creature ≠ creatura

Cos’hanno in comune queste frasi?

Tra le creature più esotiche della fauna australiana troviamo i wombat.
Le ricciole del Pacifico sono creature che si cibano di larve.
Godzilla è una creatura rettiloide coperta di scaglie e dalla postura eretta.

GodzillaSono traduzioni di frasi inglesi in cui non sono stati riconosciuti i falsi amici creature e creatura.

In italiano creatura ha un significato in origine religioso di “ogni cosa animata o inanimata creata [da Dio]”, oppure può descrivere bambini o persone a cui ci si riferisce con affetto, ammirazione o commiserazione (cfr. Vocabolario Treccani).

In inglese, invece, creature nella sua accezione più comune descrive qualsiasi essere vivente reale o immaginario che è in grado di muoversi e che è diverso dall’uomo: sono creatures anche insetti, molluschi, batteri ed extraterrestri, a cui spesso sono associati aggettivi connotati negativamente come dangerous, disgusting, scary, slimy.

Tornando agli esempi iniziali, in italiano sarebbe più corretto descrivere wombat, ricciole e Godzilla come animali anziché creature.


Creature comforts sono le comodità materiali, come cibo e alloggio, che contribuiscono al benessere di una persona, ma anche il titolo di alcuni cortometraggi di animazione di Nick Parks che mi sono sempre piaciuti moltissimo, tradotti in italiano con Interviste mai viste.

4 commenti su “creature ≠ creatura”

  1. dasmi:

    Questa volta dissento. Nel dizionario Treccani (http://www.treccani.it/vocabolario/creatura/) viene indicato come creatura ogni essere vivente e si fa riferimento anche al Cantico delle creature, che di fatto è un’opera dedicata agli animali. Può riferirsi anche a esseri immaginari, come ad esempio gli angeli. È vero che l’origine del termine è senz’altro religiosa, ma non mi sembra che questo venga più percepito anche in testi di autori italiani contemporanei (vedi ad es. “Museo delle creature immaginarie” di Stefano Benni oppure ). Inoltre l’uso di “creatura” per indicare i bambini credo possa essere ormai segnalato come regionalismo (o in generale meridionalismo).
    Quindi direi che l’unica differenza con l’inglese è che in italiano “creatura” può riferirsi sia ad animali sia a persone.

    Senz’altro nel caso delle ricciole non avrei scelto questo termine, ma negli altri due casi non percepisco alcuna anomalia linguistica (“creatura esotica” potrebbe essere una precisa scelta stilistica e non un errore di traduzione).

  2. Licia:

    @dasmi certo: anche in italiano esseri immaginari o frutto della fantasia sono descritti come creature. Qui però volevo evidenziare che in inglese si usa normalmente creatures per identificare animali da un punto di vista puramente “zoologico”, ad es. per descrivere caratteristiche fisiche, per elencare gli esseri appartenenti a una specifica fauna, soprattutto se nocivi o disgustosi. Non mi pare che questo uso abbia un’equivalenza in italiano, ad esempio non credo sarebbe possibile in titoli di articoli scientifici come Australian animal toxins: The creatures, their toxins and care of the poisoned patient oppure Novel skeletal representation for articulated creatures o anche Venomous – How Earth’s Deadliest Creatures Mastered Biochemistry.

    Tornando a Godzilla, in italiano direi anch’io che è una creatura giapponese / fantascientifica / spaventosa ecc. ( → personaggio) ma non che è una creatura rettiloide, anfibia, dalla postura eretta ecc. (→ animale).

  3. chicco:

    Se ho capito bene il vero problema è che, usando “creature” in inglese, e pensando che corrisponda esattamente al significato di “creatura” che ha in italiano,potrebbe capitare di riferirsi a qualcosa pensando di definirla in modo affettuoso (ad esempio un bambino o un cucciolo) e invece dar l’impressione di trovarlo disgustoso o comunque trattarlo con freddezza scientifica.
    Come se parlando in italiano qualcuno si riferisse a un neonato dicendo “carino questo essere”.

  4. Licia:

    @chicco, in effetti se si volesse fare un complimento a una mamma per il suo bambino le si dicesse “what a lovely creature”, credo suonerebbe strano!

    Nel post ho indicato l’accezione più comune di creature in inglese, ma si può usare per descrivere persone, di solito sempre preceduta da un aggettivo qualificativo (cfr. link descrive a Oxford Dictionaries e altri esempi d’uso in Dante), ma come sempre contano molto il contesto d’uso e le collocazioni.

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