Come analizzare il suffisso –izzare

Se anche voi vi sentite language geek vi piacerà questo fumetto di Sio, che ancora una volta dà spunti per riflettere sorridendo sui meccanismi linguistici:

Striscia di Sio: 1 figlio a mamma: “mamma, a scuola mi hanno bullizzato”, mamma “oh, no”; 2 mamma perplessa: “ma… il suffisso –izzare si usa quando si rende una cosa in un certo modo… quindi ti hanno reso un bullo?”  3 figlio aggressivo: “stai zitta, nerd! Dammi i soldi della merenda!”

Il suffisso –izzare

Il suffisso izzare è usato per formare verbi denominali e deaggettivali ed è tra i più produttivi dell’italiano.

Nella maggior parte dei casi ha un valore causativo o trasformativo: quando ha come base una parola x o un nome proprio X, il verbo x-izzare indica rendere x o come x, fare x, causare x, trasformare in x.

Alcuni esempi: vivacizzare, italianizzare, fertilizzare, mitizzare, magnetizzare, metaforizzare, lottizzare, acutizzare, viralizzare, ibridizzare, coverizzare, risemantizzare, berlusconizzare, salvinizzare, raffreddorizzare

Può anche indicare relazioni più generiche, ad esempio x può essere lo spazio, anche metaforico, dove avviene l’azione indicata dal verbo, come ad es. ghettizzare, ospedalizzare e memorizzare, oppure può indicare lo strumento usato per compiere l’azione, ad es. cateterizzare e scannerizzare

Appare anche in vari calchi dall’inglese, come randomizzare e customizzare da randomize e customize, ma anche dal francese, come climatizzare da climatiser.

La formazione di verbi con il suffisso izzare provoca inoltre alcune trasformazioni dei nomi che ha come base, tra cui il troncamento dei suffissi ismo e ista. Ecco così spiegato il verbo con valore causativo bullizzare: alla base non c’è bullo bensì il sostantivo bullismo che ha perso il suo suffisso.


Per saperne di più: verbi denominali e deaggettivali nell’Enciclopedia dell’Italiano Treccani.


Altri post sui suffissi:
· Parole autunnali: cinghialista e fungarolo su –ista e –arolo 
· Lo spiegone su spiegone! sul suffisso accrescitivo one
· Alternative al siberino sui suffissi con funzione strumentale
· #Spelacchio è bello (e istruttivo!) sulle formazioni a suffisso zero

Vedi anche: 
· Qual è il contrario di preferito? (un altro spunto di Sio)

4 commenti su “Come analizzare il suffisso –izzare”

  1. Ruben Vitiello:

    Ma invece in che scenario ricade “masterizzare”? Secondo il dizionario Garzanti deriva da “master”, nel significato di “registrazione magnetica”. Però in inglese “master” può indicare l’originale di un documento o un disco da cui si creano delle copie, quindi a stretto rigore “masterizzare” significherebbe “creare copie originali”.

  2. Licia:

    @Ruben, davvero il verbo masterizzare è anomalo nel significato che conosciamo tutti, e davvero poco intuitivo, ma credo che vada interpretato come una risemantizzazione del significato originale del verbo, che è [preparare i dati per] creare un master (nel senso di supporto magnetico originale di una registrazione audio o video da cui poi ottenere tutte le altre copie). Un esempio di enantiosemia?

  3. @lukazzu:

    ciao! mi viene in mente l`esempio “fascistizzare” che quindi deriva dal sostantivo “fascista” e non “fascismo”, sto pensando ad altri casi magari meno marcati

  4. Licia:

    @lukazzu sì, il suffisso –izzare è usato per formare verbi non solo denominali ma anche deaggettivali.

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