Un account dal vivo

Sony ha un portale dedicato ai computer VAIO, in collaborazione con Microsoft. Nella home page italiana da qualche mese appare un messaggio che non ha molto senso:

Testo: Collegati con il tuo account dal vivo e vedi quali contatti sono pubblicati proprio adesso.

Il testo inglese conferma che chi ha tradotto doveva essere molto distratto:

Testo: Connect with your Live account and see what your contacts are publishing right now.

Escluderei un problema di traduzione automatica e darei invece la colpa a un intervento umano alquanto frettoloso (dubito che un traduttore possa davvero ignorare la differenza tra what e which e tra publishing e published o la funzione di your), forse associato anche a competenze informatiche insufficienti che potrebbero avere impedito di riconoscere Live come marchio e di capire che la traduzione italiana era priva di ogni logica.

Può sorprendere che una svista del genere appaia nel sito di due marchi importanti ma, si sa, errare è umano e non sempre le procedure di controllo di qualità riescono a fare da filtro (ho visto errori ben più gravi, nonostante le revisioni!). Può anche stupire che l’errore persista, da mesi ormai, senza essere corretto, ma anche un’operazione semplice come la segnalazione di un problema linguistico può diventare complessa all’interno di una grande azienda, in particolare se si ha a che fare con un servizio gestito esternamente.

Speriamo allora che il traduttore maldestro stia facendo più attenzione a ciò che scrive…


Vedi anche: Aggettivi indefiniti subdoli.

4 commenti su “Un account dal vivo”

  1. Marco:

    Ho riscontrato molto spesso che i siti che nascono dalla collaborazione tra grandi aziende informatiche lasciano molto a desiderare per quanto riguarda le traduzioni. Probabilmente per due motivi: è molto probabile che le traduzioni vengano gestite da canali diversi rispetto alle normali modalità di localizzazione dei rispettivi siti delle due aziende in questione (magari da terze parti, che non traducono normalmente né per l’azienda A né per l’azienda B e che quindi non hanno accesso ai riferimenti terminologici e stilistici delle due aziende), e in secondo luogo questi contenuti co-gestiti sono un po’ “terra di nessuno”, e non seguono il percorso di revisione/approvazione da parte delle aziende. Sembra quasi che questi siti co-gestiti siano più operazioni di marketing, lanciate con grande entusiasmo a livello di progetto, ma poi seguite con sempre maggiore noncuranza fino alla fase della pubblicazione online. E spesso lasciate sul Web nel vasto “cimitero degli elefanti” dei siti Web obsoleti e abbandonati al loro destino…

  2. Licia:

    @Marco, ho spostato qui il commento. Grazie dell’analisi, “terra di nessuno” rende molto bene l’idea di parecchi di questi progetti.

    E se si hanno a disposizione i riferimenti terminologici e stilistici, spesso bisogna gestire il problema aggiuntivo delle diverse scelte dell’azienda A e B e quindi la difficoltà trovare soluzioni accettabili sia per gli utenti di A che di B.

    Nel caso del portale Sony sono rimasta colpita dalle numerose sbavature (tanto per fare un esempio, gli accenti sbagliati). Fanno davvero una brutta impressione, e in questo caso si tratta di un sito dove è difficile non capitare se si è comprato un VAIO.

  3. Francesco:

    Mamma mia, un concentrato di orrori in così pochi caratteri…tra l’altro se dovessi tradurre questa stringa mi porrei dei dubbi sulla traduzione di right now, evitando probabilmente la sua traduzione “letterale” e optando per un’alternativa (ad es., in tempo reale o qualcosa del genere)!

    OT: altri orrori traduttivi a Milano…

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