C’è chi fa cose “a sbaffo”

Foto di Ape con logo “A Sbaffo” (con baffoni neri) e scritte “Street Food Pizza Good!” e “Pizza Gourment”

Pizza gourmet a sbaffo è un’attività di cibo di strada che opera nel Triveneto. Chi ha ideato il nome deve avere fatto confusione con la locuzione con i baffi nel senso di ottimo, o forse intendeva da leccarsi i baffi. Difficile invece trovare associazioni allettanti con sbaffo, una macchia o uno sgorbio di forma allungata.

A sbafo… 

Inevitabile pensare anche al modo di dire informale a sbafo, “senza pagare, a scrocco”, ma dubito sia un messaggio che si voglia comunicare a dei potenziali avventori! 

La locuzione a sbafo viene fatta derivare dall’accezione 2 del verbo sbafare, una voce onomatopeica* di origine romanesca:
1 mangiare in abbondanza e con avidità qualcosa di buono
2 mangiare o bere a spese altrui, riuscire ad avere gratis

Non per tutti i dizionari però l’origine è così palese.

…e a sbaffo

Nei social si trovano innumerevoli occorrenze di vivere / mangiare / essere mantenuti a sbaffo, un errore ricorrente in esternazioni livorose a sfondo politico. Qualche esempio da Twitter:

esempi di frasi con errore “a sbaffo” 

Sorprendono ancora di più le occorrenze che si trovano anche in vari libri, una scrittura che dovrebbe essere più controllata e soggetta a revisione. 

A cosa è dovuto questo strafalcione? Non ho la risposta, ma si potrebbe ipotizzare un fenomeno di rianalisi: se non si sono mai viste scritte le parole sbafo e sbafare, è possibile che si interpreti la consonante f come geminata (doppia), forse proprio per analogia con la parola baffo e magari influenzati anche dall’espressione di intenzione offensiva farsene un baffo (“non importarsene”) e da beffa, altra parola connotata negativamente.


* È di origine onomatopeica anche il verbo inglese barf /bɑːf/, la possibile conseguenza di una sbafata esagerata: vuol dire vomitare!

A proposito di inglese, lo slogan Street Food, Pizza Good! è un esempio di inglese farlocco, efficace solo se non si sa che in inglese gli aggettivi qualificativi, come good, devono sempre precedere i sostantivi a cui sono associati. 


Vedi anche: “difendere a spatatrac”
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