Una mela al giorno…

illustrazione Una mela al giorno toglie il medico di torno

La frase una mela al giorno toglie il medico di torno ci appare come un proverbio della cultura contadina, in uso da tempo, e invece è un modo di dire recente nato altrove: è la versione italiana della frase inglese an apple a day keeps the doctor away.

Origine del modo di dire

Le prime attestazioni si trovano in Galles alla fine del XVIII secolo ma in un’altra forma, eat an apple on going to bed, and you’ll keep the doctor from earning his bread (mangiare una mela quando si va a dormire impedisce al medico di guadagnarsi da vivere – ai tempi evidentemente non si sapeva cosa fosse il reflusso!).

Verso la fine del XIX secolo la formula è diventata an apple a day, no doctor to pay, quindi an apple a day sends the doctor away. Infine, negli anni ‘20 del secolo scorso si è imposta la forma attuale an apple a day keeps the doctor away.

Altri dettagli in History behind ‘An apple a day’

proverb
Striscia: Baby Blues

Adozione in italiano

Risalgono agli anni ‘20 anche le prime citazioni italiane, apparse in annali del Ministero dell’agricoltura. Esempio:

“È così radicato nella mente di ogni buon inglese il vecchio proverbio: An apple a day keeps the doctor away (una mela al giorno tiene lontano il medico), che effettivamente, ognuno ne segue il consiglio”

Sono però esempi sporadici. Solo a partire dagli anni ‘70 si è affermata la forma che tutti conosciamo, una mela al giorno toglie il medico di torno.

Il modo di dire italiano è quindi molto recente, eppure sembra antico. Fa pensare a Il bastone e la carota, che dà l’impressione di essere saggezza popolare e invece è la traduzione di una locuzione coniata nel 1943 da Winston Churchill in riferimento all’Italia.

Variazioni in tema

A proposito di Churchill, nella cultura popolare di lingua inglese gli viene attribuito il completamento di …keeps the doctor away con spiritosaggini sulla necessità di una buona mira, come ad es. as long as you aim well o if you aim it well enough o simili.

Vignetta con due galline. La prima dice “An apple a day keeps the doctor away” e la seconda aggiunge “And when you throw it, remember to aim for the eyes”

In inglese an apple a day… fa parte delle conoscenze enciclopediche di tutti i parlanti e consente così variazioni umoristiche di ogni genere.

Vignetta di Savage Chickens con frase “an apple a day keeps the icy hand of death at bay”

Vignette: Savage Chickens

5 commenti su “Una mela al giorno…”

  1. Licia:

    @Flavia in effetti davvero peculiare che un frutto così comune non abbia molti sensi figurati. Mi viene in mente solo mela marcia ma sicuramente ci sono più espressioni e modi di dire in inglese. Come in italiano c’è bad (o rotten) apple e l’intero proverbio one rotten apple spoils the whole barrel.

    Un altro modo di dire è the apple of someone’s eye (la pupilla degli occhi di qualcuno).

    C’è anche the apple never falls far from the tree (per indicare che certe caratteristiche si trasmettono dai genitori ai figli, sia in senso positivo che negativo). Esempio di Ivanka Trump subito dopo che suo padre aveva chiamato il principe Carlo Prince of Whales:

    appl never falls far from the tree

    In Binomi con mele, arance, pere, cavoli, carote… ho descritto apples and oranges, usato per indicare persone o cose completamente diverse o che non possono essere paragonate (in inglese britannico invece apples and pears è rhyming slang per stairs).

    In italiano c’è anche pomo della discordia, in inglese apple of discord.

  2. Dioniso:

    Interessante, non lo avrei detto.
    I pochi proverbi inglesi che conosco li ho scoperti parlando con i colleghi. E quando mi sono accorto coincidenze simili con i proverbi italiani mi sono sempre chiesto chi avesse influenzato chi. Se fossero influenze antiche o moderne. Per la mela, avrei scommesso sull’antico.
    Invece per “When the cat is away, the mice will play” scommetterei sul doppiaggese. Sbaglio anche su questo?

  3. Licia:

    @Dioniso, l’origine di  quando la gatta non c’è i topi ballano è antichissima: dal latino dum felis dormit, saliunt mures o in alternativa dum felis dormit, mus gaudet et exsilit antro.

    Non so quando sia entrato comunemente nell’uso in italiano perché mi sono limitata a una ricerca veloce, però usando Google Ngram Viewer, che ordina cronologicamente i risultati, si trova che l’espressione è descritta anche in alcuni vocabolari (di italiano, di italiano-latino, di italiano-tedesco…) della prima metà del XIX secolo:

    Dove non sono gatte, i topi vi ballano; ed anche Quando la gatta non è in paese, i topi ballano, e si dice quando la brigata non ha intorno coloro, di chi ell’ha paura, onde si dà buon tempo, tralasciando quel che convien fare. Latino: ovium nulla utlita, si pastor absit.

    Quando la GATTA non è in paese, i topi ballano: e si dice Quando la brigata non ha intorno coloro di chi ella ha paura; onde si dà buon tempo, tralasciando quel che le conviene fare.

    Nel secondo esempio c’è anche un riferimento alla gatta che va al lardo che ho lasciato per ricordare che l’espressione italiana e quella inglese curiosity killed the cat non sono equivalenti, cfr. La gatta curiosa non va al lardo.

    A proposito di inglese e when the cat’s away, the mice will play, per The phrase finder è in uso dal XIV secolo (prima attestazione nel 1470 e usata anche da Shakespeare in Henry the FIfth nel 1599) ed è arrivata dal francese antico, a sua volta dal latino. Una curiosità: in inglese la frase latina è citata anche da altre fonti, ma quasi sempre con un errore nella seconda parte che diventa mus gaudet et exsi litantro.

I commenti sono chiusi.