USA, Corea del Nord e “vandalismo cibernetico”

A proposito dell’attacco informatico a Sony da parte della Corea del Nord (a quanto pare), Barack Obama ha dichiarato che si tratta di “cyber-vandalism” e non di “act of war”. I media italiani hanno riportato la notizia rilanciando agenzie che hanno tradotto con vandalismo cibernetico:

«Risponderemo in modo proporzionato, ma si è trattato di un atto di vandalismo cibernetico, non di un atto guerra». Barack Obama cerca di moderare i toni sull’attacco hacker alla Sony Pictures. Eppure, dopo averlo negato nei giorni scorsi, avverte che gli Stati Uniti stanno considerando l’ipotesi di rimettere la Corea del Nord nella lista dei Paesi sponsor del terrorismo, da dove Pyongyang era stata tolta sei anni fa.

Vandalismo cibernetico però non mi pare una buona scelta perché indica “relativo alla cibernetica”, che non ha attinenza con quanto successo.

Credo sarebbe preferibile cybervandalismo perché per il prefisso cyber in italiano prevale l’accezione “relativo alla realtà virtuale e a Internet”. Viene però persa un’ulteriore connotazione che ha assunto cyber nell’inglese americano e che fa riferimento alla sicurezza nazionale: dettagli in Cyber, nuovo sostantivo americano.

1 commento su “USA, Corea del Nord e “vandalismo cibernetico””

  1. Mauro:

    Giusto.
    La cibernetica è una cosa. L’informatica è un’altra.
    Ciò dimostra solo l’ignoranza scientifico/tecnica imperante 🙁

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