Giornata ProGrammatica: #italianoalcinema

giornata ProGrammatica 2017

Mercoledì 18 ottobre 2017 su Rai Radio3 si potrà seguire la quinta Giornata ProGrammatica, un evento che promuove e valorizza la lingua italiana in tutti i suoi aspetti.

Il tema di quest’anno è L’italiano al cinema, l’italiano nel cinema: verrà raccontata l’influenza del cinema italiano e del suo linguaggio sulla nostra lingua. È anche il titolo di un volume curato dai linguisti Fabio Rossi e Giuseppe Patota, che sarà scaricabile gratuitamente fino al 22 ottobre dal sito dell’Accademia della Crusca.

Si può partecipare sui social con gli hashtag #GiornataProGrammatica e #italianoalcinema. La giornata è curata da Cristina Faloci di La lingua batte: puntata speciale in tema domenica 22 ottobre alle 10:45.

Il mio nome è… doppiaggese!

Non so se verrà discusso anche il doppiaggese, la varietà di lingua propria dei film doppiati che ha influenzato l’italiano con calchi lessicali e sintattici entrati nell’uso soprattutto grazie a film e telefilm americani.

Trovate vari riferimenti in Il doppiaggese, che prende spunto da un articolo di Fabio Rossi. Potete anche divertirvi a riconoscerli nel filmato Un dialogo possibile? in A caccia di doppiaggese!

doppiaggese

Ci sono diverse parole italiane che hanno acquisito nuove accezioni o sono usate impropriamente proprio per colpa del doppiaggese. Qualche esempio: epico, estasi ed estatico, onesto, sentenza di morte, disturbante, giornata gloriosa, è là fuori, c’è chimica, è qui per restare, celebrare il compleanno, il problema con, la famigerata pizza ai peperoni!

E alla fine del film appaiono i titoli di coda con i crediti


Nuovo post: Italiano e cinema: traduzione e adattamento


3 commenti su “Giornata ProGrammatica: #italianoalcinema”

  1. zop:

    Che bella segnalazione (anche se al momento non trovo dove scaricare gratuitamente la versione digitale), tempo fa avevo fatto delle ricerche sulle parole con l’etimo derivato da Fellini e la sua opera (paparazzo addirittura internazionale, dolcevita, e poi dolce vita,felliniano, e anche amarcord e vitelloni, voci romagnole entrate poi nella lingua), ma mi viene in mente per esempio maggiorata da un film di Blasetti, paisà e sciuscià… il rapporto cinema e lingua è affascinantissimo!

  2. Licia:

    @zop ebook disponibile da pochi minuti: http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/notizie-dallaccademia/nuovo-libro-elettronico-dellaccademia-occasione-settimana-lingua–0 (ho aggiornato il link).

    Grazie degli esempi di parole del cinema. Per l’inglese, un esempio curioso è diva che a noi ora fa pensare soprattutto a un’attrice del cinema mentre in inglese è quasi esclusivamente una cantante lirica (o cmq una cantante), stessa cosa per prima donna.

    E a proposito delle connotazioni della parola diva in italiano, suggerisco a tutti di leggere Lo scandalo Harvey Weinstein e il sessismo dei media italiani di Paolo Armelli.

  3. fafner:

    Non c’entra un’acca, ma non posso fare a meno di segnalare a Licia questa chicca. Ho scoperto che praticamente in tutte le sentenze e le opere giuridiche italiane si parla di trust fasullo come di shame trust. Una vergogna per definizione 😉

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