Con il drive trough tamponi nel trogolo?

Dettaglio da una notizia della Regione Lombardia sui tamponi per rilevare positività da COVID-19 per chi rientra da alcuni paesi esteri:

“Chiediamo a coloro che ritornano da Spagna, Croazia, Grecia e Malta – sottolinea l’assessore – di compilare comodamente online, indicando la data di arrivo in Italia, la richiesta sui siti dalle Ats di riferimento (vedi sotto) base al proprio domicilio. Infatti, in poche ore si fissa l’appuntamento nel presìdio più vicino a casa. Anche con la formula del Drive Trough. Inoltre, in attesa del tampone, è fondamentale il rispetto delle norme igienico sanitarie principali. Infatti non è previsto alcun isolamento fiduciario”

Le parole evidenziate, riportate da vari media senza apportare alcuna modifica, sono uno dei numerosi esempi di un errore ricorrente, probabilmente dovuto a scarsa familiarità con l’inglese.

Esempi di titoli  1Trento: Tamponi drive trough, iniziata oggi la campagna. 2 Varese: Tamponi modalità drive trough per chi rientra dai paesi a rischio. 3 Anche a Prato arriva il drive trough: il tampone a pagamento fatto restando in auto. 4 Partiti i “drive trough” coi tamponi per coronavirus

Through trough

In inglese l’aggettivo e sostantivo drive-through (o in alternativa drive-thru) denota un ristorante, una banca o altro luogo dove si ottiene un servizio senza dover scendere dalla propria auto: si guida (drive) attraverso (through) l’area dove viene fornito il servizio.

Se si omette il trattino e la prima lettera h, il significato è tutt’altro: trough (pronunciato /trɒf/) è il trogolo e quindi drive trough potrebbe essere interpretato come un trogolo posizionato in un vialetto d’accesso (una delle possibili accezioni del sostantivo drive*).

trough - trogolo

Anglicismi ostici 

Nel testo della Regione Lombardia si può notare che non è associata nessuna spiegazione a formula del Drive Trough, probabilmente perché chi ha scritto il testo dà per scontato che il significato sia già noto a tutti.

Ribadisco quanto già osservato mesi fa in Risemantizzazioni: tamponare, on the road: nella comunicazione istituzionale l’anglicismo drive-through è una pessima scelta perché poco trasparente. Per chi non ha dimestichezza con l’inglese è difficile da scrivere, pronunciare e riconoscere correttamente (ad es. se sentito alla radio o in TV), e l’errore drive trough ne è una conferma.

Per descrivere il tipo di struttura che in parcheggi e altri luoghi all’aperto consente di “fare il tampone per il COVID-19” senza scendere dall’auto, privilegerei il nome italiano postazione mobile. Se proprio non si può evitare un anglicismo, credo sia preferibile l’alternativa postazione drive-in, anche se è uno pseudoanglicismo usato impropriamente (in inglese implica che si usufruisca di un servizio nell’auto parcheggiata), ma perlomeno risulta già familiare a molti italiani grazie ai film e, per i meno giovani, anche a un programma TV.

Dubito però che le istituzioni facciano questo tipo di considerazioni terminologiche e tantomeno che conoscano i criteri di condotta sull’uso degli anglicismi sintetizzati da Francesco Sabatini:

1 Sei veramente padrone del significato di quel termine? 2 Lo sai pronunciare correttamente? 3 Lo sai anche scrivere correttamente? 4 Sei sicuro che il tuo interlocutore lo comprende? Quando anche uno solo di questi requisiti non è rispettato, vuol dire che:  stai facendo una brutta figura oppure usi quel termine per pigrizia oppure disprezzi il tuo interlocutore  

Su Twitter ho segnalato l’errore drive trough al profilo della Regione Lombardia e ho chiesto di spiegare la scelta di un anglicismo così ostico per chi non conosce l’inglese. Non mi hanno risposto ma hanno invece preferito nascondere il mio tweet e altri critici.

