Flurona? In Italia è irrilevante!

Alcuni titoli di notizie del 3 gennaio 2022:

Esempi di titoli: 1 Cos’è Flurona e quali sono i sintomi; 2 Flurona, dobbiamo temerla?; 3 In Israele il primo caso di Flurona, Covid e influenza assieme; 4 Flurona, cosa succede se hai l’influenza e Covid-19 insieme: i sintomi

Sono esempi che illustrano un fenomeno ricorrente nei media italiani: una testata dà importanza a una notizia marginale dall’estero e in breve tempo altri media la rilanciano, senza però preoccuparsi che sia effettivamente rilevante.

È il caso della storia da Israele della donna malata contemporaneamente di Covid e di influenza, una combinazione di patologie che un quotidiano del posto ha soprannominato flurona. 

I media italiani che hanno tradotto dall’inglese dando importanza al nome Flurona probabilmente non hanno considerato le modalità d’uso, il registro e le connotazioni della parola, altrimenti avrebbero capito che è irrilevante in un contesto italiano.

In inglese, flu + corona = flurona

Flurona è una parola macedonia* formata da flu (influenza) e corona, che in varie lingue europee è il nome con cui è chiamato informalmente sia il coronavirus SARS-CoV-2 che, per metonimia, la malattia Covid-19 (cfr. anche la forma abbreviata più colloquiale rona). In inglese flurona risulta quindi un nome trasparente ed efficace perché si riconoscono facilmente i due segmenti che lo compongono, è facile da pronunciare e si memorizza senza sforzo.

In italiano, invece, senza spiegazioni la parola flurona è opaca e potrebbe sembrare un insolito accrescitivo: nella nostra lingua non è avvenuta la risemantizzazione di corona con il significato di Covid e non esiste neppure una forma abbreviata di influenza (la maggioranza delle parole che iniziano con flu appartiene ai campi semantici di fluidi e fluoro).

Flurona non è una patologia!

In inglese il registro e le modalità di composizione e d’uso di flurona fanno capire che non è un termine scientifico ma un nomignolo giornalistico informale creato per attirare l’attenzione (effetto “acchiappaclic”!) e che quasi sicuramente rimarrà un occasionalismo.

Questi aspetti non sono stati colti dai media italiani che hanno trasformato Flurona in un nome proprio, con iniziale maiuscola, e l’hanno trattato come se fosse il nome di una patologia reale (esempi: In Israele si è verificato il primo caso di Flurona  •  I sintomi di Flurona sono…). Risultato: attenzione ingiustificata per una parola effimera che è del tutto irrilevante in un contesto italiano.

Twindemic e Delmicron

In questa circostanza è riapparso anche il neologismo inglese twindemic, una parola macedonia formata da twin + epidemic che indica la presenza contemporanea di due epidemie, come ad es. influenza e COVID-19 durante la stagione invernale. Qui twin non va interpretato letteralmente come “gemello” bensì come “strettamente connesso” o “con le stesse caratteristiche”.

Stranamente i media italiani si sono lasciati sfuggire un altro nome ad alto potenziale acchiappaclic: Delmicron, un inquietante incrocio tra variante Delta e variante Omicron scoperto in India.

…e Deltacron

Aggiornamento 9 gennaio 2022 – Sta invece ricevendo molta più attenzione il nome Deltacron, un’ulteriore parola macedonia coniata per descrivere un nuovo ceppo del coronavirus SARS-CoV-2, individuato a Cipro, che presenta aspetti sia della variante Delta che della variante Omicron. 

Esempi di titoli: 1 Covid, a Cipro individuata la variante Deltacron, mix di Delta e Omicron; 2 A Cipro è stata identificata Deltacron, una variante mista Delta-Omicron

Vedi anche:
Omicron: scariant e supervariante (mutazioni che spaventano)
Personificazione: Zika come Ebola? (interferenza dell’inglese nell’uso di nomi di morbi e patologie senza articolo determinativo)


L’anisomorfismo di corona

L’anisomorfismo è l’impossibilità di far corrispondere tutti i significati di una parola in una data lingua a tutti i significati di una parola in un’altra. Ne sono un esempio le accezioni diverse di corona in inglese e in italiano.

Prima della pandemia, in inglese corona era un termine specialistico dell’astronomia, della botanica e dell’anatomia (e il nome proprio di una birra!), ma non era una parola del lessico comune. Ritengo che questo “vuoto” abbia facilitato la risemantizzazione di corona che con il significato informale di virus e di Covid è diventata una parola del lessico quotidiano.

In italiano corona ha le stesse accezioni specialistiche ma è innanzitutto una parola del lessico comune. Probabilmente questo aspetto e le ambiguità che ne sarebbero potute risultare hanno impedito non solo che avvenisse un processo simile a quello inglese ma anche che venissero presi in prestito e si affermassero neologismi formati con corona (esempi nella raccolta Coronaspeak di Tony Thorne).
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*  Flurona non è una crasi, come hanno scritto erroneamente alcuni media!