“Spiegacose” con 1000 parole comuni

Thing Explainer: Complicated Stuff in Simple Words

Randall Munroe, l’autore di xkcd, ha pubblicato Thing Explainer, un libro che spiega concetti complessi con disegni dettagliatissimi e testo in cui sono usate solo le 1000 parole inglesi più comuni.

Alcuni esempi degli oggetti descritti: 1 tiny bags of water you’re made of, 2 shared space house, 3 sky boat with turning wings, 4 machine for burning cities, 5 boxes that make clothes smell better, 6 big tiny thing hitter.

Sono 1 le cellule, 2 la Stazione Spaziale Internazionale, 3 l’elicottero, 4 la bomba atomica, 5 la lavatrice e l’asciugatrice e 6 il Large Hadron Collider (al CERN). 

STUFF THEY ADD TO THIS [salt cellar] SO YOUR BRAIN GROWS RIGHTPotete osservare nei dettagli le pagine dello smartphone (hand computer), dell’ascensore (lifting room) e della costituzione americana (The US’s Laws of the Land) in Randall “XCKD” Munroe’s Thing Explainer e provare a indovinare gli elementi della tavola periodica descritti in Quiz: The Pieces Everything Is Made Of  – a destra quello che si identifica più facilmente.

Un dettaglio dalla pagina che illustra alcuni tipi di batterie (power box) e come funzionano:

These power boxed hold more power for their size than any other. We first made them to power hilper machines in people’s chests. Those machines need to hold a lot of power, since people don’t like it if you take them out too often.  When we started making lots of hand computers, we got better at making these power boxes…

Linguaggio controllato (ma flessibile!)

Munroe ha confrontato alcuni corpora, come descritto qui, per compilare la lista delle 1000 parole che formano il suo linguaggio controllato. Corpora diversi danno infatti risultati diversi: l’ho evidenziato in Non solo per gioco: frequenza delle parole (e commenti), dove avevo descritto la vignetta di xkcd che ha dato lo spunto per il libro (il razzo Saturn V, rinominato Up Goer Five).

Le parole dell’elenco sono usate con una discreta flessibilità, ad es. land ha la funzione sia di sostantivo (terra) che di verbo (atterrare), clean è aggettivo (pulito) e verbo (pulire) e grow (crescere) consente di disporre anche di grown-up (adulto).

I verbi sono spesso usati con il suffisso  –er che indica l’agente, ad es. up goer è il razzo e picture taker la macchina fotografica. Inoltre, viene fatto un grande uso di verbi con preposizioni, sia per indicare un movimento specifico che come phrasal verb, ad es. blow (soffiare), blow out (fuoriuscire) e blow up (fare esplodere) o take (prendere), take off (decollare) e take up (sollevare ma anche occupare spazio).

BLOOD PUSHER  This pushes on your blood about once a second to send it around your body. Sometimes, blood gets stuck in here. That’s one of the biggest reasons people’s bodies stop working. Ho notato che in alcuni casi Munroe sceglie perifrasi anche se avrebbe a disposizione la parola necessaria: ad esempio, nella descrizione della batteria dello smartphone ha usato la parola heart – il pacemaker è descritto sia come helper machine in people’s chests che heart box – ma nella descrizione degli organi interni (bags of stuff inside you) ha preferito ricorrere a blood pusher.

L’esperimento è divertente ma da prendere a piccole dosi perché i giri di parole a lungo andare stancano e non sono sempre del tutto chiari. Le illustrazioni però sono veramente belle, ricchissime di particolari e parecchie sorprese.

Traduzione?

Al momento non esiste una traduzione italiana, un compito sicuramente complesso per chi se ne dovesse occupare.

Innanzitutto, andrebbe compilato un elenco di parole italiane con gli stessi criteri usati da Munroe per l’inglese. Le parole più frequenti variano infatti da lingua a lingua, influenzate da diversi fattori, e quindi non si può “tradurre” l’elenco: qualche dettaglio in 2 anni: 25 parole in inglese e in italiano con l’esempio di errori grossolani fatti da un quotidiano italiano.

L’italiano non ha la stessa flessibilità “morfologica” dell’inglese: non abbiamo “parole jolly” equivalenti a maker, doer, goer, getter e agli altri esempi descritti sopra.

Un’altra difficoltà che sconsiglia la traduzione letterale dell’elenco di parole è l’anisomorfismo, l’impossibilità di far corrispondere tutti i significati di una parola in una lingua a tutti i significati di una parola in un’altra lingua, come room, che in inglese vuol dire stanza ma anche spazio, o key, chiave ma anche tasto. In italiano potrebbe essere necessario disporre di parole diverse dove in inglese ne basta una. 

[dettaglio di cabina di ascensore] If you face the back wall instead of the door, people will think you’re strange. Differenze culturali

In un’eventuale traduzione sarebbero necessari anche alcuni interventi di adattamento dovuti a differenze culturali, anche nei piccoli dettagli. Un esempio è il riferimento a “guardare la porta” in ascensore, tipico degli americani ma non degli europei (cfr. Prossemica in ascensore). 

Ci sono molti esempi di punto di vista statunitense, espressi anche da we e us, e conoscenze enciclopediche americane poco o per nulla familiari, come il testo della costituzione degli Stati Uniti o rimandi a personaggi della televisione.

Per le unità di misura di peso, ad esempio, ci sono questi riferimenti: 8 kg  “A small dog (like the kind of dog from the TV show where the dog dresses up in clothes to teach kids about well-known books)” e 65 kg “The really nice man on TV who told little kids he liked them just the way they were, (For a lot of his life, his weight was the same every day).

Una bella sfida per un traduttore!
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Vedi anche: Non solo per gioco: frequenza delle parole (con le indicazioni per provare a scrivere come Munroe) e 2 anni: 25 parole in inglese e in italiano (le prime parole dei bambini italiani e di lingua inglese sono diverse).
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8 commenti su ““Spiegacose” con 1000 parole comuni”

  1. .mau.:

    “fare” e “prendere” però si avvicinano, e credo che per l’italiano potrebbe essere corretto accettare declinazioni e almeno parte delle coniugazioni (presente, imperfetto e passato prossimo, quindi con il participio passato).

    Poi concordo che più che una traduzione si otterrebbe un esercizio di stile 🙂

  2. Licia:

    @.mau. confermo che in inglese vengono usate tutte le forme verbali (ad es. go include going, went e gone) e quindi sarebbe così anche per la traduzione italiana.

  3. Elio:

    Molto bello: posso garantire.
    Lo definirei libro per ‘geek tecnologici’, dato che ho notato che anche persone di madrelingua hanno talvolta difficoltà a recepire spiegazioni/perifrasi che per ‘noi altri’ sono banali.

  4. Marco:

    Seguo sempre il suo “webcomic of romance, sarcasm, math, and language”, come lo definisce lui. Ma confesso che a volte non capisco alcune vignette… Ad es. questa: http://xkcd.com/1610/
    Forse mi mancano dei riferimento culturali, ma diciamo che una su 20 mi risulta completamente oscura. Capita anche a voi?

  5. Marco:

    @Licia: Grazie infinite! Non conosceva questa fantastica risorsa.
    E odio quando non riesco a capire qualcosa… 😉

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