Unicorni e altri neologismi dalla Silicon Valley

La rivista americana Computer World ha descritto alcuni neologismi legati alle nuove tecnologie e alle startup. Alcuni rimarranno occasionalismi, altri invece si stanno già affermando: riporto i più interessanti e uno estremamente ridicolo per gli italiani.

immagine della copertina di Fortune: The Age of UnicornsUnicorn è una metafora popolarizzata dalla rivista Fortune all’inizio del 2015 per descrivere le startup che hanno una valutazione superiore al miliardo di dollari.

Queste particolari startup parevano rarissime, come la creatura mitologica da cui prendono il nome, ma nella Silicon Valley ormai hanno superato il centinaio e così sono nati altri neologismi: decicorn, startup con valutazione superiore ai 10 miliardi di dollari, e quinquagintacorn, oltre i 50 miliardi. Per ora c’è un unico quinquagintacorn, Uber, che per questo è stato soprannominato ubercorn.

Se un unicorno fallisce le aspettative prima di essere quotato in borsa e muore, diventa un unicorpse, parola macedonia formata da unicorn+corpse.

Dronevertising (drone+advertising) non ha a che fare con le startup ma è la pubblicità fatta con/su quadricottero (fa pensare a una versione aggiornata degli aerei con gli striscioni pubblicitari che sorvolavano le spiagge italiane).

Farecasting (fare+forecasting) è l’attività, di cui si occupano ormai diversi siti, di prevedere (forecast) e proporre la migliore tariffa aerea (fare): come è noto, le compagnie aeree cambiano in continuazione i prezzi dei biglietti in base a vari parametri ed è difficile sapere quand’è il momento migliore per fare l’acquisto.

Aggiungo plogging (platform+blogging), un neologismo non nell’articolo citato ma proposto dalla rivista WIRED per descrivere i post che si pubblicano su piattaforme come Facebook o Medium anziché su siti dedicati, come WordPress, o indipendenti, come questo.

Plogging però non è una parola nuova. Nancy Friedman in Word of the Week: Plogging riporta vari significati con cui è già stata usata e così ci ricorda che le parole sono etichette (cfr. triangolo semiotico) e che la stessa etichetta può essere usata per concetti diversi.

In contesti diversi, plogging ha potuto indicare personalized blogging, professional blogging, property blogging, public blogging, picture blogging e addirittura blogging while pooping, bloggare in seduta sul water. Prendo spunto da quest’ultima, discutibile accezione di plogging per passare a un neologismo che in Italia non potrà mai essere preso seriamente in considerazione.

What's an ‘inculator,’ and what makes one successful?Inculator (incubator+accelerator) nel contesto delle startup è un incubatore a cui è associato uno specifico programma di accelerazione.

Sicuramente chi ha ideato la parola inculator* non sa cosa siano le valutazioni di globalizzazione e non parla né italiano né spagnolo. E ignora la storia di Inkulator, una famigerata app per Windows 8..


* Dettagli in What’s an ‘inculator,’ and what makes one successful?, dove trovate affermazioni come “there is a huge number of inculators being created around the world and maybe there’s a bit of an oversupply of them and it’s going to be important for both entrepreneurs and funders to focus on the ones that are performing the best”.


Aggiornamento aprile 2016 – Ora c’è una nuova metafora, le startup scarafaggio (cockroach startup): hanno una crescita lenta ma costante, fanno molta attenzione all’aspetto finanziario, con spese e profitti sempre sotto controllo, e sono in grado di sopravvivere a qualsiasi situazione, proprio come gli scarafaggi. Dettagli in Forget unicorns — investors are looking for ‘cockroach’ startups now

Aggiungo anche che in Canada c’è un nome alternativo per gli unicorni “tecnologici”, narwhal (narvalo, il cetaceo noto anche come “unicorno dei mari” per via di un lungo dente sporgente).

2 commenti su “Unicorni e altri neologismi dalla Silicon Valley”

  1. Massimo:

    Ehm… le Unicorn sono le startup che hanno una valutazione superiore al Miliardo di dollari (e non al Milione, come erroneamente riportato nell’articolo).
    Anche la fonte citata (Fortune) parla di ‘Bilion’ che in inglese significa appunto Miliardo.

  2. Licia:

    @Massimo, ooops, che svista! Grazie, ho già modificato. Perlomeno tutti gli altri riferimenti erano corretti… 🙂

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