…and counting? Anche no!

Questo tweet mi ha fatto scoprire che la locuzione inglese and counting è piuttosto diffusa tra gli amanti dell’itanglese:

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In inglese and counting si usa per indicare che la quantità appena specificata con un numero è in continuo aumento, ed è implicito un riferimento al passare del tempo. Alcuni esempi d’uso da Oxford Dictionaries:  

So far we’ve had over 4,000 calls, and counting.
Today, they number over 10 million and counting.
We publish some 75 open access titles now, and counting 

In italiano pare che l’espressione sia piuttosto diffusa in contesti sportivi. Ho raccolto diversi esempi, tra cui alcuni che sarebbero impropri in inglese (ad es. se riferiti a date o alla fine di un elenco che non indica alcun numero):

  Sono sveglia da 36 ore and counting
7 milioni di persone, +800 vittorie and counting
Ho il ciclo in ritardo di sette giorni and counting
14 giorni e Sky Motori ancora rosica. And counting…
Sono l’emblema della simpatia dal 2013 and counting
E tra 9 ore il prossimo tatuaggio. Numero 5 and counting!
614 gol in 870 partite tra club e Nazionale. And counting…
Ormai è insostituibile: Mario Mandzukic 101 and counting
Meglio non andare ai mondiali con questa federazione, allenatore and counting
Sei anni di Belpietro, Feltri, Sallusti, Paragone, Deldebbio, Giordano (and counting)
Doppia lasagna, broccoli di rape e salsiccia, patate fritte/patate e peperoni, melanzane ripiene, cotolette, frittata di cipolle and counting

Questi esempi, che trovo piuttosto ridicoli, mi danno l’impressione che chi usa and counting lo faccia per sfoggiare un’espressione imparata da poco ma che forse non ha capito in pieno: è tipico dell’itanglese!

Come si dice in italiano?

Chi afferma che non esiste un’espressione italiana equivalente credo faccia l’errore di farsi condizionare dal significato letterale del verbo count (contare, conteggiare). È invece più utile ignorare l’inglese e pensare a cosa ci verrebbe spontaneo da dire in situazioni simili.

Si può evidenziare il numero usando già (ad es. siamo già arrivati a x) oppure specificando al momento, ora, ad oggi o altra indicazione temporale, quindi si può comunicare che il numero è in evoluzione con un breve commento. Qualche esempio, tra i tanti possibili a seconda del registro e della situazione: e (ma) è in continuo aumento, è solo l’inizio, e non è finita qui, e continua a crescere, non intendiamo smettere, …per ora!

16 commenti su “…and counting? Anche no!”

  1. Giovanna:

    Ho notato che negli esempi inglesi riportati, a volte “and counting” è preceduto da virgola, ma non sempre. Mi chiedevo se questo influisca sul significato (nel primo caso più o meno corrispondente all’italiano “e non è finita”, nel secondo all’espressione “e rotti). È una mera ipotesi, ma mi incuriosisce 🙂

  2. Asandus:

    Uau, questa mi giunge nuova. Ancora non avevo sentito quest’espressione in farlocchese stretto – sono così tanto fuori dal mondo?

  3. Licia:

    @Giovanna credo che l’idea di counting sia che bisogna andare avanti e a contare perché continuano ad aggiungersi elementi, mentre “e rotti” nel senso di “o poco più” (la cifra tonda è un’approssimazione) mi fa pensare a odd, ad es. 200 odd pages.

  4. Gianmaria:

    Mentre concordo che alla mia fine (ehehe!) sensibilità concludere una frase italiana con ‘and counting’ suona malissimo, penso le espressioni italiane equivalenti siano decisamente meno efficaci (per esempio meno coincise e precise).

    La mia ipotesi è che chi la usa non lo fa soltanto per vezzo ma perchè è attratto dalla efficacità di questa espressione inglese.
    Ciao, g.

  5. Giovanna:

    Capisco, grazie, allora la mia supposizione era sbagliata. La presenza o assenza di virgola allora non influenza il significato della locuzione inglese?

  6. Lele:

    Solo per dire che anch’io, come altri commentatori, non avevo mai sentito questa locuzione.

