Tecnologia ridipinta di rosa

Questa immagine illustra Da Apple a Samsung, da Huawei a Sony: nell’hi tech trionfa il rosa, un articolo su computer, telefoni e altri dispositivi pensati per il pubblico femminile.

La Vie en Rose. La ricerca della sfumatura giusta è un’ossessione. Metallico o scaldato dal rame, infantile o professionale, aggressivo o bonton [sic]: ogni mercato ha il suo colore.

In inglese l’uso del rosa per rendere i prodotti più attraenti per le consumatrici prende il nome di pinkification (da pink, cfr. anche il verbo pinkify).

Un tipo particolare di pinkification è la “femminilizzazione” per una causa meritevole di giocattoli e altri prodotti tradizionalmente considerati maschili, ad es. per avvicinare le bambine alla scienza e alla tecnologica. Se però si tratta di un’operazione di facciata, che in realtà nasconde solo finalità commerciali, si può parlare di pink-washing.

Ho già descritto l’espressione in Una mano di greenwash: il riferimento è a white washing, “imbiancare” (non c’entra alcun lavaggio). È una metafora con connotazioni negative che fa pensare a ricoprire per occultare o a conferire una patina sotto cui si nasconde ben altro.

Un esempio d’uso da Swapping Princesses and Ponies for Science, che commenta le iniziative per combattere la disparità nelle percentuali di giovani che studiano scienze sociali (predominanza femminile) e materie scientifiche o STEM (predominanza maschile):

Rather than pink-washing STEM fields and blue-washing the social sciences, we want to aim for an actual de-gendered approach to education that takes into account the diverse personal and professional goals of our students. Let’s make STEM sexy by taking the gender out of it.

Vedi anche:

♦  Comunicazione in rosa – anche i colori contribuiscono agli stereotipi
♦  Una mano di greenwash – ulteriori significati di pink-washing e altri “washing
♦  #8marzo itanglese e un po’ farlocco – rosa predominante nel mese delle STEM
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