Eurofestival e “nul points”

[Dicembre 2010] Una notizia che potrebbe aver portato un leggero sgomento tra gli italiani che vivono o hanno vissuto all’estero: Eurofestival, dopo 13 anni torna l’Italia.

logo Eurovision Song ContestL’Eurofestival, in inglese Eurovision Song Contest, è una specie di Festival di Sanremo internazionale, un trionfo del kitsch che in molti paesi europei e del bacino mediterraneo rappresenta l’evento televisivo non sportivo dell’anno.

In Italia l’Eurofestival è praticamente sconosciuto (non solo adesso ma anche quando i cantanti italiani partecipavano ancora), invece altrove è impossibile ignorarlo, tanto che la BBC ha addirittura un sito apposito. 

Quando vivevo a Dublino, per settimane alla televisione irlandese non si parlava d’altro e i colleghi scandinavi organizzavano gruppi d’ascolto per vedere la trasmissione. Per gli italiani, invece, l’assoluta indifferenza al concorso era motivo di orgoglio e una delle poche argomentazioni per reagire alle innumerevoli canzonature sui programmi trash della televisione italiana (e ovviamente su chi la controlla) a cui è soggetto ogni italiano che vive all’estero. Ora però anche questo debole appiglio potrebbe venire a mancare…

Meglio concentrarsi su aspetti prettamente linguistici. In inglese c’è un’espressione idiomatica che fa specifico riferimento al sistema di votazione dell’Eurofestival e ne conferma la popolarità, in tutti i sensi*: è il francesismo nul points, come la mancanza di punti assegnati a una canzone, e si dice per commentare ironicamente un’esibizione davvero penosa.


Aggiornamento maggio 2018 – Ironici nul points a Theresa May per i suoi tentativi di ottenere un accordo sulla Brexit:

Nul points – Eurovision Song Context
Vignetta: Bob Moran

In questo periodo si sta svolgendo l’Eurovision Song Context (nome ora prevalente anche in Italia e inaspettata popolarità per la manifestazione) e nel Regno Unito non mancano le spiritosaggini in tema: l’espressione nul points, spauracchio dei concorrenti britannici, è ricorrente.


* Ecco come la tipica presentazione delle canzoni dell’Eurofestival veniva ridicolizzata in Father Ted, esilarante sitcom ambientata in Irlanda (per il contesto: Song for Europe):

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[ L’intero episodio di Father Ted si può vedere qui ]

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