Parole e termini: vigilanza!

gru con la sua vigilanza

Sapevate che in araldica la vigilanza è il ciottolo che la gru tiene nella zampa destra alzata? Si chiama così perché se la gru si addormenta il ciottolo cadendo la risveglia.

È un significato completamente diverso da quello che invece si intende in questo titolo (ignorate l’errore di concordanza):

foto di studenti davanti a una scuola e titolo Ingresso scuola posticipato: aumenta vigilanza e rendimento

Di che tipo di vigilanza si tratta, e chi la esercita?

Ho scelto questo esempio perché mi consente di evidenziare una distinzione rilevante per il lavoro terminologico: la differenza tra parole e termini.

È una convenzione che distingue tra lessico generico, parole che possono essere usate in qualsiasi contesto comunicativo, e lessico specialistico, termini che identificano concetti specifici usati solo in alcuni contesti e ambiti settoriali. Il sostantivo vigilanza può essere sia una parola che un termine.

parole e termini

Vigilanza, parola 

Come parola del lessico comune, vigilanza ha varie accezioni:
1 attenta sorveglianza a scopo di controllo, eventualmente per correggere l’operato altrui (ad es. vigilanza dei genitori sui figli, vigilanza dei superiori, vigilanza degli studenti da parte degli insegnanti), e in particolare un’azione svolta da forze dell’ordine pubbliche e private (ad es. servizio di vigilanza);
2 attenzione accorta e scrupolosa (ad es. è necessaria la massima vigilanza);
3 nel linguaggio della politica, la sorveglianza dei cittadini per tutelare i diritti politici, civili, sociali e sindacali di un paese.

Vigilanza, termine

Come termine di alcuni ambiti specialistici, vigilanza ha altre accezioni. Alcuni esempi:
4 in medicina e altri ambiti scientifici è lo stato di coscienza in cui l’individuo è attento nel proprio agire (se però l’attività psichica viene indirizzata e concentrata su uno stimolo specifico, si passa invece a uno stato di attenzione);
5 nel diritto amministrativo è la funzione di sorveglianza e di controllo svolta dall’amministrazione pubblica sull’attività di un ente; 
6 nella pubblica istruzione prima dell’ultima riforma della scuola, la vigilanza scolastica era il complesso degli ordinamenti direttivi e ispettivi sulle scuole elementari; il diploma di vigilanza scolastica abilitava a partecipare al concorso per direttori scolastici.

Interpretazioni

vigilanza 

Se torniamo al titolo, apparso in un contesto generico, è probabile che senza ulteriori riferimenti la parola vigilanza venga interpretata come 1 attività di sorveglianza, che è il significato più comune. Se si avverte un’incongruenza in associazione a rendimento, forse si pensa a 2 attenzione scrupolosa e ci si chiede perché gli studenti dovrebbero esercitare particolare cautela.

In questo caso andrebbe inteso il termine vigilanza nel significato specialistico 4, che però forse non tutti conoscono (e potrebbe comunque suscitare qualche perplessità: anche chi è in uno stato di sonnolenza o torpore o addirittura addormentato mantiene un livello di vigilanza, che è quello che gli permette di svegliarsi se viene chiamato o sente un rumore improvviso).

Nell’articolo, che riporta i risultati di una sperimentazione, vigilanza appare in questa frase: Durante il giorno chi ha posticipato l’orario di inizio delle lezioni ha delle prestazioni psico-attenzionali migliori, che indicano un consistente aumento della vigilanza.

Per evitare fraintendimenti e confusione tra parole e termini, penso sarebbe stato preferibile titolare aumentano attenzione e rendimento (ma non avrei avuto lo spunto per il post!).


Sulla differenza tra parole e termini: Variazione e ripetizione (con partita Iva e tweet)  


1 commento su “Parole e termini: vigilanza!”

  1. Marco:

    Credo che nel titolo “aumenta” sia da intendersi come verbo transitivo concordato con “ingresso”. Anche se effettivamente c’è qualcosa che fa suonare comunque la frase sbagliata.

I commenti sono chiusi.