expresou, bruscéta e rigóuta

Mispronounced food words: can you say chorizo? discute della pronunce errate usate in inglese per vari nomi di alimenti o piatti di origine straniera, e conclude che chi si occupa professionalmente di cibo dovrebbe usare la forma corretta, non per sfoggio di conoscenza ma per rispetto verso gli ingredienti e le preparazioni.

Ci sono anche tre esempi italiani: espresso (“expresou”), bruschetta (“bruscéta”) e ricotta:

Ricotta  Why do so many US TV chefs mangle the word for the Italian cheese by pronouncing it rigoata? Why? It is pronounced pretty much as it is spelled: ree-cot-a.

ricotta di capraChissà, forse non è un caso che in inglese qualcuno dica all’incirca “rigouta”, come se derivasse dalla parola goat, “capra”. 

Poco probabile, ma sarebbe divertente se la pronuncia fosse dovuta a un’etimologia popolare, un fenomeno che può portare alla modifica della forma o del significato di una parola per accostamento ad altre parole coesistenti: come ben sappiamo, c’è la ricotta di capra, in inglese goat ricotta.


Per sorridere sulla pronuncia dei nomi italiani in inglese, riascoltatevi Gustaccio.  😉

Vedi anche: Bimbos in stilettos eating pepperoni paninis


6 commenti su “expresou, bruscéta e rigóuta

  1. Stefano:

    Penso che la risposta per “rigoata” sia più semplice e non passi per l’etimo vero o presunto: la pronuncia delle parole italiane deriva da come venivano pronunciate dagli immigrati che hanno introdotto i cibi in America e la maggior parte di loro veniva dal centro-sud Italia. Prendi la pronuncia campana/ciociara/siciliana di un termine come “ricotta”, appiccicaci su un po’ di accento americano e arrivi a “rigoata” – anzi, il tuo “rigóuta” è anche più preciso.

    Comunque, è una sofferenza! Alla fine, svaccano persino parole che sono di origine italiana ma comunemente usate in inglese. “Portobello”, cavolo, è un famosissimo mercato di Londra. Perché mai gli ubiqui funghi “portobello” devono diventare “portabellas”? O la loro versione baby, i “cremini”, che hanno fatto di illegale per diventare “crimini”?

  2. Maria Pia MONTORO:

    Ciao Licia! Mentre leggevo questo post mi e’ venuto in mente che l’altro giorno parlavo del gusto “pistacchio” con i miei colleghi (vivo all’estero) e nessuno capiva di cosa stessi parlando perche’ qui tutti dicono “pistaccio”.

  3. Licia:

    @Stefano, “crimini”!!
    Un nome che mi diverte molto è mostaccioli, credo da “mustacci” (baffi), che mi pare più difficile da dire e ricordare di penne. Ne ho accennato in Bimbos in stilettos eating pepperoni paninis.

    @Maria Pia, 😀
    Il Gustaccio potrebbe proprio funzionare…

    (Comunque anche in Italia ce la caviamo bene con le pronunce inglesi storpiate).

  4. marica:

    Molto interessante!
    Anche io vengo sempre colpita da come qui pronunciano “bruschetta” oppure di come in contesti anglofoni esista questo alimento “panini” inteso come singolare. Inoltre mi è capitato che una tale anglofona mi chiedesse chiarimenti sulla pronuncia per “bolognese”, non di rado sbagliata, e soprattutto che mi dicesse :”molti pensano che voi italiani abbiate un problema nella pronuncia …” . Mi parve strano : non credo che il concetto di fonetica differente sia sconosciuto all’estero!
    Comunque sono nata e cresciuta al sud e non ho mai sentito un meridonale pronunciare in quel modo la parola “ricotta” .

  5. Licia:

    @marica, gli italiani con problemi di pronuncia di parole italiane! Commento che lascia perplessi ma ho vissuto abbastanza all’estero per sapere che non è affatto improbabile! 😉

    Ho appena visto una vignetta di Itchy Feet, Proper Pronunciation, che è proprio in tema (in questo caso pronuncia americana corretta da un italiano).

I commenti sono chiusi.