  7. alessandro:

    @ Giovanna: la virgola prima di “and” è molto diffusa in inglese; forse è per quello che difficilmente condiziona il significato della frase in cui appare.

    @ Gianmaria: scusa se mi permetto ma l’italiano è la tua lingua madre? Te lo domando perché alcune parole che usi (coinciso, efficacità) mi farebbero pensare che trovi meno efficaci le espressioni italiane proposte da Licia come equivalenti di “and counting” perché hai meno confidenza con l’italiano che con l’inglese. Ma magari mi sbaglio ed erano semplici refusi (oltre tutto “efficacità” esiste, anche se è rarissimo e si usa solamente in ambito tecnico), nel qual caso ti prego di accettare le mie scuse.

  8. Daniele A. Gewurz:

    Uno dei commentatori osserva “le espressioni italiane equivalenti [sono] decisamente meno efficaci (per esempio meno [concise] e precise)”, ignorando per esempio che “già” come proposto da Licia (“Sono sveglia già da 36 ore” anziché “Sono sveglia da 36 ore and counting”) ha lo stesso significato (cioè, non abbiamo concluso il conteggio a 36) ed è persino più conciso.

    Più in generale, c’è a volte l’impressione – e capita anche a me di provarla, e in quanto traduttore devo volta per volta darmene conto esplicitamente e vincerla – che l’inglese abbia espressioni più efficaci, precise e così via dell’italiano. Credo che in generale sia falso: se pure fosse vero in qualche caso, ce ne saranno altrettanti in cui è l’espressione italiana quella più incisiva.

    Ora, a titolo di riflessione oziosa, mi chiedo e chiedo a Licia: ci sarà un modo per “misurare” l’eventuale maggior efficacia di espressioni di questo tipo in una delle due lingue? In un semplice computo delle lunghezze di due testi – uno traduzione dell’altro – in genere quello inglese risulta più breve, ma di per sé non vuol dire niente, se non per esempio che molti vocaboli sono più brevi dei corrispondenti in italiano.
    Ci sarà un qualche repertorio comparato di locuzioni e frasi fatte per cercare di trarre qualche conclusione sensata?

  9. Licia:

    L’idea per questo post è nata su Twitter: prima di vedere l’esempio iniziale anch’io non sapevo che and counting fosse usato anche in italiano, altri invece non conoscevano neanche l’espressione in inglese. Eppure sono sicura che in italiano nessuno di noi “ignoranti” di and counting ha o avrebbe mai avuto difficoltà a far capire che il numero che indica una quantità non è quello definitivo.

    Come Alessandro e Daniele, anch’io penso che spesso si attribuisca maggiore efficacia all’inglese perché si rimane colpiti dalle espressioni che non si riescono a tradurre con corrispondenza “uno a uno”, senza considerare invece angolazioni e punti di vista diversi, ragionando sul concetto anziché sulle singole parole. Poi ovviamente ci sono espressioni che invece sono efficaci solo in inglese, ma di solito sono quelle basate su metafore o con rimandi e riferimenti culturali che non ci appartengono (mi viene in mente Goldilocks effect), però non mi pare sia il caso di and counting. Sulla loro “misurabilità” proprio non saprei!

    @Giovanna, sulla virgola anch’io penso che non faccia differenza in questo contesto, ma bisognerebbe sentire il parere di un madrelingua.

  10. Gianmaria:

    @Alessandro: sono italiano… ma residente all’estero, in terra francofona, da una ventina di anni. Curiosa la tua nota su “efficacità” (nota peraltro condivisa dalla treccani); ho fatto il sostantivo sul calco di “efficace” senza che sentissi puzza di bruciato 🙂 ma probabilmente hai ragione tu!!!! mi sono fatto inconsciamente influenzare dal francese “efficacité” che è termine decisamente comune.

    @Daniele: do la mia interpretazione di “and counting” da persona che conosce l’inglese male e come seconda lingua.

    Io ho decisamente l’impressione che “and counting” e “già” non abbiamo lo stesso significato ma sfumature diverse a cui le persone sono sensibili. La frase:

    Ho già mangiato 1 kg di fichi…..

    significa solo che, ad ora ho mangiato un kg di fichi e NON che sto continuando a mangiarne. Infatti è lecito che la frase precedente continui così

    Ho già mangiato 1kg di fichi, sono sazio, ora smetto di mangiare.

