www e pronuncia di indirizzi web

In Visual Thesaurus ieri [novembre 2009] c’era un bell’articolo sull’evoluzione del termine World Wide Web, inizialmente scritto in Camel Case come un’unica parola, WorldWideWeb, poi abbreviato in the Web e in www, quest’ultimo un caso curioso perché nella pronuncia inglese l’abbreviazione è più lunga del nome stesso, come notava anche Douglas Adams:

"The World Wide Web is the only thing I know of whose shortened form takes three times longer to say than what it’s short for"

Una volta tanto, in italiano non abbiamo questo problema con la pronuncia / vuvuv’vu / !

http://www Possono invece esserci diversi modi per leggere le altre parti degli indirizzi web. Per eventuali registrazioni audio in prodotti software oppure per pubblicità radiofoniche e televisive è utile avere delle linee guida di riferimento, ad esempio va indicato se il suffisso .it si debba leggere come se fosse una parola, “it”, oppure una sigla, “i ti”, e se il segno / vada letto “barra” oppure “slash” e quindi se adottare la pronuncia inglese / slæʃ /  oppure quella italiana adattata / zlɛʃ /.

Va inoltre deciso come fare riferimento a eventuali indirizzi con parole inglesi: vanno pronunciate nella maniera standard o come si scriverebbero secondo l’ortografia italiana, ad esempio, se il nome di un sito include la parola web, è più chiaro dire “ueb” oppure “ueb con la vu doppia” o ancora “vu doppia e bi”? Mi viene in mente anche il caso contrario: il primo sito della trasmissione radio Caterpillar, www.caterueb.rai.it, dove web si scriveva come si pronuncia, cosa che andava ricordata agli ascoltatori.

Vedi anche: Parla come mangi 1, sulla pronuncia di parole inglesi in italiano, e Curiosità sul nome Web, sull’origine di World Wide Web.

3 commenti su “www e pronuncia di indirizzi web”

  1. @ .mau.
    ci pensavo quando ho dato un’occhiata alla pronuncia di www nelle varie lingue (in Wikipedia) e mi sono resa conto che io dico “vi” per la lettera V mentre la W per me è “vu doppia”, così tendo ad associare “vu” alla W, come forma abbreviata.
    Faccio parte della generazione per la quale l’alfabeto era rigorosamente di 21 lettere, e così il nome della W l’ho imparato molto dopo, per cui l’incongruenza.
    Per quel che riguarda il nome della V, a quanto pare “vi” è meno comune di “vu”, così mi domando cosa determini la preferenza per uno dei due quando si recita l’alfabeto (insegnante? provenienza geografica? età?) e se condivido con altri la peculiarità di chiamare le due lettere in modo diverso, “vi” e “vu doppia”.

    Licia

  2. Elio:
    @ licia: io uso “vi” e “vu doppia” e per quel che mi _sembra_, nel Nord Est dell’Italia si usa altrettanto.

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