“Governo Frankenstein”

gobierno frankenstein

Da qualche giorno anche la Spagna ha un nuovo capo di governo, il socialista Pedro Sánchez che ha preso il posto di Mariano Rajoy dopo una mozione di sfiducia votata da un’opposizione di numerosi partiti molto diversi tra loro.

Al momento non è ancora nota la lista dei ministri ma intanto si è diffuso l’uso del nomignolo gobierno Frankenstein perché composto da pezzi eterogenei che darebbero origine a una creatura mostruosa.

Una vignetta di JM Nieto per il giornale conservatore ABC:

ambientazione da laboratorio del dottor Frankenstein, poltrona ministeriale al posto del mostro fatta da pezzi cuciti di simboli di partiti. Descrizione: Accecato dall’ambizione, Pedro Sánchez cuciva e incollava la mostruosa poltrona di presidente del “Governo Frankenstein”. Fumetto con pensiero di Sanchez: “Devo imbottirlo, servirà qualche pagina della Costituzione”.

Gobierno Frankenstein non è una nuova locuzione: nella politica spagnola è già stata usata altre volte in passato per situazioni simili. Anche in Italia c’è chi ha usato governo Frankenstein per la nostra politica, ad esempio nel 2013 per il governo Letta e qualche mese fa per le ipotesi di eventuali accordi tra Lega e Movimento 5 Stelle.

Governo Frankenstein è un’espressione efficace perché attinge alla cultura popolare e risulta immediatamente comprensibile e di forte impatto, eppure è imprecisa: come già evidenziato in Parole mostruose!, Frankestein non è il mostro, che non ha nome, ma il suo creatore.
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