    La frase sopra non è eccezionale. Almeno a me capita costantemente:)

    Concordo sicuramente che l’incapacità di poter fare traduzioni uno ad uno ci porti, erroneamente, a pensare ad una minor efficacia della nostra lingua; ma non mi sembra questo il caso.

    Infine, riguardo al tentativo di misurare in modo un pò più preciso, l’efficacia delle varie lingue: dovremmo definire in modo un pò più preciso il concetto di efficacia.

    Comunque sia, è intuitivo vedere che c’è una grande variabilità di efficacia fra le varie lingue *per espressioni specifiche*.

    Invece, solo con l’intuito, non mi sembra ci si possa sbilanciare più di tanto sull’efficacia media…. ma c’è un articolo su le scienze (non so se è stato confermato da studi successivi) che afferma che mentre ci sono variazioni sulle perfomance sillabiche orali delle differenti lingue, la quantità di informazione veicolata per unità di tempo da differenti lingue, è molto simile:

    https://www.scientificamerican.com/article/fast-talkers/

  11. Daniele A. Gewurz:

    @Gianmaria: Certamente, il senso di “già” dipende dal contesto, e naturalmente non indica un progresso se subito dopo qualcosa dice che il progresso si è arrestato. Ma – un esempio per tutti – quando Leporello nel *Don Giovanni* elenca le conquiste del suo padrone, il verso più famoso è “Ma in Ispagna son già mille e tre”, che ha il chiaro significato che Don Giovanni ne ha sedotte quel numero e non ha nessuna intenzione di fermarsi (commendatori permettendo).

    Grazie mille per link all’articolo sulla “velocità” delle lingue!

  12. Gianaria:

    @Daniele: in effetti il tuo esempio del Don Giovanni è chiarissimo ed il significato in tal contesto non può che essere quello che dici. Tanto che la frase in questione non potrebbe essere riscritta….

    Ma in Ispagna son già mille e tre ed ora si è fermato.

    Tuttalpiù

    Ma in Ispagna son già mille e tre anche se ora si è fermato.

    Va bene, proviamo a giocare un pò con le parole. Torniamo alla mia frase sui fichi (in fondo è roba imparentata col Don Giovanni :)). Se invece di quanto scritto avessi scritto…

    Ha già mangiato un kg di fichi! (passaggio dalla prima alla terza persona)

    o peggio…

    Ma in Spagna ha già mangiato un kg di fichi! (…ed indicazione di un luogo)

    allora mi sembrerebbe che una riscrittura del tipo…

    Ma in Spagna ha già mangiato un kg di fichi ed ora si è fermato.

    diventi decisamente bizzarra. Al limite potrebbe andare con una congiunzione avversativa …

    Ma in Spagna ha già mangiato un kg di fichi anche se ora si è fermato.

    Uhm…. sono solo io che sento questa differenza oppure c’è qualcosa di vero?

    Bha, rimango del parere che “and counting” è più forte e più netto.
    Ciao!!

  13. John Dunn:

    Il parere di un madrelingua: la virgola non fa differenza. Per me è più probable che la virgola venga inserita quando ‘and counting’ non arriva subito dopo il numero.

  14. Gianmaria:

    Torno sulla questione perche’ mi e’ capitato di ripensarci ultimamente e di parlarne con un’amica.

    L’esempio di Daniele A. Gewurz:

    Sono sveglia già da 36 ore

    a mio avviso e’ esattamente sbagliato (come diceva un mio caro prof :)). Infatti e’ ragionevolissimo che la frase completa sia:

    Sono sveglia già da 36 ore, ora vado a letto.

    Altro esempio:

    Ho gia’ chiamato tre volte il dottore.

    Qui per esempio mi sembra che traspaia il fatto che la persona non voglia piu’ chiamare il dottore, altro che storie.

    A mio avviso quindi, il “gia’” in se’ non e’ per nulla sufficente ad indicare il proseguimento dell’azione. Se ci si attacca un po’ di roba la questione cambia. Ma a quel punto si perde la leggerezza della chiarezza e sinteticita’ del “and counting” inglese.

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