Da Halloween ad Allouìn đ
Manifesto che pubblicizza alcuni eventi in programma a Cotignola (Ravenna):
Ha attirato la mia attenzione per il titolo ibrido formato da parole in dialetto romagnolo (âzucche per Cotignolaâ) e assimilazione grafica del nome Halloween in AllouĂŹn. Non mi è del tutto chiara la @, che trovo incongruente in questo tipo contesto, ma immagino che vada letta come a (e non come la preposizione inglese at).
Halloween in italiano
La parola AllouĂŹn riproduce la pronuncia italiana di Halloween, che è unâapprossimazione dellâinglese britannico /ËhĂŚlÉĘËiËn/. In italiano il nome diventa /alloËwin/, con la h muta, le vocali inglesi sostituite da quelle italiane piĂš vicine e la doppia l. Lâaccento oscilla: per alcuni cade sullâultima sillaba, come in inglese, per altri invece è spostato sulla prima.
La grafia italianizzata Allouin è ricorrente sui social o in altri contesti informali e appare quasi sempre come una scelta ironica, consapevole. Credo sia indicativa di quanto Halloween faccia ormai parte anche della cultura popolare italiana: è una ricorrenza conosciuta al punto che ci si può permettere di giocare con il nome senza il timore di passare per ignoranti.
Eppure solo una decina di anni fa lo scenario era molto diverso: infuriavano le polemiche sullâopportunitĂ di adottare una ricorrenza pagana in sovrapposizione a festivitĂ cristiane e non erano ancora cosĂŹ pervasive le offerte commerciali e di intrattenimento. Ne avevo accennato in Halloween, un post del 2008 dove avevo descritto lâetimologia del nome, lâorigine delle tradizioni piĂš tipiche e alcuni miei ricordi irlandesi.
Tradizioni italiane
Nel frattempo le usanze che ci arrivano dagli Stati Uniti â come Dolcetto o scherzetto (ottima traduzione di âtrick or treatâ), decorazioni lugubri e vestimenti vari â si sono intrecciate con quelle locali preesistenti. Un altro esempio romagnolo:
Halloween coesiste qui con la PiligrĂŠna, che in Bassa Romagna è il nome dato ai fuochi fatui: la PiligrĂŠna spaventava i passanti che si avventuravano per sentieri bui o i ragazzini che volevano sfidare i morti nel cimitero. Le mamme, per spaventarli, dicevano loro: âSta atĂŠnt cu i è la piligrĂŠna clâat ciĂ pa!â â stai attento che la piligrĂŠna ti prende!
Va inoltre ricordato che la tradizione delle zucche intagliate non è solo americana (e prima ancora irlandese) ma è tipica anche di molte regioni italiane: le zucche con i lumini venivano messe alla finestra la vigilia di Ognissanti per tenere lontani gli spiriti maligni.
Vignetta: Fabio Magnasciutti
Altre zucche
Ha un aspetto indirettamente italiano anche il nome inglese della zucca, pumpkin, che è riconducibile al toscano popone, il melone: dettagli in Câè zucca e zucca.
Infine, è legato ad Halloween anche un errore di traduzione ormai incorreggibile nelle strisce italiane dei Peanuts, dove il personaggio immaginario noto come The Great Pumpkin è stato trasformato in unâaltra cucurbitacea: dettagli in Dubbi sul Grande cocomero.
Vignetta: John Deering
[a proposito di Trump, la zucca intagliata con le sue fattezze si chiama Trumpkin]
Vedi anche: La parola ai fantasmi
Trascrizione fonetica della pronuncia inglese: Collins Dictionary
Tag: giochi di parole, pronuncia
Pubblicato il giorno 31 ottobre 2019 alle 06:30 e archiviato in inglese, italiano.
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1 novembre 2019 10:32
Flavia:
Grazie Licia, sempre puntuale: se si vuole approfondire l’aspetto dei fuochi fatui in Romagna e i nomi locali che assumono, su “La Ludla”, Gennaio 2009, pp.6-7 un bel articolo di Giorgio Bellettini, ‘Fuochi fatui fra scienza e superstizione’ (con una bella poesia in dialetto romagnolo di L.Ercolani intitolata e dedicata (al)La Loma).
1 novembre 2019 16:35
John Dunn:
Secondo la tradizione delle Isole Britanniche sono le rape che vengono intagliate. In Inghilterra, dove l’halloween non esisteva (parlo degli anni 50-70), le rape con i lumini si usavano alla Bonfire night (5 novembre).
A Bologna qualche anno fa qualcuno ha escogitato Al luvĂŠn (diminutivo di lĂĽuv = lupo).
1 novembre 2019 17:21
Licia:
@Flavia grazie per i riferimenti, peccato non siano consultabili online.
@John molto divertente Al luvÊn, apprezzo molto queste reinvenzioni. A proposito di lupo, in romagnolo è lóv che in senso figurato è diventato il goloso, da cui loverie, le golosità (come quelle che i bambini si aspettano di ricevere ad Halloween!).
A proposito di rape intagliate, ne avevo accennato nel vecchio post Halloween. In Irlanda era usata soprattutto la rapa nota come swede, ortaggio direi praticamente sconosciuto in Italia: si chiama navone ma credo che pochi sappiano cosâè (a me piace e lo mangerei volentieri ma non lâho mai trovato in vendita!). Per chi non lâha mai visto, aggiungo che ha la polpa di colore giallo carico che tende allâarancione e questo potrebbe aver facilitato il âpassaggioâ alle zucche degli americani, forse anche aiutato dal contatto con altri immigrati, magari italiani? Foto:
Aggiungo anche âa penny for the guyâ dove ho accennato a bonfire night.
3 novembre 2019 11:19
Flavia:
@Licia: I riferimenti sono consultabili online : https://docplayer.it/5101735-Ste-do-mela-e-nov-societa-editrice-il-ponte-vecchio-anno-xiii-gennaio-2009-n-1.html , mi scuso per non averli messi sopra.