Solo in inglese: la “sindrome di *Calliòpe

Definition of book word: a word learned solely or principally from reading and often understood without knowledge of its customary pronunciation – Dizionario Merriam-Webster

La locuzione inglese book word descrive le parole che si conoscono solo dai libri e di cui si sbaglia la pronuncia proprio perché si sono sempre viste solo in forma scritta

C’è chi ha coniato anche un nome alternativo, Calley-ope Syndrome. Il riferimento è alla musa Calliope, che in inglese ha la stessa grafia dell’italiano ma una pronuncia particolare.

Calliope in inglese si dice /kəˈlaɪəpɪ /, con l’accento sulla seconda sillaba e vocale finale. A quanto pare, senza indicazioni viene invece spontaneo dire /ˈkæliˌəʊp/.

Un altro nome femminile della mitologia greca che parecchie persone di madrelingua inglese sbagliavano a pronunciare è Hermione, che ora tutti associano alla protagonista dei romanzi di Harry Potter. Molti però hanno imparato che si dice /hɜːˈmaɪənɪ/ solo quando è uscito il primo film – si può ascoltare la pronuncia di J.K. Rowlings e di Emma Watson qui.

In italiano dubito avrebbe successo un eventuale tentativo di adattamento di Calley-ope Syndrome in sindrome di *Calliòpe (anziché Calope). Le nostre conclusioni errate sulla pronuncia di parole viste solo in forma scritta possono infatti riguardare nomi dotti e termini medici, di cui si sbaglia l’accento tonico, ma direi che sono molto più frequenti per parole e nomi propri stranieri, come O’Riordan...

Vedi anche:
♦  Come si pronuncia Expo?
♦  Come si dice flat tax in italiano?
♦  Pronuncia di nomi propri stranieri
♦  Russiagate e altre pronunce radiofoniche
♦  Pronuncia: da Zuckerberg a Frankenstein
♦  Da Leicester a Gloucester passando per Derby…


La parola eleemosynary, che appare nella definizione di book word, si pronuncia /ˌɛlɪiːˈmɒsɪnərɪ/. Si può ascoltare in Collins Dictionary, da cui sono tratte anche le altre trascrizioni fonetiche di questo post.

9 commenti su “Solo in inglese: la “sindrome di *Calliòpe””

  1. .mau.:

    presente! La quantità di parole (soprattutto inglesi) che conosco solo in forma scritta è impressionante…

  2. Enrico:

    Io ne sono affetto proprio in maniera terminale eh eh…purtroppo non ho modo di esercitare il mio parlato causa lavoro quasi esclusivamente in italiano.

    Per questo colgo questo post per ringraziarti del bellissimo ed utilissimo lavoro che fai. Proprio ieri mi è capitato di leggere un badass cui avrei dato accezione negativa se non avessi letto uno dei tuoi articoli 🙂

    Grazie

  3. Ionti:

    Nel,mi pare, terzo libro di Harry Potter, c’è un dialogo tra Hermione e un ragazzo straniero in cui lei fa lo spelling del suo nome. Tutto questo paragrafo è stato inserito dalla Rowling proprio per spiegare ai madrelingua inglese come si doveva pronunciare…

  4. Emy:

    “Calliope in inglese si dice /kəˈlaɪəpɪ /, con l’accento sulla seconda sillaba e vocale finale. A quanto pare, senza indicazioni viene invece spontaneo dire /ˈkæliˌəʊp/.”

    Un altro nome che spesso gli italiani non sanno pronunciare in inglese è Penelope. Si tende a pronunciare l’ultima sillaba -əʊp, e invece, anche in questo caso, la pronuncia britannica è /pəˈnɛləpɪ/, e quella americana uguale, ma a volte anche /pənelˈəpē/.
    Càpita con i nomi di origine greca passati per il latino. 😉

  5. Emy:

    Oh, by the way, grazie anche per aver linkato l’intervista a J.K. Rowlings e a Emma Watson. I really enjoyed it.

  6. Asandus:

    Sindrome che colpisce molto più facilmente il mondo anglosassone – l’inglese è l’unica lingua europea in cui la forma scritta non ha alcuna correlazione con quella orale: come si pronuncia un nome (o qualunque altra parola) bisogna saperlo, non si può andare a intuito su parole dalla grafia simile. Nei termini in italiano (tanto per fare l’esempio più immediato per noi) il massimo rischio è sbagliare l’accento tonico.

  7. Isa:

    La mia personale e più rovinosa Calliope (fra altre, per carità!) fu il nome e aggettivo “haphazard”: solo facendo ridere di gusto un discreto consesso di madrelingua scoprii che quel “ph” lì in mezzo non era una effe 🙂

  8. gialloporpora:

    Per caso esiste anche un termine per quelle parole che non si sa come si scrivono perché le si è sentite solo a voce?
    Per dire, io alle elementari credevo esistesse uno psicologo di nome Froid 🙂

I commenti sono chiusi.