Immigrati illegali vs migranti irregolari

Da un comunicato del Ministero dell’Interno del 12 novembre 2022 sulla gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo:

Testo dal sito del Ministero dell’Interno: “Dichiarazione congiunta dei ministri dell'interno di Italia, Malta e Cipro e del ministro della migrazione e dell'asilo della Grecia […] In attesa di un accordo su un meccanismo di condivisione degli oneri che sia efficace, equo e permanente, non possiamo sottoscrivere l'idea che i Paesi di primo ingresso siano gli unici punti di sbarco europei possibili per gli immigrati illegali, soprattutto quando ciò avviene in modo non coordinato sulla base di una scelta fatta da navi private, che agiscono in totale autonomia rispetto alle autorità statali competenti.”

Nei giorni scorsi hanno fatto molto discutere le espressioni carico residuale e sbarco selettivo usate dal ministro Piantedosi, che in varie interviste ha discusso anche di immigrati illegali. Ritrovare la stessa locuzione in un comunicato ufficiale purtroppo mi dà l’impressione che i vertici del ministero stiano rinvigorendo il fenomeno della distorsione delle parole sulla migrazione.

Non si spiega altrimenti perché si faccia ricorso a immigrati illegali anziché a migranti irregolari, che è il termine finora prevalente nelle comunicazioni ministeriali, come confermano centinaia di esempi, e che è coerente con la terminologia delle istituzioni europee a cui rimanda anche il Dipartimento per le Libertà Civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno.

Dal glossario Asilo e migrazione, redatto dagli esperti dell’European Migration Network (Ue):

pagina con la definizione e le note della voce “migrante irregolare” del Glossario Asilo e migrazione.

Nella definizione dell’EMN il migrante irregolare è “colui che, a seguito di un ingresso irregolare, della violazione delle condizioni di ingresso o della scadenza del titolo di ingresso e soggiorno, è privo di uno status giuridico nel paese di transito o nel paese ospitante”. È la condizione di chi arriva in Italia via mare dalla Libia e altri paesi del Mediterraneo.

Illegale vs irregolare

Nelle note del glossario è evidenziato che irregolare è preferibile a illegale, aggettivo che ha una connotazione negativa, delinquenziale, mentre l’ingresso in un paese in maniera irregolare è un’infrazione dei regolamenti amministrativi e non un comportamento criminale. Inoltre, dal punto di vista giuridico ed etico può essere legale o illegale solo un atto o un processo, ma non una persona.

Si trova conferma nella legislazione italiana, anche più recente, come ad es. il Decreto-legge 14 giugno 2019 , n. 53, dove si riscontrano termini come immigrazione illegale e traffico illegale di migranti, che identificano azioni, mentre le persone, migranti e immigrati, sono irregolari.

Immigrato vs migrante

Intestazione della sezione “Sbarchi e accoglienza dei migranti: tutti i dati” del Ministero dell’Interno

Mi pare improbabile che il ministro e i funzionari ignorino le distinzioni nell’uso di illegale e irregolare. Si direbbe quindi una scelta consapevole, come quella di sostituire migrante con immigrato.

Migrante e immigrato hanno la stessa radice e confrontando le due parole si può notare che la morfologia, in questo caso i suffissi, può contribuire a conferire connotazioni diverse, o comunque interferire con la loro percezione:
ante di migrante sottintende un’azione in corso, una situazione ancora precaria e transitoria, mentre
ato di immigrato sottintende un’azione già completata, una situazione più durevole e concreta che i più suscettibili alle campagne mediatiche potrebbero avvertire come minacciosa. 

Scarsa attenzione alla terminologia

L’uso di immigrati illegali potrebbe non essere una scelta deliberata ma trattarsi invece di una svista. Sarebbe comunque preoccupante perché indicherebbe superficialità e incapacità di usare correttamente la terminologia giuridica italiana di un ambito molto controverso che richiede competenze specifiche.  

Nel comunicato, ad esempio, è ricorrente l’anglicismo relocation anziché il termine italiano corrispondente ricollocazione (ricollocamento), e si nota anche un’occorrenza di operazioni di search and rescue anziché operazioni di ricerca e di salvataggio, che è il termine attestato.

Come cittadina mi dispiace alquanto che le istituzioni continuino a dimostrare scarsa attenzione alla terminologia e non ne capiscano l’importanza per una comunicazione corretta, efficace e anche rispettosa.


Nel 2015 mi sono occupata più volte di terminologia della migrazione. Alcuni esempi:

Refugee e rifugiato: il lessico della migrazione (altre differenze “morfologiche”)
Migrazione: reinsediamento e ricollocazione (concetti su cui c’è spesso confusione)
Il gerundio che non era un participio (la manipolazione della parola migrante)
La distorsione delle parole sulla migrazione (usi impropri di media e politici)

Ribadisco inoltre la valutazione positiva del glossario Asilo e migrazione, che consiglio non solo a chi è interessato all’argomento ma anche a chi si occupa di terminologia in altri ambiti. Mostra infatti come realizzare un ottimo prodotto terminologico, adatto a utenti diversi: non solo esperti, traduttori e comunicatori ma anche qualsiasi cittadino.


3 commenti su “Immigrati illegali vs migranti irregolari”

  1. John Dunn:

    Due dei paesi coinvolti in questa dichiarazione sono parzialmente anglofoni, e sospetto che qui si tratti di una traduzione della collocazione inglese ‘illegal immigrants’, ancora spesso usata, nonostante la scorrettezza.

    Il termine ‘irregular migrant’ è poco usato e forse da considerare un esempio dell”Euroenglish’. Sembra che si trovi prevalentemente in documenti di strutture europee o internazionali. Un documento utile sulla terminologia inglese si può trovare qui:
    https://migrationobservatory.ox.ac.uk/resources/briefings/irregular-migration-in-the-uk/

  2. Licia:

    @John grazie per il riferimento. Sul linguaggio estremamente connotato usato per parlare di migrazione da chi è al governo mi pare difficile scegliere i peggiori tra politici italiani e britannici, anche perché si notano molti punti in comune. Penso ad esempio a come si esprime abitualmente “Cruella” Braverman, ad es.“stopping the invasion on our southern coast”, “If Labour were in charge they would be allowing all the Albanian criminals to come to this country”, “illegal migration is out of control” ecc.

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