Raffreddorizzarsi: occasionalismo o neologismo?

L’immunologo Silvestri: «Il Covid sembra raffreddorizzarsi ma non per chi è senza vaccino». «Non sono le feste che ci immaginavamo e abbiamo ancora davanti un periodo difficile. Ma, nonostante una crescita dei contagi che sembra una valanga, dobbiamo avere fiducia: i dati che raccogliamo ogni giorno indicano che la variante Omicron, benché molto trasmissibile, è meno aggressiva e molto di rado ha conseguenze serie sui vaccinati. La controprova l’abbiamo dagli ospedali che non sono sotto pressione nemmeno nella Londra con un milione di contagiati. La speranza è che il virus si stia raffreddorizzando».

L’immunologo Guido Silvestri, intervistato dal Corriere della Sera, ha usato il verbo riflessivo raffreddorizzarsi, poi ripreso immediatamente da molte altre testate, per ipotizzare effetti meno gravi per la variante Omicron del virus SARS-CoV-2.

La parola è insolita ma ben formata: il suffisso izzare, usato per creare  verbi denominali e deaggettivali, è tra i più produttivi dell’italiano. Ha prevalentemente un valore causativo o trasformativo: quando ha come base una parola x o un nome proprio X, il verbo x-izzare indica rendere x o come x, fare x, causare x, trasformare in x.

Continua a leggere   >>

Neologismi per non vaccinati: no pass e boh vax

Alcuni titoli sulle manifestazioni di piazza del 25 luglio 2021:

Immagine di gente che protesta e titoli: 1 No green pass e no vax in piazza contro la “dittatura”; 2 Ecco il popolo dei “No Green pass”: negazioni, minacce, mascherine giù; 3 La piazza dei “No pass”. Cori e striscioni contro i vaccini; 4 Tensione e violenze. Da Milano a Napoli il popolo “No Pass” sceglie la piazza

Si possono osservare le due forme di un neologismo recente: no green pass e la sua abbreviazione no pass, qui usati per descrivere chi protesta per la decisione del governo del 22 luglio di rendere obbligatoria per alcune attività la certificazione verde COVID-19 (il cosiddetto green pass).

No pass

No [green] pass, scritto spesso anche con il trattino, rientra in una serie molto produttiva di locuzioni sul modello no x, dove x indica ciò a cui ci si oppone e in prevalenza è una parola inglese o che ne ha l’aspetto, come ad es. no TAV.

Continua a leggere   >>

Neologismi: aperturista vs chiusurista

Titolo: Draghi tra aperturisti e rigoristi: aprile solo rosso o arancione

Titolo: Lega, Durigon: "Siamo 'aperturisti' laddove ci sono le condizioni per poterlo fare"Titolo: Perché sbagliano gli “aperturisti”

Titolo: Il Prof. Galli contro gli 'aperturisti': "Non è il momento di rimettersi a fare il tiro alla fune per le riaperture"

Con tutta Italia in zona rossa o arancione fino alla fine di aprile 2021 non occorrono spiegazioni per capire questi titoli: fanno riferimento a chi vorrebbe consentire di nuovo gli spostamenti e riaprire le attività commerciali (ristoranti, bar, parrucchieri, palestre ecc.) e tutte le scuole chiuse come misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19.

Questa accezione di aperturista è recente e del tutto nuova ma non lo è la parola, che esiste dagli anni ‘60 del secolo scorso però con tutt’altro significato.

Continua a leggere   >>

Invidie “vaccinali” e altri neologismi

vaccine envy

In tutte le lingue la pandemia continua a far nascere neologismi di ogni tipo. Con l’inizio delle campagne vaccinali hanno avuto visibilità Impfneid in tedesco e vaccine envy in inglese: danno un nome al sentimento di invidia per chi è già stato vaccinato contro il COVID-19

In inglese si sta diffondendo anche vaccine FOMO, che descrive ansia, frustrazione e risentimento per non essere ancora stati vaccinati. La locuzione riutilizza un acronimo di inizio millennio, fear of missing out, che esprime l’inquietudine di chi teme che da qualche parte stia avvenendo qualcosa di interessante o esaltante a cui non si può prendere parte, reazione spesso suscitata da cosa si vede sui social.