Vedi anche: Covid Manager, nuova professione itanglese (con una nota sull’uso di anglicismi nella comunicazione dell’emergenza)


Aggiornamento settembre 2020: le postazioni mobili per i tamponi a cui si accede a piedi in alcune regioni ora vengono chiamate walk through, anglicismo del tutto oscuro per chi non conosce l’inglese. Anche in questo caso si riscontrano molti refusi. 

Aggiornamento ottobre 2020: nel Lazio le postazioni mobili a cui si accede a piedi sono denominate drive in pedonali, diversi da drive in automobile (!) e drive in pediatrici, una conferma che gli anglicismi sono spesso usati senza essere pienamente padroni del loro significato. 

carta ASL Regione Lazio con indicazioni dei drive in automobile, drive in pedonale e drive in pediatrico
(grazie a @Nabu per la segnalazione)

È invece del tutto trasparente il nome punto tampone usato in alcune regioni.

Aggiornamento aprile 2021: per la serie “anglicismi vaccinali” dal nome ostico, a Bologna è stato inaugurato un punto per la vaccinazione bike through per chi si sposta in bicicletta. Il nome è esclusivamente in inglese ma sul cartello, in un angolo, c’è una minuscola scritta in italiano: Datti una mossa!

foto di cartello con scritta BIKE THROUGH e simbolo di una bicicletta con primule nelle ruote

E per chi si sposta con altri mezzi, in tutta Italia ormai i luoghi dove vengono vaccinate centinaia di persone al giorno ora si chiamano hub e non più centro vaccinale o centro di vaccinazione. Dettagli in L’hub vaccinale di Milano, capitale dell’itanglese.

Nuovo post: Drive in a piedi, drive e walk-in: bocciati in inglese! (gennaio 2022)


* A proposito del sostantivo drive, ho aggiornato Staycation in italiano con il neologismo inglese drivecation, nato durante la pandemia per descrivere la simulazione di vacanza fatta trascorrendo tempo in un camper o una roulotte parcheggiati nel vialetto (drive) di casa propria.


Yes, English can be weird.
It can be understood through
tough thorough thought, though
.”

In informatica il sostantivo drive ha tutt’altro significato: dettagli in Dischi rigidi, fissi e “solidi”.

12 commenti su “Con il drive trough tamponi nel trogolo?”

  1. granmadue:

    Al di là dell’errore segnalato (grave, secondo me), consultando il sito della Regione Lombardia ho avuto spesso l’impressione che i redattori, nel comporre avvisi e informazioni per gli utenti, premano tasti quasi a caso.
    Per restare al trafiletto citato, sono diversi i refusi e le stranezze che saltano agli occhi: il “dalle” che probabilmente voleva essere un “delle”; prima di “base al proprio domicilio” manca forse un “in”; “Drive Trough” scritto con le iniziali maiuscole; il punto finale messo fuori delle virgolette. E anche quel “presìdio” accentato mi sembra curioso.
    Visto poi che si parla di COVID-19, forse è il caso di notare che nelle varie pagine del sito in questione esso compare scritto in almeno 6 modi diversi: COVID-19, Covid-19, COVID 19, Covid 19, COVID19 e CoVid-19.
    Un’ultima osservazione sugli anglicismi: ovviamente l’assessore di cui vengono riferite le parole non è un banale assessore alla Sanità, bensì è l’assessore al Welfare. Vuoi mettere?

  2. nicola adavastro:

    Complimenti. certo che c’è da riflettere sulla qualità e la filosofia della nostra pubblica amministrazione.
    n.a.

  3. Tito Lumencini:

    Dagli all’inglesorum. Ipotesi: Amministratori che avendo studiato in Ammerica 8forse via internet) dettano al burocrate il testo coll’inglesismo di maniera (fa più trend, no?) e il burocrate riporta all’impronta il suo intendere.

