Puntini, trattini e stanghette sulle lettere

Ho già raccontato che in inglese il puntino su i e j si chiama tittle, dal latino titulus. Ho trovato un altro riferimento a titulus in questo passaggio sui primi libri italiani a stampa:

  si trovano inoltre segni di abbreviazione ereditati dalla tradizione manoscritta: il titulus, un trattino posto sopra una vocale, indicava la consonante nasale M o N presente ma non materialmente scritta ( = cum, interrōpere = interrompere, secūdo = secundo)

L’italiano: conoscere e usare una lingua formidabileLa fonte è La nostra lingua dalla @ alla zeta di Ludovica Maconi, la seconda uscita di una serie di pubblicazioni sull’italiano presentate dall’Accademia della Crusca e Repubblica e in edicola ancora per oggi. Domani infatti esce il terzo numero, Scrivere nell’era digitale.

I primi due volumetti sono di lettura piacevole e veloce, con un’impostazione a brevi paragrafi adatta alla divulgazione.

Nel testo da cui ho tratto l’esempio ci sono dettagli di vario genere, alcuni già noti ed altri più insoliti, su lettere, numeri e simboli.

Ad esempio, non sapevo che esistesse anche l’espressione mettere le stanghette sulle t come alternativa a mettere i puntini sulle i per indicare un’inutile pignoleria. E ne approfitto per ricordare che invece in inglese dot one’s i’s and cross one’s t’s indica meticolosità e quindi si tratta di potenziali falsi amici

Ci sono anche varie similitudini fatte con le lettere, come inversione a U, scollatura a V, gambe a X, trave a L e a T. Alcune sono usate anche in inglese: le ho descritte in Inglese “letterato”.


In inglese per i fumetti ci sono anche le stanghette sulle i: dettagli in MAIUSCOLI e Maiuscole


3 commenti su “Puntini, trattini e stanghette sulle lettere”

  1. Marco B. Rossi:

    Theresa May, figlia di un pastore anglicano, usa “every jot and tittle” per indicare un livello di dettaglio inutile. A proposito dei dibatti sul Brexit ha dichiarato: “we will not set out every jot and tittle of our negotiating position”.
    L’espressione deriva dal vangelo di Matteo ed e’ poco comune in UK, cosa ripresa dai giornali che ne hanno ironizzato in varia maniera.

    Il Times per esempio ne ha tratto un gioco di parole tra “sermon of the mount” – ovvero il discorso della montagna da cui e’ tratta l’espressione – e “sermon on the mounting of confusion” http://www.thetimes.co.uk/article/a-sermon-on-the-mounting-of-confusion-6fzjr70td

  2. Emidio:

    Lavorando in ambito ospedaliero in UK questo articolo mi da conferma dell’origine latina di s e c con un trattino sopra per abbreviare without e with.
    Thanks!

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