stessi fatto telecomandando un drone (“a video selfie taken with a drone”). Si aggiunge a parecchi neologismi e occasionalismi formati con selfie e non va confuso con drelfie (autoscatto mentre ubriachi: drunken selfie).

Dettagli ed esempi di dronie in Move over selfies … here come the dronies e Word of the Week: Dronie.

Qualche nota terminologica ed etimologica su drone e selfie
Dai fuchi ai droni 
Se selfie diventa selfish (origine e uso) e Da selfie a selfare / selfarsi (nuovi significati)

Da selfie a selfare / selfarsi

[2014] È sempre più diffuso il verbo selfare, “fare un selfie”. Si direbbe un verbo intransitivo (ad es. selfa sempre) che funziona come transitivo solo quando usato riflessivamente (ad es. mi sono selfato).

Do you take a lot of selfies?

Esempi d’uso: selfano tutti, selfo anch’io; mai selfato in vita mia; oggi abbiamo selfato di brutto; se selfa mia nonna, mi selfo pure io! Dai, selfati! Mi si nota di più se mi selfo o se non mi selfo?

Pare coerente con il significato originario di selfie, che ho descritto l’anno scorso come una foto con queste caratteristiche:   
1 chi scatta è anche il soggetto
2 è fatta con uno smartphone (allungando il braccio davanti a sé) o con una webcam
3 viene condivisa su un social network. 

Evoluzione di selfie in inglese

Intanto in inglese la parola selfie ha già subito un’evoluzione, al punto che la caratteristica 1, che le ha dato il nome, pare non sia più distintiva. Il significato sta cambiando da “foto di se stessi (self)” a “foto di qualcuno fatta con uno smartphone [per essere] condivisa su un social network” (3 + 2 ma meno specifico).

Continua a leggere   >>

Parbuckling, selfie, hashtag, Datagate e focus

Le parole dell’anno del blog, ricavate dai cinque post del 2013 che hanno avuto più visualizzazioni dai motori di ricerca, sono tutti anglicismi, di cui uno falso.

1 Parola del giorno: parbuckling 
2 Se selfie diventa selfish
3 #hashtag, parola e simbolo
4 Datagate, scandalo americano e nome “italiano”
5 focus <> focus

Vedi anche: La narrativa di Obama non è in libreria: interferenze dell’inglese nella comunicazione

Let’s never speak of 2013 again.  [vignetta da someecards.com]

Selfie parola dell’anno 2013

immagine da Oxford Dictionaries

Inizia il periodo delle parole dell’anno. Per l’inglese, Oxford Dictionaries ha scelto selfie, la foto di sé fatta per essere condivisa sui social media, già descritta in Se selfie diventa selfish…

La prima attestazione risale al 2002, in un forum australiano, ma la parola si è diffusa nell’uso comune solo nell’ultimo anno. In origine coesisteva con la forma selfy ma poi selfie si è imposta rapidamente.

Il suffisso –ie la rende una parola graziosa e mitiga l’associazione a selfish (“egoista”) e al narcisismo tipico di questo tipo di foto; confermerebbe inoltre l’origine australiana perché è un suffisso molto produttivo in quella varietà di inglese (ad es. in Australia barbecue diventa barbie).

Continua a leggere   >>

Se selfie diventa selfish

Anna Laura mi ha segnalato un errore visto in un articolo del Messaggero:

Barillari e l'autoscatto di Bergoglio. La foto selfish del papa? se anche lui si mette a farci concorrenza siamo finiti... Parola di Rino Barillari, re dei paparazzi italiani(group) selfie with the Pope

È stata fatta confusione tra selfish, egoista, e selfie, neologismo inglese che descrive un autoscatto immediato (nel senso di “scatto di sé” e non con meccanismo per scatto ritardato) che ci si fa con uno smartphone o una webcam allungando il braccio davanti a (self), oppure guardandosi allo specchio, e che poi si condivide su un social network. Se nella foto ci sono altre persone si può chiamare group selfie.

Se ne è parlato nei giorni scorsi perché selfie (self + suffisso diminutivo ie) è una delle nuove voci aggiunte a Oxford Dictionaries (da non confondersi con l’Oxford English Dictionary!).

La parola è stata adottata anche in italiano e per il momento coesistono sia il genere femminile (la selfie, come foto) che il maschile, il genere prevalente per i prestiti (il selfie) e che quindi ha più probabilità di affermarsi. La pronuncia corrisponde a quella inglese, / ˈsɛlfi /.

Aggiornamento novembre 2013: in Selfie parola dell’anno 2013 ho aggiunto alcuni dettagli sull’origine della parola selfie e sui neologismi che sono nati imitandola.

Aggiornamento aprile 2014 – Da selfie a selfare / selfarsi: neologismi e nuovi significati.

Da pet a disco di pasta, parole anti-terrore!

Titolo: Taylor Swift e quella moda del “gatto sulle spalle” lanciata sulla copertina di TIME. Col suo Benjamin Button la pop star americana sta spopolando tra gli amanti dei felini. Il gioco è quello del selfie col proprio pet adagiato come una sciarpa con risultati, spesso, esilaranti

L’intesa tra Taylor e Benjamin è nata quattro anni fa: «Mi hanno dato in mano questo micio e mi sono innamorata subito»

Gatto, felino, pet e micio per lo stesso referente sono esempi del terrore delle ripetizioni che tormenta giornalisti e titolisti italiani e li spinge a ricorrere ad alternative che sarebbero poco probabili in interazioni reali: davvero c’è chi userebbe l’anglicismo pet per descrivere una foto con il proprio gatto?

In Variazione e ripetizione (con partita Iva e tweet) ho già discusso le conseguenze negative della ricerca ossessiva di sinonimi. Nelle notizie a contenuto tecnico e specialistico possono interferire con la precisione e correttezza delle informazioni che spesso ne risultano distorte, come negli esempi di vaccino ≠ siero ≠ antidoto e immunizzato ≠ vaccinato.

[Per] non dire gatto…

Continua a leggere   >>