  4. Lele:

    Oltre al comico strafalcione del trogolo, condivido tutti i refusi segnalati da granmadue, eccetto uno: “il punto finale messo fuori delle virgolette”.
    A me non sembra sbagliato!

  5. Monmartre Angeloise:

    @Lele
    Per quanto riguarda la posizione del punto, ci sono molti pareri e diversi nel tempo, ma quello corrente dovrebbe essere che se la frase inizia colle virgolette il punto deve stare all’interno, altrimenti no – come nel discorso indiretto -. Ah, il punto di domanda ed esclamativo “assorbono” il punto fermo, di solito.
    Esempio:
    Fuori) Marco disse: “Oggi è una bella giornata”.
    Dentro) “Oggi è una bella giornata.” Con questi pensieri, Marco passeggiava sereno.

    In pratica si seguono le regole delle parentesi.

  6. John Dunn:

    Essendo un John che spesso diventa Jhon, sono abituato all”acca vagante’, ma un’acca che sparisce è qualcosa di nuovo. Che una sola parola possa essere dotata di due di queste lettere assurde è evidentemente inconcepibile.

    Però drive-through e drive-in per me descrivono cose diverse. Forse sarebbe meglio ‘drive-up’. se davvero non si può evitare un anglismo.

  7. Flavia:

    English can be weird… e in particolare la pronuncia del nesso /gh/ in fine di parola. Sarei curiosa di sentire come pronunciano sia ‘through’ sia ‘trough’, ma mi basta l’immagine in sé del “drive trough” per farmi ridere.
    @John: quello dello spostare la H è un errore molto frequente, così come scrivere *whit per ‘with’. E scrivere *enought per ‘enough’; non so perché ma lo rilevo spesso.

  8. John Dunn:

    @Flavia:
    Every language can be weird in its own way. L’ortografia inglese forse è strana, ma andrebbe percepita come un palazzo magnifico costruito nell’epoca barocca.

    Con -ough esistono:
    through /-u:/
    trough /-ɔf/
    though /-o:/
    tough /-u~ʌf/
    thorough /-ə/
    thought /-ɔ:/
    bough /-aw/
    hiccough /-u~ʌp/
    hough, Lough /-ɔx/
    Attenzione: alcune di queste pronunce possono non coincidere con il sistema usato da Licia.

    In italiano l’acca non è una lettera ‘libera’: si usa in poche circostanze, per motive ben definiti. In inglese invece H viene usato in molti contesti diversi, anche dopo una vocale (come nel mio nome), e il motivo per l’uso non è sempre trasparente, anzi può semplicemente non esistere (come nel mio nome). E poi esistono sia ‘whit’ sia ‘with’, sia enough sia nought. Penso che gli errori siano inevitabili.

  9. Flavia:

    @John Dunn: grazie per il riepilogo dei suoni inglesi per -ough, non avevo pensato a ‘hiccough’ ed è vero, c’è anche quello. Grazie anche per la bella immagine del Palazzo barocco che mi appare in tutta la sua magnificenza e complessità; proprio per questo motivo non si capisce perché in Italia si continui a considerare la lingua inglese una modesta casetta, facilmente circoscrivibile. Sempre tenere a mente le regole del professor Sabatini (soprattutto la 2. e la 3.) e seguire assiduamente il blog di Licia (e gli interventi del signor John Dunn) 🙂

  10. Fabio Marri:

    A parte, come sempre, il discutibile gusto per l’inglese (che, se orecchiato, porta a errori di grafia), credo che l’espressione “drive through” o “drive thru” sia ritenuta comprensibile perché usata e abusata nelle telecronache della F 1 dal 2002 (quando la penalità fu introdotta):
    “The drive-through penalty requires the driver to enter the pitlane, drive through it while obeying its speed limit, and exit without stopping. Drive-through penalties are normally imposed for minor offences, for example kerb-hopping at chicanes, ignoring yellow flags, or cutting corners”.

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