Attacco ad attachment (ma è attaccamento!)

Su Twitter è stata di tendenza la parola attachment per l’uso fatto in un tweet in inglese del ministro degli esteri:

tweet di Luigi di Maio del 5 gennaio 2021: “Thank you @SecPompeo for your attachment to Italy. Thank you Mike for our personal friendship. Italy is fully committed to the close partnership and strategic alliance with the US”

Molti hanno criticato sarcasticamente l’uso della parola, erroneamente convinti che in inglese attachment abbia un unico significato, quello di allegato di posta elettronica.

Invece non è l’unica accezione: attachment significa anche attaccamento, nel senso non solo affettivo ma anche di grande interesse o dedizione. Il registro non informale ne fa una parola adatta a questo tipo di comunicazione.

Dedico attenzione a questa polemica effimera da social perché è un segnale sconsolante non solo di quanto sia limitata sia la conoscenza dell’inglese tra gli italiani ma anche dell’incapacità di verificare informazioni di base prima di commentare a sproposito.

Immagino si tratti anche di pigrizia o forse anche dell’incapacità di usare correttamente le molte risorse gratuite disponibili per chiarire dubbi lessicali in pochi secondi. Se conoscete qualcuna di queste persone, per loro ho raccolto qualche indicazione che spero possa essere utile.

Dizionari di inglese per non madrelingua

Eviterei l’uso dei dizionari bilingui a favore dei dizionari inglesi monolingui. Chi li usa riesce infatti a memorizzare le parole più a lungo, a riflettere meglio sul loro significato e uso e ad assimilare strutture ed espressioni tipiche dell’inglese.

Ce ne sono di ottimi, aggiornati anche con i neologismi più recenti, molti esempi d’uso e soprattutto con definizioni pensate anche per chi non è di madrelingua.

Collins Dictionary compila informazioni da COBUILD Advanced English Dictionary, pensato per parlanti non di madrelingua, da Collins English Dictionary, per parlanti nativi, e da Webster’s New World College Dictionary, americano. La differenza tra le tre diverse fonti forse non è del tutto palese e può creare qualche confusione, ma ci sono molti esempi, frequenza d’uso, collocazioni, parole correlate e altre informazioni. ➝  Esempio di attachment.

LDOCE (Longman Dictionary of Contemporary English) è forse il più adatto a chi non ha conoscenze avanzate dell’inglese. Sono evidenziate informazioni grammaticali (ad es. costruzioni e differenza nell’uso delle preposizioni) e differenze tra parole simili. ➝  Esempio di attachment.

Cambridge Dictionary compila informazioni da più dizionari, tra cui Cambridge Advanced Learner’s Dictionary & Thesaurus che dà molta rilevanza a sinonimi e a parole correlate (riquadro SMART vocabulary) e a informazioni grammaticali; per ogni parola è indicato il livello in base al quadro comune europeo di riferimento, ad es. attachment nel senso di allegato è marcato come B2, nel senso di attaccamento come C2. ➝  Esempio di attachment.

[Informazioni aggiornate] Il dizionario che preferivo, Lexico, purtroppo non è più consultabile (nasceva da una collaborazione tra Oxford Dictionaries per l’inglese britannico e Dictionary.com per quello americano e consentiva di scegliere tra le due varietà linguistiche). Mi piaceva molto per l’aggiornamento continuo con i neologismi più recenti e la grande attenzione a definizioni e accezioni. Di Oxford Dictionaries è tuttora disponibile Oxford Advanced Learner’s Dictionary, un altro dizionario pensato per parlanti di madrelingua. ➝  Esempio di attachment.

Ci sono altri dizionari e molte risorse lessicali di vario tipo, però ritengo che queste siano le più adatte per un italiano che ha conoscenze di inglese non molto avanzate.

Sconsiglio invece di ricorrere a Google Traduttore, a quanto pare la risorsa preferita di molti italiani. La traduzione automatica infatti non è pensata per la traduzione di singole parole ma per testi interi (come minimo frasi complete)!


Vedi anche: Risorse lessicali per tradurre dall’inglese (2014)


Aggiungo le principali collocazioni di attachment to  <noun> ottenute da Google Ngram Viewer che dimostrano che attachment è comunemente seguito dal nome di un paese, come si può vedere da attachment to France e attachment to Britain.

grafico ottenuto da Google Ngram Viewer

2 commenti su “Attacco ad attachment (ma è attaccamento!)”

  1. Martina:

    Grazie per questo post! Qualsiasi insegnante con un po’ di buon senso consiglia ai suoi studenti esclusivamente dizionari monolingui (quelli da te suggeriti sono ottimi). Riguardo a Google Translate, esiste una serie infinita di battute nonché una fantastica serie di video di canzoni sottotitolate con traduzioni fatte con Google. Da non perdere 😀

  2. John Dunn:

    Però quelli che criticano Di Maio non hanno tutti i torti, perché in questo tweet la parola attachment è usata scorrettamente. Questa parola non può essere usata in questo contesto, anche perché è polisemica e può essere fuorviante. A me è venuto in mente non l’allegato di una mail, ma l’idea che Pompeo sia attaccato a l’Italia fisicamente, forse da una catena. Qui serve la parola ‘affection’ (o meglio ‘for expressing your affection for Italy).

    Secondo me i dizionari bilingui possono essere utili, ma se deve capire le loro limitazioni e che le traduzioni offerte servono come un punto di partenza e non come il punto di arrivo.

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