Falsi amici sicofanti

In un’intervista recente il Ministro della Salute Speranza ha discusso della propria proposta di vietare tutte le feste private come nuova misura anticontagio contro il COVID-19.

Fabio Fazio: “Come si fa a vietare una festa? Chi va a controllare?” Roberto Speranza: “Quando c’è una norma va rispettata […] Aumenteranno anche i controlli, ci saranno segnalazioni”

Incalzato sui controlli, Speranza ha affermato che si aspetta il rispetto della norma da parte dei cittadini ma ha anche accennato che “ci saranno segnalazioni”.

È bastato per alimentare polemiche con ipotesi di una futura quotidianità di delazioni, inviti a fare la spia e ritorno alla Stasi, con delatori, collaborazionisti, kapò, spie condominiali e sicofanti (anche da ballatoio).

Sicofante

Ho dato spazio a questo lessico inquietante solo perché mi dà lo spunto per qualche nota su sicofante, una parola con una storia particolare, a partire dall’etimologia. Deriva dal greco ed è trasparente nella sua formazione, letteralmente “rivelatore di fico”, ma non è chiaro il significato che aveva in origine:

sicofante s. m. [dal lat. sycophanta, gr. συκο-ϕάντης (comp. di σῦκον «fico» e tema di ϕαίνω «mostrare»), parola di formazione chiara ma di sign. incerto; secondo un’antica interpretazione, sarebbe in origine colui che denunciava l’esportazione clandestina di fichi dall’Attica]. – 1. Nel diritto attico, e in quello di altre città a regime democratico dell’antica Grecia, persona che di propria iniziativa denunciava alle autorità le violazioni della legge. 2. estens. e fig. Delatore, calunniatore, spia

Altre fonti danno interpretazioni diverse: sykophantēs potrebbe essere chi denunciava alle autorità i ladri di fichi oppure i venditori di fichi che non pagavano le tasse. Per altri invece “fico” in sykophantēs non sarebbe il frutto bensì un “gesto del fico” ottenuto con il pollice infilato tra due dita e mostrato ai delatori in segno di disprezzo.

Con questa origine così particolare non c’è da stupirsi che la parola si sia ulteriormente evoluta nell’uso contemporaneo e abbia acquisito accezioni diverse in lingue diverse: sicofante in italiano e sycophant in inglese sono falsi amici.

Sycophant

In inglese sycophant non condivide il significato italiano di delatore o calunniatore ma vuol dire invece adulatore servile, piaggiatore, incensatore, leccapiedi.

Nelle traduzioni dall’inglese non sempre i due falsi amici vengono riconosciuti, come in questo esempio da una recensione italiana del libro Disloyal di Michael Cohen (ex avvocato di Donald Trump):

  Il presidente americano, dice Cohen, «non ha amici», ma solo ammiratori. Alla sua corte di sicofanti, sia nell’epoca pre-politica che in quella successiva, le persone lo circondano perché cercano «di ottenere, attraverso di lui, una piccola fetta di denaro e potere».  

Anche senza il testo originale è palese che la parola evidenziata è usata impropriamente e andrebbe invece intesa nell’accezione inglese.

Concludo con una vignetta che dà una definizione precisa di sycophant ma un’interpretazione molto fantasiosa della sua origine:

sycophant: a person who acts obsequiously toward someone important in order to gain advantage
vignetta: Bill Day

Qui il sostantivo sycophant è stato rianalizzato umoristicamente in syco (cfr sicko, parola colloquiale che può voler dire psicopatico, sadico) e phant, che rimanda ad elephant, negli Stati Uniti animale simbolo del partito repubblicano (GOP, Grand Old Party, a cui appartengono il senatore Marco Rubio e molti altri politici americani spesso accusati di avere un atteggiamento di adulazione servile verso Trump, che è POTUS, President Of The United States).

Variazione in tema dello stesso vignettista:

sycophant congress
vignetta: Bill Day


Vedi anche: Elenco di falsi amici

6 commenti su “Falsi amici sicofanti”

  1. LucaGras:

    “Ma quelli che fanno le feste li vanno a prendere coi vigili? coi carabinieri? coi soldati?”
    “Sì, co’ fanti”.

  2. Martina:

    Ammetto con umiltà che ne conoscevo solo il significato inglese di adulatore servile. Da appassionata di storia degli usi quotidiani, l’etimologia di “colui che denunciava l’esportazione clandestina di fichi dall’Africa” mi attira molto! 😉

  3. Daniele A. Gewurz:

    Sui “sicofanti” mi inviti a nozze! Mi permetto di aggiungere che dell’interpretazione classica sull’esportazione clandestina (dall’Attica, @Martina, non dall’Africa!) parla tra l’altro Plutarco nella vita di Solone. Poi, non so se le abbia inventate, rielaborate o che, ma alcune varianti le dà anche Stephen Fry nel suo piacevolissimo _Mythos_: “it seems that _either_ sellers of the fruit in the streets and marketplaces were known for their fawning, flattering attentions, _or_ showing a fig was the equivalent of a phallic gesture … _or_ it may have been something to do with the way figs are harvested”.

    Vedi infine http://www.lessicodelcomico.unimi.it/sicofante/ (in questo momento non funziona, ma alle brutte è archiviato qui: https://web.archive.org/web/20200216104918/http://www.lessicodelcomico.unimi.it/sicofante/).

  4. Flavia:

    @Daniele A. Gewurz: è vero, ne aveva già accennato Licia e me ne scuso; ero partita a leggere dal suo intervento e ho scorso a ritroso (cioè dal basso verso l’alto :-D) l’articolo un po’ frettolosamente.

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