“Visa cancellata”, cervelli disattivati

Mi ricollego a Comunque vada, Djokovic non sarà deportato per segnalare un altro errore di traduzione:

Alla fine l’Australia ha cancellato la visa di Novak Djokovic (ma lui fa ricorso)
(via @disinformatico)

Mi domando che competenze linguistiche e che conoscenze del mondo e dell’attualità possa avere una persona che non si rende conto che una frase inglese come Novak Djokovic visa cancelled non ha nulla a che vedere con le carte di credito.

Possibile che chi lavora nel mondo dell’informazione non sappia che visa è la parola inglese per visto, l’atto con cui l’autorità competente di uno stato riconosce validità per il proprio paese al passaporto di un cittadino straniero? Possibile che nessuno si chieda se ha alcun senso che l’ingresso in un paese sia legato al possesso e disponibilità di una specifica carta di credito?

Mi sembrano informazioni e considerazioni banali, eppure lo stesso errore è apparso anche in altre testate. Esempio:

Il tennista serbo Novak Djokovic ha contratto il Coronavirus lo scorso 16 dicembre e per questo ha ottenuto l’esenzione dall’effettuare in vaccino per entrare in Australia. Questo scrivono i suoi avvocati nei documenti depositati in tribunale per il ricorso contro l’espulsione comminata al campione dal governo per un’irregolarità nella Visa.
(via @Gabry89)

Non si può neppure dare la colpa alla traduzione automatica, un’accusa ricorrente ma spesso infondata: le frasi che contengono visa e cancelled vengono tradotte correttamente.

Si ha invece l’impressione che chi pubblica frettolosamente notizie dall’estero a volte disattivi il cervello! 

Cancellazioni

Nel titolo iniziale si nota anche la traduzione letterale impropria cancellare che non tiene conto che il verbo inglese cancel e il verbo italiano cancellare sono esempi di anisomorfismo e non c’è piena corrispondenza tra tutte le accezioni e le collocazioni nelle due lingue. In inglese, ad esempio, si dice cancel a visa ma in italiano annullare un visto. Una carta di credito in inglese può essere cancelled ma in italiano viene invece bloccata, sospesa o disattivata.

In informatica il pulsante e il comando Cancel hanno un equivalente italiano in Annulla: consentono infatti di interrompere un’azione o un’attività prima che venga completata o iniziata, ripristinando lo stato iniziale e/o impedendo che venga effettuata alcuna modifica. Sarebbe improprio ricorrere a Cancella che invece implica l’eliminazione visiva di segni grafici (in inglese Clear o Erase).
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Vedi anche: Comunque vada, Djokovic non sarà deportato e altri esempi nella categoria media.


Unico aspetto in comune tra visa e visto è l’etimo, il verbo latino videre: per l’inglese il participio passato neutro plurale visa, entrato nella lingua attraverso il francese nel XIX secolo, per l’italiano il participio passato di vedere.


7 commenti su ““Visa cancellata”, cervelli disattivati”

  1. Martina:

    A tutte le tue domande rispondo: sì, è possibile. In questa e in tante altre professioni. Il famoso “pressapochismo” di cui si è parlato tante volte, che piaga l’Italia. La cosa sorprendente è che ciò avvenga in una delle nazioni più burocratiche del mondo, in cui per coerenza ci si aspetterebbe un pedantico perfezionismo in tutti i campi lavorativi. E invece no.

  2. Lele:

    Non ho capito in quale testata è apparsa la traduzione “farlocca” riportata all’inizio.

    p.s. Farlocco… Possibile che una parola che mi sembra tanto comune quanto di significato riconoscibile non sia riportata nei dizionari?

  3. Licia:

    @Lele riporto le voci farlocco da due vocabolari consultabili solo a pagamento.

    Vocabolario Zingarelli:

    Vocabolario Devoto-Oli:

  4. Carla Crivello:

    Ho controllato in due dizionari piemontesi digitalizzati.
    Nuovo dizionario piemontese–italiano del professor Giovanni Pasquali. Libreria editrice di Enrico Moreno,Torino 1869.
    Ferloc (con accento sulla e, mi pare una dieresi): da ferdocco o fedocco, sciocco…
    Gran dizionario piemontese-italiano compilato dal Cavalliere Vittorio Sant’Albino. Dalla Società L’unione tipografico-editrice, Torino 1859.
    Ferloch (con accento sulla o, dovrebbe essere grave): chiacchierone, ciarlone, ciaramella…

    Sul vocabolario italiano on line di Sapere : “la voce farlocco [ripresa da Wikizionario] si diffonde in italiano intorno agli anni ’50 del XX secolo dal gergo delle borgate romane tramite i film e i romanzi di P. P. Pasolini… nella forma ferloch è attestata già nell’Ottocento in Piemonte, dove aveva il significato di chiacchierone, ciarlone … che favella molto e senza fondamento…”
    Saluti.
    Carla

  5. John Dunn:

    Nel Dizionario Bolognese-Italiano e Italiano-Bolognese di Luigi Lepri e Daniele Vitali (seconda edizione, 2009) c’è la parola farlòc con le traduzioni:
    ingenuo, sempliciotto, minchione; fasullo, falso; [gergale] forestiero
    C’è anche un accrescitivo: farlucån.

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