Problemi di omofonia

Tabella con alcuni omofoni molto comuni: red-read, flu-flew, write-right, rain-reign, chilly-chili, ant-aunt, see-sea, mail-male

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In inglese sono molto comuni le parole omofone: condividono la pronuncia ma non la grafia, ad es. cereal e serial, key e quay, why e Y, which e witch, pole e poll.

L’omofonia sarebbe una non-notizia se non fosse che negli Stati Uniti un insegnante di inglese per stranieri è stato licenziato per aver scritto un post sugli omofoni (homophones) nel blog della scuola privata dove lavorava, illustrandolo con l’immagine che vedete. Reazione drastica del proprietario della scuola per il rimando, secondo lui palese e inaccettabile, all’omosessualità (“our school is going to be associated with homosexuality”).

Dettagli e commenti in Homophonia (Language Log).


Vedi anche: la gestione degli omofoni nel correttore ortografico contestuale di Office e alcuni problemi di omofonia per i bambini americani in Alphabet Song e differenze culturali.

7 commenti su “Problemi di omofonia”

  1. Wilson:

    Ho un vago ricordo di una dottoressa pressoché linciata a causa della targa con la scritta “paediatrician” sulla porta di casa in UK…

  2. Paolo:

    Anche in italiano c’è chi confonde omofoni e omofobi, ma è colpa del correttore automatico dell’iPhone.

  3. Logico:

    ci ho messo un po’ a capire cosa dicesse il proprietario della scuola, infine ho capito quando ho realizzato che lui era, oltre che ignorante, “omoqualcosa”.

  4. Licia:

    @Wilson, ho visto che ci sono battute sull’insegnante registered pedagogue.

    @Stefano, paese strano gli Stati Uniti! 😉

    @Paolo, la “correzione” dell’iPhone non mi sorprende, vedi Parolacce, software e localizzazione

    @Lorenzo, direi proprio di sì, ne parla anche What’s the Difference Between Homophonia, Homophobia, and Homophonophobia? e cita questa vignetta:

    @Logico, avrei dovuto aggiungere la citazione completa, le parole del proprietario della scuola riportate dall’insegnante licenziato: “I’m letting you go because I can’t trust you” said Clarke Woodger, my boss and the owner of Nomen Global Language Center.  “This blog about homophones was the last straw.  Now our school is going to be associated with homosexuality.” 

    Si nota anche che il proprietario della scuola fa confusione tra blog e post, un errore abbastanza comune in inglese: ne ho parlato in blog ≠ post.

    @Marco Fulvio 😀

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