Giornata europea delle lingue

Il 26 settembre 2013 la Giornata ProGrammatica si festeggia in concomitanza con la Giornata europea delle lingue, pubblicizzata con alcune cartoline virtuali che riprendono un tema noto: le differenze tra i versi degli animali.

verso del maiale in ceco, svedese, tedesco e olandese 

In italiano il grugnito viene imitato in modo preciso a voce, ma diventa un poco plausibile oink oink in forma scritta (più raramente grunt grunt). Ennesima interferenza dell’inglese, in questo caso attraverso gli ideofoni dei fumetti?

Aggiungo altri versi illustrati da James Chapman, nel cui sito ci sono moltissime altre onomatopee di animali e suoni e rumori vari in più lingue.

International pigs by James Chapman

Nuovo post: βρεκεκεκὲξ κοὰξ κοάξ → ribbit e cra cra (il verso delle rane)

3 commenti su “Giornata europea delle lingue”

  1. Stefano:

    Il fumetto italiano si è posto poco il problema e dei rumori e, come in quasi tutti gli altri contesti, i nostri autori si sono adagiati sui prestiti dall’inglese. L’unico che abbia creato delle onomatopee davvero sue che mi venga in mente è stato Jacovitti, per il quale da un maiale potevi aspettarti “oink” come “grugnIIIIIto!” o altre cose, più o meno plausibili.
    Ho visto qualche illuminato usare “gruf gruf”, che mi pare più verosimile di “oink”, ma potrebbe essere un prestito dal francese (che il problema suoni nel fumetto se l’è posto eccome) invece che dall’inglese.

  2. Licia:

    @Suom(I)taly, vero, potrebbe anche essere un problema di localizzazione, quando si pretende la “simmetria” tra versioni di tutte le lingue.

    @Stefano, curioso che anche gli spagnoli usino oink, eppure loro sono più propensi a cercare soluzioni proprie.
    Il verso del maiale a me farà sempre pensare a un gioco a una festa tra studenti (universitari!) inglesi, italiani, tedeschi, spagnoli e norvegesi, in cui ragazzi e ragazze dovevano incontrarsi al buio facendo il verso dell’animale indicato su un bigliettino, e una spagnola e un norvegese erano rimasti per un bel po’ a fare versi da soli, lei oink-oink (localizzando?) e lui nøff-nøff.

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