Continua a leggere   >>

Neologismi: mask shaming, no mask, mascherati…

mascherina

L’emergenza COVID-19 ha fatto nascere molti neologismi, tra cui alcuni legati all’uso delle mascherine.

Mask shaming

In inglese mask shaming è uno degli esempi più recenti delle parole con l’elemento formativo shaming che, come già descritto in Fat shaming: in italiano, senza vergogna, descrive atteggiamenti di riprovazione e derisione pubblica.

La locuzione mask shaming è particolare perché è usata per identificare due comportamenti opposti
1 rimprovero per chi non porta la mascherina
2 critica e derisione per chi la porta
Può quindi essere considerato un esempio di enantiosemia, un tipo particolare di polisemia che si verifica quando una stessa parola (anche polirematica) ha due significati tra loro contrari.

Continua a leggere   >>

Neologismi dei social: reactji (e lit)

reactji in Twitter

Nell’interfaccia dei messaggi diretti di Twitter da qualche giorno c’è la possibilità di aggiungere una reazione predefinita scegliendola tra 7 emoji. Nella documentazione ufficiale la nuova opzione si chiama emoji reactions in inglese e reazioni in forma di emoji in italiano.

Non è una funzionalità innovativa: è presente da tempo su altre piattaforme, introdotta con le reazioni di Facebook nel 2016. C’è però un dettaglio linguistico che mi ha incuriosita.

È il nome alternativo informale che ho visto usare in inglese: reactji o reacji, parola macedonia formata da reaction+emoji che richiama altre parole già familiari come emoji, kaomoji, animoji e memoji.

Continua a leggere   >>

Bufale linguistiche: l’approvazione dei neologismi

Notiziola linguistica dei giorni scorsi: polemiche per la presenza della parola Ferragnez (la coppia Ferragni-Fedez) tra i neologismi descritti nel Libro dell’Anno 2018 Treccani, una pubblicazione che registra fatti, temi e tendenze dell’anno appena trascorso.

“Ferragnez? Si può dire, è nella Treccani insieme a orgasmometro, sarrismo, sex doll e viadotticidio” “I Ferragnez conquistano la Treccani: la parola diventa ufficialmente un neologismo”

L’indignazione fa parte di un copione già visto: chi la manifesta ritiene deplorevole che i dizionari e altre fonti autorevoli consentano che la lingua italiana venga deturpata dall’aggiunta di parole indegne di farne parte.

Esempi:

“Bravi, contribuite alla diffusione dell’ignoranza e alla sua legittimazione” “Ma dove siamo arrivati? Ci facciamo coinvolgere da neologismi frutto di una ignoranza abissale! Invece di mantenere la difesa della nostra Lingua, ci caliamo le brache e subiamo passivamente???” “Il vocabolario dovrebbero chiamarlo Treccani e Porci”

Continua a leggere   >>

Neologismi social: da bless a blessare

In inglese il verbo bless significa benedire, santificare, glorificare ma anche rendere felice. La locuzione blessed with something vuol dire avere la fortuna o il dono di qualcosa e apprezzarlo, ad es. be blessed with good health equivale a godere di ottima salute.

Sui social il verbo bless ha acquisito una nuova accezione, usata in riferimento al flusso dei contenuti condivisi dalle persone che si seguono, e cioè quanto appare nei propri feed e timeline (in italiano cronologia). Alcuni esempi da Twitter:
 “Let me bless your timeline”; “my nephew is so cute, your timeline is blessed”; “thanks for blessing my tl with your RT”; “my tl has been blessed”; “thank you for blessing my TL”

Continua a leggere   >>

Neologismi: allodole, gufi… ed early bird!

early bird - night owl - permanently exhausted pigeon
Vignetta Gemma Correll

Vi sarà capitato di leggere articoli divulgativi sui bioritmi e sulle diverse preferenze per orari diversi di sonno e veglia – il cosiddetto cronotipo, calco dell’inglese chronotype – che vengono illustrate con due metafore aviarie:

  l’allodola è chi è mattiniero, è attivo specialmente nella prima parte della giornata e va a letto presto;
  il gufo è il nottambulo che preferisce alzarsi tardi ed è più attivo verso sera.

