una patacca ≠ un patacca

Errore di interpretazione in vari media italiani e su Twitter, dove si legge che la canoista Josefa Idem avrebbe descritto Beppe Grillo come una patacca. Esempio di titolo:

esempio di notizia: Idem contro Grillo: una patacca. Il Movimento reagisce: «Josefa sirena delle fogne»

In realtà il sostantivo usato è maschile, un patacca, che in Romagna, dove vive Idem, ha significati ben precisi. Dalla voce patacca in Rumagna.com (sito non più disponibile):

Patacca, Pataca – Persona ingenua, Sfigato, Sborone (senso dispr.), Sprovveduto, Organo genitale femminile […] Lo si dice di persona che vuole vantarsi o che si dà delle arie ma che i risultati rendono ridicolo, comico, sfigato. […] Il patacca è quello che fa la figura di merda davanti alle ragazze credendo di essere un figo (Il patacca romagnolo appunto) […] 

Altri dettagli su patacca sostantivo femminile nei commenti qui sotto.


Aggiornamento agosto 2016 – Va interpretato con il significato romagnolo anche l’uso di patacca di Valentino Rossi, come nella frase A volte la linea che separa l’eroe e il patacca è molto molto sottile.
MotoGp Brno, Rossi: «Da “patacca” a eroe, ci è andata bene»
 Vedi anche: Si dice in Romagna…

10 commenti su “una patacca ≠ un patacca”

  1. Nautilus:

    In Lombardia l’uso di patacca riferito a persona è scarsamente diffuso, direi quasi inesistente. Prevale il riferimento “classico” agli oggetti (per esempio gli orologi) e in questo caso il termine è femminile. Dalle mie parti (sud Milano) la patacca è anche una macchia di forma circolare sui vestiti.

  2. Licia:

    @Nautilus, proprio per questo la reazione dei grillini alle parole di Idem è del tutto esagerata: il sostantivo femminile italiano non ha significati ingiuriosi, e quello maschile romagnolo non mi sembra eccessivamente offensivo, anzi, lo trovo abbastanza bonario. Forse hanno interpretato patacca come pataccaro e quindi come sinonimo di “imbroglione”, “truffatore”?

  3. Nautilus:

    Confesso di non sapere nulla della reazione dei grillini, qui a Vilnius cerco di limitare l’uso di internet, per esempio a qualche ora in una giornata piovosa come quella di oggi 🙂

    In ogni caso la patacca è un oggetto di valore inferiore a quello che si potrebbe desumere dalle apparenze. Forse la Idem voleva intendere che il movimento di Grillo è molto fumo e poco arrosto (un po’ quel che penso io), ma non direi che si possa parlare di termini ingiuriosi, specie – poi – se li si raffronta al livello standard del linguaggio di Grillo.

  4. Licia:

    @Nautilus, direi che anche con il significato romagnolo si può concludere “moto fumo e poco arrosto” e in ogni caso l’intero discorso di Josefa Idem mi sembra sensato e condivisibile.
    I grillini però hanno reagito chiamandola sirena delle fogne. Si commentano da soli. E io proprio non mi capacito di questa propensione degli italiani a difendere ciecamente il proprio leader, qualsiasi cosa dica e soprattutto ogni volta che gli venga fatta anche la più minima critica (non occorre cominciare a fare nomi, vero?!?)…

  5. Stefano:

    A Roma distinguiamo fra “patacca”, oggetto (l’accezione è stata già descritta ampiamente nei commenti sopra) e “pataccaro”, ossia quello che la patacca te la molla.

    Facciamo invece una cosa analoga al romagnolo con il termine “sòla”, che significa la stessa cosa per quanto riguarda l’oggetto ma può essere anche riferito alla persona che la sòla te la molla (“sei un sòla”, dove l’articolo si coordina al genere della persona così come in romagnolo per patacca ma la parola “sòla” resta invariata).

  6. Licia:

    @Stefano, però in Romagna il patac(c)a, maschile, è sempre riferito a un individuo, uomo o ragazzo, perché le caratteristiche del patacca sono tipicamente maschili 😉 (con questo significato non credo di averlo mai sentito riferito a donne, anche perché il sostantivo femmminile è invece una parte della loro anatomia, ma non vivo più in Romagna da troppi anni per poterlo affermare con certezza assoluta).

  7. Reo:

    In Romagna, quanto si dice che uno “ha comprato una patacca”, si intende che ha praticamente comprato un falso, un oggetto contraffatto, un’imitazione insomma. Il significato è sì simile a quello italiano di ‘minor valore rispetto a quello apparente’, ma in questo caso è proprio nullo.

  8. Licia:

    @Reo, grazie, in questo caso anche in Romagna il sostantivo femminile viene usato con il significato che ha nel resto d’Italia, registrato dai dizionari.

  9. Rose:

    Ciao, Licia 😀
    Quand’ero “giovane e selvaggia” 😉 ho abitato un paio d’anni a Roma, a Trastevere. Ricordo un ristorante (che non mi potevo permettere) dal nome Meo Patacca. In quel caso, Patacca era sinonimo di qualità e buona cucina… ma non fa testo, lo so.

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