Selfie parola dell’anno 2013

immagine da Oxford Dictionaries

Inizia il periodo delle parole dell’anno. Per l’inglese, Oxford Dictionaries ha scelto selfie, la foto di sé fatta per essere condivisa sui social media, già descritta in Se selfie diventa selfish…

La prima attestazione risale al 2002, in un forum australiano, ma la parola si è diffusa nell’uso comune solo nell’ultimo anno. In origine coesisteva con la forma selfy ma poi selfie si è imposta rapidamente.

Il suffisso –ie la rende una parola graziosa e mitiga l’associazione a selfish (“egoista”) e al narcisismo tipico di questo tipo di foto; confermerebbe inoltre l’origine australiana perché è un suffisso molto produttivo in quella varietà di inglese (ad es. in Australia barbecue diventa barbie).

La popolarità della parola selfie e del concetto che rappresenta è confermata da altri neologismi nati ad imitazione, ad es. ussie (con più persone, “us”, anche detto group selfie), legsie (foto di una gamba), belfie (del “lato B”: bum / bottom / butt selfie), drelfie (autoscatto mentre ubriachi: drunken selfie), shelfie (foto della propria libreria, bookshelf), e altre parole più o meno efficaci probabilmente destinate a rimanere occasionalismi. [Aprile 2014: aggiungo dronie, video che ci si fa usando un drone]

Dettagli in The Oxford Dictionaries Word of the Year 2013 is… e  The Selfie Variations.
Infografica da Infographic: a closer look at ‘selfie’ (Oxford Dictionaries):

Qui nel blog, il post di qualche mese fa: Se selfie diventa selfish (quando un/una selfie con il papa ha fatto conoscere la parola anche in Italia).

Aggiornamento 2014 – Il concetto di selfie si sta evolvendo e ha fatto nascere ulteriori neologismi come metaselfie e selfie stick. Dettagli in  Da selfie a selfare / selfarsi

5 commenti su “Selfie parola dell’anno 2013”

  1. Ivo Silvestro:

    Vedo che nell’articolo precedente sui (sulle?) selfie si avvisa di non confondere Oxford Dictionaries con l’Oxford English Dictionary. L’ultimo lo conosco, ma che è Oxford Dictionaries?

  2. Licia:

    @Suom(I)taly, grazie, bello che siano riusciti a trovare una parola senza ricorrere all’inglese!

    Ne approfitto per segnalare che qualche giorno fa l’Accademia della Crusca ha pubblicato un intervento proprio su selfie, che si conclude così:

    “Non siamo qui di fronte, come sembra a prima vista, a un prestito “di lusso”, ossia un prestito per il quale esisterebbe già un traducente italiano. Selfie non è un sinonimo perfetto di autoscatto (in nessuno dei suoi due sensi di ‘dispositivo per far scattare con ritardo una macchina fotografica’ e di ‘fotografia in cui chi scatta è anche il soggetto’), come del resto in inglese non lo è di automatic shutter release né di self-shot o self-portrait: come suggerito dagli Oxford Dictionaries Online, il termine indica una fotografia scattata a sé stessi e tipicamente senza l’ausilio della temporizzazione, con uno smartphone o una webcam, destinata a essere condivisa sui social network (‘a photograph that one has taken of oneself, typically one taken with a smartphone or webcam and uploaded to a social media website’). Non è un caso, infatti, che la pratica del selfie abbia avuto un boom di diffusione in contemporanea con l’introduzione della telecamera frontale negli smartphone.”

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