I nuovi significati figurati di allodola e gufo sono neologismi semantici che non nascono da osservazioni della cultura popolare italiana sui comportamenti degli animali ma sono invece calchi che ci arrivano dall’inglese.

Continua a leggere   >>

Nuove attività (e neologismi) a Busytown

Conoscete i libri per bambini di Richard Scarry? Sono storie illustrate che hanno come protagonisti animali antropomorfi che vivono e lavorano Busytown (Sgobbonia in italiano).

Il disegnatore Ruben Bolling ha fatto una parodia con attività o ruoli contemporanei che Scarry, morto nel 1994, non avrebbe mai potuto immaginare:

Busytown - Ruben BollingFonte: The Reality Stars and Russian Trolls of the Brand-New ‘Busytown’

Si riconoscono parecchi neologismi e parole legate alla politica americana che ho già descritto in altri post e che vi ripropongo.

Continua a leggere   >>

Neologismi: Xennial

Titoli di media: “Chi sono gli xennial e come capire se lo siete anche voi”, “Xennial, la generazione nata tra il 1977 e il 1983 è la migliore”, “Xennials, the generation between Generation X and Millennials”

Una delle parole dell’estate 2017 è Xennial, perlomeno a giudicare da quanti ne stanno discutendo in inglese e quindi,  di riflesso, anche in italiano.

Il neologismo Xennial indica chi è nato tra il 1977 e il 1983 ed è caratterizzato da un’infanzia analogica e una vita adulta digitale (senza Internet da bambini, sempre online da grandi!). Il nome è una parola macedonia formata da X Generation e Millennial, le due generazioni tra cui si collocano gli Xennial.

Continua a leggere   >>

Neologismi semantici: il cyber- di cyberspionaggio

Alcuni titoli di prima pagina del 10 gennaio 2017:

Repubblica: “Cyberspionaggio contro Renzi, Draghi e Monti: due arresti. Gip, rischi per sicurezza nazionale” – Rai News: “Arrestati ingegnere e sua sorella (Giulio e Francesca Maria Occhionero): spiavano politici e istituzioni, anche Renzi, Draghi e Monti” – Corriere della Sera: “Cyberspionaggio: violato il telefono di Renzi. Le falle nella sicurezza italiana e la Rete che porta agli Usa”

Il Ministero degli Interni ha dato notizia dell’inquietante vicenda di cyberspionaggio in Arrestate 2 cyber-spie. Si legge che le attività criminali avevano finalità di cyberspionaggio e che nel mirino delle cyber-spie c’erano soggetti che gestiscono la funzione pubblica o interessi delicati, e quindi in possesso di informazioni particolarmente sensibili e strategiche.

Continua a leggere   >>

Aperiselfie: occasionalismo o neologismo?

Alcuni titoli apparsi nei media:

Titoli: Matteo Salvini, primo «aperiselfie» con il popolo dei social network · Salvini tra birra e aperiselfie lancia campagna elettorale 2.0 · Salvini, via al tour elettorale nei locali della movida: “Aperiselfie per riprendersi Milano”

L’aperiselfie è un’iniziativa di Matteo Salvini descritta da chi l’ha ideata come “aperitivo elettorale e conoscitivo rivolto al popolo di Facebook”. Chi segue il leader leghista sui social network ora può incontrarlo di persona e magari anche farsi una foto con lui.

La parola aperiselfie farà inorridire i talebani della lingua ma mi pare molto ingegnosa, soprattutto se si considerano i destinatari dell’iniziativa.

Continua a leggere   >>