Idee diverse sul trekking

silenzio e trekking

Cosa ne pensate della foto scelta per illustrare un articolo che nel titolo ha trekking tra le parole chiave? L’ho vista nel sito di un quotidiano e l’ho trovata piuttosto incongrua.

Mi fa pensare a una breve escursione, ad esempio una scampagnata per famiglie o una gita in un luogo di interesse naturalistico facilmente raggiungibile a piedi, che è un tipo di attività che non descriverei mai come fare trekking.

Nel mio idioletto trekking evoca infatti percorsi a piedi lunghi e impegnativi, di più giorni, che vanno affrontati con preparazione, abbigliamento ed equipaggiamento adatti.

Trekking in inglese

La mia idea di trekking è influenzata dal significato che hanno il verbo e il sostantivo trek in inglese: implicano un viaggio lungo e difficoltoso fatto a piedi. La parola arriva dall’inglese sudafricano ed è riconducibile all’olandese trekken, migrare o viaggiare con un carro trainato da buoi.

Basta però aprire qualche dizionario di italiano per vedere che nelle definizioni di trekking (vedi sotto) si ritrova solo in parte il significato originale inglese. Il lemma trekking viene infatti descritto evidenziando caratteristiche diverse che implicano attività ed esperienze non sempre equiparabili e quindi concetti non del tutto equivalenti.

La risemantizzazione degli anglicismi

È un fenomeno non insolito per gli anglicismi: non ci appartengono e per questo sono liberi da associazioni ad altre parole del lessico italiano (e inglese), con tutte le connotazioni e tutti i rimandi a informazioni extralinguistiche che ciascuna parola porta con sé. Possono così funzionare come contenitori vuoti, “reinterpretabili” a piacere e riempiti dei significati più utili a seconda del contesto e delle esigenze.

A volte i prestiti possono anche trasformarsi in pseudoanglicismi o falsi amici che non hanno più molto in comune con il significato originale, o che nella lingua di origine avrebbero un altro nome. In inglese, ad esempio, si usa hiking (e non trekking!) per descrivere le lunghe escursioni a piedi fatte a scopo ricreativo in montagna o in altri luoghi naturali che sono alla base dell’escursionismo. Un’altra conferma arriva da parole correlate come hiking boots (gli scarponi) e a da hiking poles, che in italiano sono chiamati bastoni o bastoncini da trekking!

Trekking nei vocabolari italiani

Concludo con alcuni esempi di definizioni di trekking che mostrano come l’uso italiano si è discostato dal significato inglese, ad es. includendo anche turismo e spostamenti a cavallo, e che non sempre c’è equivalenza tra i concetti descritti.

Per il Devoto-Oli, ad esempio, trekking è un concetto molto ampio: “escursione turistica o sportiva basata su spostamenti a piedi o a cavallo, in massima parte su sentieri agresti o montani o su mulattiere”. Potrebbe quindi comprendere anche la passeggiata che si vede nella foto iniziale e i percorsi anche di pochi km descritti in questo articolo (via Lorenzo Tomasin):

Camminare slow e senza inquinare. Otto trekking attraverso lo Stivale

Le agevoli escursioni italiane sarebbero invece escluse dalla definizione del Vocabolario Treccani: “viaggi o spostamenti a piedi di più giorni, in massima parte su sentieri o carovaniere, in zone per lo più montuose e non servite da altre vie di comunicazione […]. Indica anche un tipo recente di turismo avventuroso organizzato in paesi remoti (ma talora anche in paesi europei), attuato soprattutto a piedi o con mezzi di trasporto naturali, quali il cavallo, il mulo o altri animali, la barca a remi o a vela, e senza servirsi mai di mezzi meccanici”.

Il De Mauro riporta due accezioni: 1 “spedizione escursionistica, spec. in zone montagnose non battute e lontane dalle strade di comunicazione, a piedi o con altri mezzi di trasporto naturali” e 2 “genere di turismo che ricerca un contatto diretto della natura attraverso tali escursioni”.

Per lo Zingarelli si tratta di “escursione di lungo percorso compiuta a piedi e in più tappe, generalmente con pernottamenti e bivacchi allestiti al momento e con l’eventuale impiego di animali da soma o di automezzi per il trasporto delle vettovaglie: hanno organizzato un trekking di due settimane sulle Alpi”. Viene anche riportato che nell’uso esteso trekking è sinonimo di escursionismo.

Molta confusione e poche vere certezze!

4 commenti su “Idee diverse sul trekking”

  1. Federico:

    Questo articolo mi fa venire in mente il mio assistito, statunitense ma da un po’ di anni in Italia, con cui (parlando in inglese) mi riferivo a un “garage” e lui mi rispondeva parlando di “box”.
    Al che gli ho chiesto: “Ma in inglese non si dice garage?”. E lui: “Sì, ma ormai mi sono abituato a come lo chiamano gli italiani!”. 🙂

  2. Mauro:

    Magari impegnativi no, i percorsi del trekking possono anche essere molto facili a mio parere, ma di sicuro devono essere lunghi e non fatti in grandi gruppi: o in solitaria o in gruppi di pochissime persone.

  3. Andrea:

    Anche in inglese però la definizione di trekking non è chiarissima, sopratutto se confrontata con quella di hiking. Ho visto in rete i due termini usati interscambiabilmente o a volte con differenze di significato che però variano da sito a sito. Basta guardare quante pagine si trovano facendo una ricerca “trekking vs hiking”.

    “A cavallo” però no, il “trekking a cavallo” è solo italiano 😉

  4. Andrea (un altro):

    Ma la definizione in inglese è sbagliata!

    “viaggio lungo e difficoltoso fatto a piedi” dovrebbe invece essere “viaggio lungo e difficoltoso fatto a piedi o in astronave”!

    OK lo so noi “trekkies” siamo insopportabili a volte…
    ;o)

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