Casa Bianca: il whistleblower NON è una talpa!

Vignetta intitolata The Whistleblower, con un uomo che soffia dal fischietto da cui esce il suono tweeeeeet tweet
Vignetta:
Robert Ariail

Questa vignetta americana di settembre 2019 raffigura un repubblicano e un democratico, simboleggiati dall’elefante e dall’asino, ed evidenzia due espressioni figurate associate ai fischietti che sono specifiche dell’inglese ma non hanno un equivalente italiano:

1 whistleblower, chi nel proprio lavoro si ritrova a dover richiamare l’attenzione su attività illecite che vanno contro l’interesse pubblico e per farlo soffia un metaforico fischietto, come se fosse un arbitro o un poliziotto ➝ cfr. Whistleblower, un concetto poco italiano;

2 dog whistle, in politica un messaggio “in codice” rivolto a chi ha orecchie per intendere, soprattutto i propri seguaci ➝ cfr. Fischi e fischietti: wolf whistle vs dog whistle.

Il contesto della vignetta è il probabile impeachment di Donald Trump, dovuto a una telefonata con richieste improprie al presidente ucraino. Com’è noto, la vicenda è stata portata alla luce grazie alla denuncia di una persona all’interno delle istituzioni che tutti i media americani descrivono come whistleblower e che, stando alle ultime indiscrezioni, dovrebbe essere un agente della CIA.

Un whistleblower NON è una talpa!

Ne prendo spunto per ribadire che un whistleblower agisce spinto da motivazioni etiche, con senso civico per il bene della collettività. È quindi errato chiamarlo talpa, come invece fa la maggior parte dei media italiani. Alcuni esempi di titoli:

Esempi di titoli: 1 Talpa scuote la Casa Bianca; 2 Trump: “vogli sapere chi è la talpa”; 3 Media e talpa, Trump se la prende con i soliti “nemici”; 4 Caccia alla talpa, Trump: una guerra

La parola talpa in senso figurato ha infatti connotazioni negative: è una persona infiltrata o “reclutata” da un’organizzazione criminale o eversiva affinché fornisca informazioni riservate dal proprio ambiente di lavoro. Di certo non è il caso dell’agente della CIA che invece ha allertato chi di dovere seguendo le procedure previste.

Talpa è quindi una scelta lessicale inadeguata che dimostra scarsa comprensione del significato e delle implicazioni del concetto di whistleblower. Ho fatto un’analisi dettagliata in Whistleblower, un concetto poco italiano, dove c’è questa tabella riassuntiva che confronta anche altre parole, altrettanto inadatte, usate nei nostri media: 

confronto di registro, connotazioni, tipo di iniziativa, identità e motivazioni di whistlblower, informatore, gola profonda, talpa e spifferatore

In mancanza di un sostantivo italiano equivalente a whistleblower, ritengo che nel contesto delle notizie dagli Stati Uniti sia preferibile mantenere l’anglicismo, spiegandone però il significato e le connotazioni culturali e privilegiando descrizioni con verbi come allertare, segnalare, denunciare.

Vignetta con due pannelli. Nel primo Trump dice “Who is this so-called whistleblower… is he on our country’s side?”. Nella seconda Trump dice “Know what I mean?” mentre sbuca dal taschino della giacca di Putin, che risponde “Da”
Vignetta: Nick Anderson

Nota: anche inglese la talpa, mole, ha il significato figurato di infiltrato insospettabile all’interno di un’organizzazione governativa, in cui di solito lavora a lungo prima di iniziare attività spionistiche per conto di entità nemiche. Può indicare anche una fonte interna che fornisce regolarmente informazioni riservate alla stampa.


Aggiornamento dicembre 2020 – Nuovo post sull’origine dell’uso figurato di talpa: Eredità lessicale di John le Carré


4 commenti su “Casa Bianca: il whistleblower NON è una talpa!”

  1. John Dunn:

    Se mi ricordo bene, il termine ‘mole’ (in russo ‘krot’) faceva parte del gergo del KGB. I servizi britannici preferivano un altro termine, cioè ‘sleeper’. Poi ‘mole’ fu popolarizzato in inglese da John le Carré nel suo romanzo ‘Tinker, Tailor, Soldier, Spy’, tradotto in italiano appunto come ‘La Talpa’. Quello che a me non è chiaro è se questo uso figurativo di ‘talpa’ esisteva in italiano prima della traduzione del romanzo di le Carré.

  2. Licia:

    @John, grazie, commento prezioso: il significato figurato di talpa è proprio entrato in italiano grazie alla traduzione del romanzo di John le Carré, pubblicato in inglese nel 1974 e nella traduzione italiana nel 1975. L’ho verificato grazie ai miei follower su Twitter: ho chiesto se c’era qualcuno che potesse controllare se nei vocabolari di italiano di versioni precedenti al 1975 il lemma talpa includesse il significato figurato, che avevo già trovato nello Zingarelli XI edizione del 1983.

    Le risposte sono arrivate subito: nello Zingarelli X edizione del 1970 non c’è ancora (grazie Veronica Vannini) e neppure in altri dizionari degli anni ‘70. La conferma è arrivata dal Grande Dizionario Battaglia (grazie Luca Lorenzetti) che fa risalire l’origine del significato metaforico proprio al romanzo di le Carré: “la diffusione di tale accezione è stata anche determinata dalla traduzione francese La taupe, 1974, e italiana La talpa, 1975, del titolo del romanzo inglese di John Le Carré, Tinker, tailor, soldier, spy, del 1974)”. Anche il Vocabolario Treccani riporta la stessa informazione sull’uso traslato: alla diffusione ha contribuito anche la traduzione fr. La taupe, 1974, e ital. La talpa, 1975, del titolo di un romanzo inglese di John Le Carré, Tinker, tailor, soldier, spy, del 1974 (grazie alessandrov).

  3. John Dunn:

    @Licia, grazie a te e ai tui follower per una risposta molto chiara. Risulta quindi che questo uso figurativo di ‘talpa’ sia un russismo indiretto.

  4. Luigi:

    Ciao Licia, conosco una persona che fa formazione negli enti pubblici e, tra le altre cose, affronta anche il tema dei whistleblower. So che lui usa la parola inglese ma la spiega traducendola con “segnalatore”. Non mi sembra male come resa.

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