Inglese farlocco: Capacity Italy

schermata dal portale Italia Domani: immagine di città italiana e testo Capacity Italy: lo sportello tecnico a supporto della PA per l'attuazione del PNRR

Dubito che riuscirò mai a scoprire cosa spinge i funzionari delle istituzioni italiane a privilegiare nomi in inglese o pseudoanglicismi per denominare nuovi servizi, programmi o iniziative destinati esclusivamente a cittadini italiani.  

Un esempio è Capacity Italy, “lo sportello tecnico a supporto della PA per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (Italia Domani). Non sono riuscita a trovare nessuna spiegazione su come vada inteso il nome: non nei siti dedicati italiadomani.gov.it e sportellotecnico.capacityitaly.it, né nelle pagine di presentazione delle varie istituzioni che l’hanno promosso, come il Dipartimento della funzione pubblica. Non è d’aiuto neppure il video promozionale:

Capacity in inglese

In inglese la parola capacity, senza specificazioni, condivide con la parola italiana capacità solo alcune accezioni:
1 capienza
2 abilità o attitudine a fare qualcosa
3 capacità produttiva (ad es. at full capacity)

Altre accezioni non settoriali di capacity che non hanno un corrispondente in capacità:
4 ruolo, posizione o veste di persona (ad es. in her capacity as a manager) 
5 [di motori] cilindrata

Non riesco a capire quale di queste accezioni di capacity vada intesa in riferimento a uno sportello tecnico della Pubblica Amministrazione italiana che è rivolto a personale tecnico e amministrativo di enti territoriali italiani, né come vada interpretata la posizione posposta di Italy nel nome (incongruente oltretutto con Italia Domani).

testo dal sito italiadomani.gov.it: Capacity Italy è uno strumento di assistenza innovativo che mette a disposizione delle Amministrazioni titolari di interventi e dei Soggetti attuatori del PNRR un network di esperti con l’obiettivo di assicurare supporto tecnico operativo durante l’intero ciclo di realizzazione dei progetti, a partire dalla fase di definizione dei bandi fino alle fasi di controllo e rendicontazione.

Inglese farlocco istituzionale

L’unica spiegazione per il nome Capacity Italy a cui riesco a pensare è che il modello iniziale possa essere una locuzione italiana del tipo X Italia, come Sistema Italia (l’insieme delle componenti istituzionali, politiche, imprenditoriali, culturali e sociali che concorrono allo sviluppo dell’Italia) o Sblocca Italia (piano di interventi per sbloccare la situazione economica, produttiva e sociale italiana).

Non mi stupirei se qualcuno avesse proposto Capacità Italia, magari nel senso plurale di “risorse fisiche, intellettuali o economiche”, e poi il nome sia stato tradotto letteralmente in inglese senza però considerare che capacity non condivide questa accezione e che la sequenza Capacity Italy appare malformata.

È l’ennesimo esempio di inglese farlocco, combinazioni di parole inglesi pensate da italiani per italiani ma che per un anglofono sarebbero sgrammaticate e/o non avrebbero molto senso. Purtroppo è una strategia denominativa a cui la Pubblica Amministrazione italiana ricorre spesso: dettagli e altri esempi in Elenco di anglicismi istituzionali.
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Aggiornamento: nei commenti Flaminia spiega che nel contesto PA capacity rimanda al concetto di capacity building, che presumo venga abbreviato impropriamente in capacity.


Vedi anche: Italia Team, un nome anomalo


Definizioni di Sistema Italia e Sblocca Italia dal Vocabolario Treccani

5 commenti su “Inglese farlocco: Capacity Italy”

  1. Ionti:

    Per me qualche brillante pubblicista ha suggerito di usare una parola che contenesse la sillaba PA in modo da creare un simpatico gioco di parole. Che avesse attinenza o meno con l’oggetto era secondario.

  2. Flaminia:

    Ciao,

    provo a dare una risposta. Il nome “Capacity Italy” deriva da una locuzione molto (ma molto!) utilizzata nell’ambito della pubblica amministrazione, e cioè “capacity building” che indica l’investimento di tempo e risorse per migliorare i risultati di un’organizzazione pubblica o no profit. Quindi nella declinazione “capacity Italy” si vuole trasmettere l’impegno della pubblica amministrazione nell’operare efficacemente per portare a termine gli obiettivi PNRR. Non la vedo una scelta così scandalosa. Voglio ricordare che il portale è uno strumento pensato per gli operatori (amministratori e soggetti attuatori) e non destinato (primariamente) ai cittadini.

    Chi lavora nella PA sa bene cosa si intende.

    saluti
    Flaminia
    (specifico di non essere coinvolta nel progetto, ma mi premeva specificare)

  3. Licia:

    @Flaminia, grazie, informazioni utilissime! Si tratta quindi di un rimando a lessico specialistico della pubblica amministrazione e di capacity nell’accezione 2 ma che richiama anche 3 perché aumenta la produttività. Immagino che nell’uso delle PA capacity building si sia trasformato in capacity attraverso un meccanismo improprio di accorciamento che si riscontra in molti pseudoanglicismi (come recovery da recovery plan, spending da spending review ecc.). È un’ulteriore conferma che in inglese Capacity Italy è una locuzione sintatticamente malformata.


    Definizione di capacity building usata nell’ambito delle istituzioni europee:

    Process by which individuals, groups, organisations, institutions and countries develop, enhance and organise their systems, resources and knowledge, all reflected in their abilities, individually and collectively, to perform functions, solve problems and achieve objectives [fonte: IATE]

    Definizione in italiano dall’Enciclopedia Treccani:

    Espressione, che significa letteralmente «costruzione delle capacità», utilizzata spesso insieme alle espressioni capacity development («sviluppo») o capacity strenghtening («rafforzamento»), per indicare un processo continuo di miglioramento degli individui in un ambito economico, istituzionale, manageriale. La c. b. è riferita a un processo interno a un’organizzazione che può essere potenziato o accelerato da apporti esterni in grado di favorire il rafforzamento delle potenzialità attraverso l’utilizzo di capacità già esistenti. […]

  4. Emy:

    Cara Licia,
    nella definizione di “capacity building” dell’Enciclopedia Treccani c’è un errore (abbastanza diffuso in Italia): *strenghtening invece di strengthening. Quandoque bona dormitat Treccani. 😉

  5. Sirbo:

    Era preferibile il vecchio burocratese.
    E non pensavo che lo avrei mai rimpianto.

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