Traduttori invisibili

Visto da Silvia Pareschi, anche a me è piaciuto il video realizzato da Stefania Da Pont, traduttrice dal giapponese, e Gianpiero Mendini di Origami Videography per il concorso Spot the translator sul tema della visibilità dei traduttori letterari.

Altri dettagli nel blog di Silvia, Nine hours of separation.


Aggiornamento 30 settembre 2012 – In occasione della Giornata mondiale della traduzione, il video di Origami Videography è stato proclamato vincitore del concorso con la motivazione “because of the simplicity and clarity of the message: texts do not translate themselves”. Congratulazioni agli autori!

5 commenti su “Traduttori invisibili”

  1. Silvia Pareschi:

    Grazie Licia. Vorrei segnalare anche, per chi frequenta facebook, la pagina “Il nome del traduttore”, che raccoglie le segnalazioni delle – purtroppo numerosissime – recensioni che tralasciano di segnalare il nome del traduttore (segnalazione che, se non bastasse la correttezza professionale, andrebbe comunque fatta per legge).

  2. Licia:

    @Silvia, purtroppo proprio quando i traduttori sono bravi si dimenticano di nominarli… 🙁

    @Valeria, grazie per la segnalazione. Ho dato un’occhiata al programma e mi incuriosisce in particolare un intervento dal titolo Web: il miglior amico dell’uomo? Fedeltà ed infedeltà della traduzione in rete. Se ci vai, facci sapere!

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