Algoritmi nel quotidiano…

Ho sentito dire, a proposito di una persona, "non ha l’algoritmo per processare queste informazioni". Il tono era spregiativo ma l’ho trovata un’espressione molto efficace e la conferma che il termine algoritmo non è più ristretto ad ambiti specializzati: grazie a un processo di determinologizzazione, è stato dapprima adottato in espressioni colloquiali “da informatici” e ora si sta affermando anche nel linguaggio comune dove viene usato, spesso ironicamente, come sinonimo di procedura o metodo, ad es. “il mio algoritmo per scegliere un film è…”.

Il dizionario De Mauro già qualche anno fa ha registrato l’accezione non specialistica di algoritmo, immagino che prima o poi seguiranno anche gli altri dizionari italiani.

1748; dal lat. mediev. algorĭthmu(m) o algorĭsmu(m) "cifra che esprime una quantità, calcolo aritmetico", propr. trascrizione del nome del matematico arabo al-Xwārizmī "(uomo) della Corasmia" regione storica e geografica oggi divisa tra il Turkmenistan e l'Uzbekistan, prop. Abū Jaʿfar Muḥammad ibn Mūsā Khwārizmī (ca. 780-850).

Nuovo post: Algocrazia, “il potere degli algoritmi”.


Vedi anche: mega- e giga-  e Tendenze nella formazione dei neologismi