“Fake news” per Facebook e nei media italiani

Qualche giorno fa Facebook ha pubblicato Information Operations and Facebook, uno studio sulla diffusione di notizie manipolate per condizionare l’opinione pubblica attraverso il social network. L’hanno riportato anche i media italiani con titoli molto simili tra loro in cui è ricorrente l’anglicismo fake news.

Facebook: fake news e account falsi usati dai governi per la propaganda – Fake news, la denuncia di Facebook: “Le usano anche gli stati per manipolare” – Facebook ammette: il social è stato usato dai governi per creare fake news.   Esempi di titoli da TGcom24, Repubblica e Il Sole 24 Ore; altri esempi qui.

Mi domando se chi ne ha scritto abbia davvero letto il documento di Facebook: gli autori infatti chiariscono che non usano la locuzione fake news perché è generica e imprecisa, viene usata impropriamente e non consente una discussione adeguata degli argomenti in questione.

The term “fake news” has emerged as a catch-all phrase to refer to everything from news articles that are factually incorrect to opinion pieces, parodies and sarcasm, hoaxes, rumors, memes, online abuse and factual misstatements by public figures that are reported in otherwise accurate news pieces. The overuse and misuse of the term “fake news” can be problematic because without common definitions, we cannot understand or fully address these issues.

La scelta di evitare fake news non è nuova per chi segue i media americani di qualità: ho già riportato vari esempi in Perché fake news anche in italiano? e in L’evoluzione di fake news.

In italiano invece si continua a usare l’anglicismo, non so se per ignoranza o per disattenzione oppure perché la locuzione ha davvero assunto un significato proprio, ormai indipendente dalle connotazioni che intanto fake news ha acquisito in inglese. 

Facebook e la terminologia delle notizie manipolate 

Lascio agli esperti l’analisi dello studio di Facebook ma voglio sottolineare la rilevanza che i suoi autori hanno dato alla definizione dei concetti imprescindibili per la discussione, ciascuno dei quali è stato identificato con un termine specifico.

Riporto i termini principali e la loro definizione in inglese, in attesa di vedere le scelte di Facebook per eventuali comunicazioni in altre lingue: 

Information (or Influence) Operations – Actions taken by governments or organized non-state actors to distort domestic or foreign political sentiment, most frequently to achieve a strategic and/or geopolitical outcome. These operations can use a combination of methods, such as false news, disinformation, or networks of fake accounts (false amplifiers) aimed at manipulating public opinion.

Information Operations (IO) o Influence Operations è un termine di origine militare usato nell’ambito della sicurezza nazionale, in italiano attività di influenza*. Ricordo inoltre che sentiment in inglese va inteso come opinione generale e può avere anche un significato tecnico più specifico, descritto in Il sentiment di Francesco Guccini.

  False News News articles that purport to be factual, but which contain intentional misstatements of fact with the intention to arouse passions, attract viewership, or deceive.
False Amplifiers Coordinated activity by inauthentic accounts with the intent of manipulating political discussion (e.g., by discouraging specific parties from participating in discussion, or amplifying sensationalistic voices over others).

Qui si può notare che l’aggettivo false è usato con due diverse accezioni: false news sono notizie falsificate (fatti inesistenti o distorti) mentre false amplifier sono strumenti ingannevoli che manipolano il flusso di informazioni. Anche la metafora del web come amplificatore è in uso da tempo nell’ambito della sicurezza nazionale (esempio).

Disinformation Inaccurate or manipulated information/content that is spread intentionally. This can include false news, or it can involve more subtle methods, such as false flag operations, feeding inaccurate quotes or stories to innocent intermediaries, or knowingly amplifying biased or misleading information. Disinformation is distinct from misinformation, which is the inadvertent or unintentional spread of inaccurate information without malicious intent.

Ho già descritto disinformation vs misinformation e la difficoltà di distinguerli in italiano in una nota a Perché fake news anche in italiano?. Anche false flag** è un termine di origine militare usato nella sicurezza nazionale.

➜ Nuovo post: “Misinformazione” anche in italiano? (novembre 2018).

Mi pare che i media italiani abbiano sottovalutato gli aspetti terminologici del documento di Facebook: ho trovato un unico articolo che li ha messi in evidenza. Ritengo che questa disattenzione e l’insistenza nell’usare comunque fake news siano un’ulteriore conferma che in Italia manca una cultura terminologica.
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Altri post sulla terminologia della disinformazione:
♦  Vi smonto il debunking
♦  Post-truth in italiano: verità, veridicità e fatti
♦  Il “fatticidio” dell’era Trump
♦  Perché fake news anche in italiano?
♦  Alt-facts, in alternativa ai fatti!
♦  L’evoluzione di fake news.
♦  Fact-checking vs verifica dei fatti.


* Fonti per attività di influenza: il documento L’agente di influenza e la definizione di influenza, “attività condotta da soggetti, statuali o non, al fine di orientare a proprio vantaggio le opinioni di un individuo o di un gruppo”, nel Glossario Intelligence, già citato in Informazioni classificate.

** Definizione di false flag da Cyber intelligence, la sfida dei data scientist: “per false flag (bandiera falsa) si intendono operazioni [sotto mentite spoglie] compiute da Nazioni e agenzie di intelligence sia in tempi di pace che in periodi di guerra. […] Le operazioni sotto falsa bandiera sono utilizzate non solo nello spionaggio governativo e industriale, ma anche nel marketing (con campagne di relazioni pubbliche) e nella politica (con iniziative propagandistiche ed elettorali)”.

In questa tabella dallo studio di Facebook si nota un altro termine di origine militare, reconnaissance, la ricognizione e in senso metaforico un’analisi preliminare. Sono usati anche altri termini che ho già descritto: spearphishing (un particolare tipo di truffa informatica), meme (due accezioni: tecnica e nella cultura popolare) e persona.

tabella da Information Operations and Facebook

Il neologismo astroturfing invece indica la pratica ingannevole di orchestrare una campagna marketing o di PR camuffandola in modo che appaia come consenso o commenti favorevoli spontanei (il nome deriva da AstroTurf, marchio di erba artificiale per gli stadi usato come antonimo sarcastico di grass roots, che riferito a movimenti, opinioni o attivismo vuol dire “della base”, “della gente”).